Piede diabetico: cos’è e come si cura una delle complicanze più serie del diabete

Il piede diabetico è una grave complicanza del diabete mellito, che comporta la graduale perdita di sensibilità dell’arto e la possibilità di ulcerazioni e necrosi dei tessuti. Per ridurre i rischi è necessario seguire un’igiene scrupolosa e ispezionare i piedi regolarmente per scoprire e curare tempestivamente qualunque lesione.
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Maria Teresa Gasbarrone 13 Luglio 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Il piede diabetico è una grave complicanza del diabete mellito che si manifesta con la formazione di ulcerazioni e piaghe difficilmente curabili. Se sei diabetico devi sempre stare molto attento a controllare lo stato dei tuoi piedi, tra le dita e sulla pianta. Può darsi infatti che la tua sensibilità in queste regioni del corpo sia minima, e che per questo non ti accorga di possibili lesioni, perché i tuoi nervi sono poco reattivi e tu non senti il dolore, che è il sistema di allarme usato dal nostro corpo per avvisarci che c'è qualcosa che non va.

Se soffri di diabete da molti anni, in particolare di diabete mellito di tipo 1, devi infatti prestare molta attenzione ai tuoi arti inferiori, e in particolare ai tuoi piedi, ovvero le parti  del tuo corpo più lontane dal cuore. Tra le conseguenze di questa malattia metabolica, che nella sua variante giovanile è di origine autoimmune e quindi cronica, c'è un progressivo deficit della circolazione periferica, che comporta una ossigenazione non ottimale  a carico delle tue estremità inferiori. Cosa può accadere, quindi? Che gli arti perdano via via sensibilità e nutrimento, e che i tessuti vadano incontro a necrosi.

Ma proviamo a capire meglio cosa sia un piede "diabetico".

Com'è fatto il piede diabetico

Per "piede diabetico" si intende quindi una sindrome invalidante, che causa alterazioni anatomo-funzionali di piede e caviglia, determinate da neuropatia e/o dall'arteriopatia occlusiva periferica. Il piede diabetico può manifestare due quadri patologici in base al meccanismo con cui si manifesta il danno. Si distinguono quindi:

  • Piede diabetico neuropatico;
  • Piede diabetico neuro-ischemico.

Nel piede diabetico neuropatico il danno è di tipo neurologico ed è provocato dagli alterati livelli di glucosio nel sangue sul nervo. In questa forma di piede diabetico, il diabete danneggia le fibre nervose sensitive, motorie e vegetative dell’arto, determinando una perdita progressiva della sensibilità, termica, tattile e dolorifica. Un'altra conseguenza è un'alterazione anatomica del piede (appoggio plantare anomalo) che comporta aree di iper-carico che tendono ad ulcerare.

Nel piede diabetico neuro-ischemico, invece, il danno è dovuto al deficit vascolare arterioso, perché nel piede arriva un ridotto flusso di sangue. La causa di quest'anomalia è un'alterazione dei vasi sanguigni degli arti inferiori, per cui il piede diventa ischemico e più soggetto a necrosi e gangrena.

Quali sono le cause

Il piede diabetico come complicanza del diabete ha due cause principali, che a loro volta sono conseguenza della malattia di partenza: la neuropatia e l'insufficienza arteriosa degli arti inferiori. Come sai, il diabete mellito di tipo 1 di origine autoimmune, insorge in età infantile o giovanile quando – per cause sconosciute – il sistema immunitario dell'organismo inizia ad "attaccare" le cellule T del pancreas che producono l'insulina, l'ormone che serve per il metabolismo degli zuccheri. A quel punto l'eccesso di glucosio nel sangue produce una serie di scompensi di varia natura e può degenerare fino a provocare uno stato di coma.

La soluzione è rappresentata dalla somministrazione giornaliera di insulina e da una dieta controllata, che permette di condurre una vita più o meno normale. Ma… c'è un ma. A lungo andare la malattia comporta comunque una serie di conseguenze negative a carico di organi interni e tessuti, e il primo apparato a risentirne è quello circolatorio. Vene e arterie vengono danneggiate dall'eccesso di zuccheri, in particolare i vasi degli arti inferiori che quindi con gli anni perdono tono ed elasticità. La neuropatia cronica del diabetico, invece, è una complicanza che comporta la graduale perdita di sensibilità agli stimoli dolorosi.

La cute degli arti inferiori – gamba e piede – nei diabetici appare così più secca, sottile e facile alle ulcerazioni, e dal momento che il piede è così delicato, basta davvero poco –  sbalzi di temperatura, calzature inadatte o piccoli traumi – per provocare dei danni. Le lesioni " a vivo", ovvero ulcere e piccole piaghe, compaiono soprattutto nei punti di appoggio del piede: sulla parte anteriore della pianta, e tra le dita. Se sai di avere poca sensibilità in questa zona del tuo corpo, devi controllare ogni giorno lo stato della cute e sincerarti della sua integrità. Le lesioni, infatti, se non curate subito, possono allargarsi e diventare profonde, e la necrosi ("morte") dei tessuti può estendersi dal piede alla gamba.

Quali sono i sintomi iniziali del piede diabetico

Il piede diabetico può manifestarsi con diverse forme di infezioni e diversità entità. I sintomi possono quindi essere:

  • temperatura aumentata del piede;
  • mancanza di sensibilità agli stimoli termici, tattili e dolorifici degli arti inferiori;
  • formicolio;
  • presenza di graffi, tagli o ulcere cutanee.

A chi rivolgersi

Ovviamente solo un medico può diagnosticare il piede diabetico e avere una diagnosi è il primo passo per conoscere e classificare il rischio di sviluppare ulcerazioni. Può farla il dialettologo, il podologo o in una visita presso i centri di cura del piede diabetico.

Piede diabetico

Terapia per il piede diabetico

La cura principale del piede diabetico è la prevenzione delle lesioni. Si deve cercare di mantenere la cute integra il più a lungo possibile. Per tale ragione effettuare controlli giornalieri dello stato di salute delle proprie estremità inferiori è necessario, soprattutto in presenza di neuropatia. In questi casi l'ausilio di uno specchietto è d'obbligo, oppure ci si può far aiutare da qualcuno. Ma anche qualora piccole ferite dovessero insorgere, è possibile curarle con tempestività evitando che si infettino e che si estendano al resto del piede.

Quando avviene l'amputazione

Come facilmente intuibile, il rischio principale di un piede diabetico trascurato è la necrosi, quindi la gangrena, dell'arto. Non è un caso se questa rappresenta una delle complicanze del diabete più serie che nei casi estremi può comportare la necessità di una amputazione totale o parziale del piede e/o di parte della gamba. Prima di arrivare ad una soluzione così drastica e drammatica, però, si può e si deve agire di prevenzione, con le cure adeguate.

Prevenzione

Un'igiene scrupolosa è indispensabile. Usare calzature comode, che non comprimano il piede e siano traspiranti è ugualmente cruciale, così come indossare calze in tessuti naturali. Occorre evitare che il piede resti troppo a lungo a contatto con il suo sudore, perché ciò favorirebbe la proliferazione di batteri e funghi, principali agenti infettivi. Attenzione alla pedicure.

Bene effettuarla regolarmente ma mai da soli, soprattutto per quanto riguarda il taglio delle unghie. Fatti aiutare a compiere questa operazione al meglio, o affidati a dei professionisti in pedicure curativa.

Se sei diabetico, però, il consiglio migliore è quello di curare la tua malattia, di seguire con attenzione e scrupolo le indicazioni del tuo diabetologo e di sottoporti regolarmente ai controlli e alle analisi.

Trascurarti può infatti predisporti a complicanze molto serie, come appunto il piede diabetico. Affidati quindi ai consigli dei medici e sii responsabile, per te stesso e per chi ti sta a cuore.

Fonti | "I libri della salute. Dalla glicemia alta al diabete", a cura di Silvia Finazzi; Humanitas; Gvm; Gruppo San Donato

(Scritto da Paola Perria il 14 novembre 2018;
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 12 luglio 2023)

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