La temperatura corporea può essere influenzata da diversi fattori, come un allenamento fisico o semplicemente l’esposizione ad un ambiente caldo o gelido. Potrebbe succederti di sentire freddo dopo aver mangiato. In alcuni casi si manifesta con brividi, anche abbastanza importanti, e si risolve indossando qualcosa di caldo, in altri, invece, riguarda solo le mani e i piedi.
Il cibo che consumi e il processo di digestione possono far aumentare o diminuire la tua temperatura corporea e di conseguenza giocano un ruolo fondamentale nella tua capacità di percepire più caldo o più freddo. Seppur nella maggior parte dei casi, si tratti di un sintomo innocuo e abbastanza fisiologico, potrebbe anche essere scatenato anche da cause patologiche, come l'ipotiroidismo, perché i bassi ormoni influenzano negativamente la digestione, l'anemia e la sindrome postprandiale idiopatica (IPS), una condizione che si manifesta qualche ora dopo i pasti quando i livelli di zucchero nel sangue sono bassi.
Il processo digestivo e la temperatura corporea sono strettamente collegati. Si parla infatti di termogenesi post-prandiale e rappresenta la produzione di calore che avviene nell'organismo in seguito ai pasti e che provoca il naturale aumento della temperatura corporea durante la digestione.
Quando mangi ingerisci cibi che sono composti da strutture complesse e come tali non possono essere assimilate. Ciò significa che la digestione ha proprio il compito di scomporre e semplificare la struttura degli alimenti affinché siano più facilmente digeribili e assorbibili. Il processo digestivo inizia già a livello della bocca, dove durante la masticazione i denti sminuzzano il cibo in piccoli frammenti, che più facilmente, con l’aiuto della lingua, vengono intrisi di saliva. Proprio grazie alla saliva, che contiene delle specifiche sostanze, enzimi, inizia una prima digestione. Il bolo così formato passa attraverso l’esofago e arriva allo stomaco, che è caratterizzato da un ambiente molto acido. Qui l’acido cloridrico trasforma il pepsinogeno in pepsina, responsabile della digestione delle proteine. Poi si prosegue verso il duodeno, dove avviene grazie al lavoro di pancreas e fegato la digestione di zuccheri e grassi. L’assorbimento conclusivo si ha nell’intestino tenue.
Durante tutto questo processo si modifica anche il flusso sanguigno, che in parte si dirotta verso l’apparato digerente per facilitare la digestione con un apporto maggiore di ossigeno. Ciò può ridurre l’afflusso di sangue in altri distretti, compreso il cervello, provocando sonnolenza, ma anche alle estremità, quindi potrebbe essere comune sentire le mani e i piedi freddi. Dopo aver mangiato, la temperatura corporea sale perché aumenta il calore rilasciato dal sistema digerente per assorbire i cibi che si sono consumati.
Una dieta ipocalorica, soprattutto se seguita a lungo, può influenzare la temperatura corporea perché tende a rallentare il metabolismo basale, che di conseguenza produce meno calore, provocando una sensazione di freddo. Inoltre, se non si introducono carboidrati e grassi a sufficienza, il corpo andrà a consumare le riserve e anche questo toglierà calore al corpo.
Esistono poi degli alimenti che favoriscono la sensazione di freddo, come bere una bevanda fredda o mangiare cibi freddi come il gelato, l’alcol, che disidrata il corpo e riduce la temperatura corporea interna, ma anche i cibi che contengono molta acqua, dall’anguria alle verdure a foglia verde.
La sensazione di freddo può essere aggravata da una serie di patologie, alcune anche gravi, come:
Bisogna consultare il medico quando la sensazione di freddo è insistente. É un disturbo che può essere normale se raro o sporadico, ma se tende a manifestarsi con frequenza significa che c’è qualcosa che non va. Se brividi improvvisi sono accompagnati da bruciore di stomaco o dolore alla parte superiore del corpo, potrebbe essere un segno di infarto.
Fonti | Humanitas; Centro Monzino