Personaggi 2021: quelli che ci hanno colpito più nel cuore

Da Gino Strada a Sara Turetta, fino a persone meno conosciute come Moeh e Rosemary le cui storie sono storie di riscatto davanti alle avversità. Ecco i personaggi che più hanno lasciato un segno nel cuore in questo 2021.
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Gaia Cortese 29 Dicembre 2021

Quelli più influenti, quelli più ricchi, quelli più cercati su Google, quelli più famosi e quelli che purtroppo ci hanno lasciato. A chiusura dell’anno, non mancano mai elenchi, liste e classifiche dei personaggi che in qualche modo hanno fatto parlare di sé nel corso dell’anno che giunge al termine.

Quando mi è stato chiesto dalla redazione di provare a chiudere in un articolo alcuni personaggi che nel 2021 si sono distinti in qualche modo, mi sono venute in mente alcune persone che avrei avuto il piacere di intervistare e altre che ho avuto invece la fortuna di incontrare e poter così ascoltare la loro storia. Ed è il motivo per cui tra i personaggi del 2021 non posso non considerare persone denominate come “gente comune”, ma che di comune non hanno nulla perché sono, a mio parere molto speciali.

Sara Turetta

Nel corso del 2021, non si è mai fermato il progetto "Non uno di troppo" di Sara Turetta intervistata da Ohga a marzo  quando la sua associazione Save the dogs and other animals lanciava il manifesto contro il randagismo anche in Calabria. Esistono onlus e associazioni attive sul territorio  che con i loro volontari si danno un gran da fare, ma nel progetto di Sara Turetta c’è una progettualità che non solo continua a restituire risultati concreti, ma dà speranze per il futuro di tanti animali costretti a vivere in strada. Per chiudere l’anno, l’associazione Save the Dogs si è occupata anche degli animali dei senzatetto fornendo loro un kit contenente beni di prima necessità come ciotola, guinzaglio, cibo, set di primo soccorso, antiparassitari in estate e un cappottino invernale.

Monica Contraffatto

Quest'anno è stato anche l'anno delle Olimpiadi. E delle Paralimpiadi. Tra gli atleti con disabilità la storia di Monica Contraffatto va dritta al cuore. Impegnata in una missione di pace in Afghanistan nel 2012, in seguito a un attacco nemico, il Caporale Maggiore dei Bersaglieri Monica Contrafatto, subisce delle gravi lesioni alla gamba destra che le viene poi amputata. Oggi Monica è la quinta centometrista più veloce del mondo e anche a Tokyo ha lasciato il segno.

Giulia Terzi

Altra atleta che si è distinta a Tokyo è Giulia Terzi (qui l'intervista), classe 1995, le cui medaglie vinte alle Paralimpiadi sono il coronamento di tanti sacrifici e rinunce, quelle di una ragazza a cui, a soli 3 anni, è stata diagnosticata una scoliosi congenita e che, a causa di una complicanza post intervento, l'ha costretta a muoversi su una sedia a rotelle. Un esempio di resilienza, di tenacia e di grande consapevolezza che si possono solo ammirare in questa giovane donna.

Gino Strada

Non ho avuto l'occasione di incontrarlo mai, ma nel 2021 ci ha lasciato Gino Strada, medico chirurgo e fondatore di Emergency. Da quando nel 1988 decide di mettere a disposizione la sua esperienza in chirurgia di urgenza per assistere i feriti di guerra, Gino Strada lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Paesi come Pakistan, Etiopia, Thailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia, almeno fino al 1994, l'anno in cui fonda Emergency, associazione indipendente nata per portare cure medico-chirurgiche gratuite alle vittime delle guerre e della povertà.

Moeh Darwich

Ventiquattro ore prima di morire ore Gino Strada commentava così la guerra in Afghanistan: "Dicevamo 20 anni fa che questa guerra sarebbe stato un disastro per tutti. Oggi l'esito di quell'aggressione è sotto gli occhi di tutti: un fallimento". C'è chi si è salvato da quella guerra, è arrivato in Italia, ha trovato un lavoro e non si è tirato indietro quando c'era da aiutare chi era in difficoltà. Moeh è un ragazzo siriano di 27 anni che ho avuto l'occasione di intervistare lo scorso novembre: è il gestore di una pizzeria a Roma e, nel momento in cui si è reso conto di quanta gente fosse in difficoltà economiche e non si potesse permettere di acquistare una pizza, ha lanciato l'iniziativa dell'Albero della Solidarietà, dove ogni sera dopo le 23, lascia della pizza gratuita per chi vuole portarsene una fetta a casa.

Rosemary di Alice for Children

Dalla scoperta dei primi casi nel 1981 fino al 2021 sono quarant'anni che il virus dell'HIV ha cambiato la vita di tante persone che ne sono state contagiate. L'onlus Alice for Children ci ha permesso di conoscere una storia di riscatto, quella di una donna africana positiva all'HIV che è riuscita a diventare un'imprenditrice di successo. Dall'avvio di un piccolo laboratorio artigianale che realizzava gioielli e collane di perline, Rosemary è diventata un modello da seguire, un’eccellenza dell’imprenditoria femminile, ma soprattutto un esempio di come sia possibile non arrendersi alle avversità.