Pinguini Tattici Nucleari, a San Siro anche “Ridere” in lingua dei segni: come la musica può diventare più inclusiva

Una canzone in lingua dei segni durante la prima data milanese del tour negli stadi dei Pinguini Tattici Nucleari. A San Siro una giovane artista interprete della lingua dei segni è salita sul palco per cantare insieme al gruppo di Bergamo una delle loro canzoni più celebri. Ma non è la prima volta che i concerti mostrano di voler essere più accessibili. Da Sanremo ai Coldplay, la musica sta cambiando.
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Maria Teresa Gasbarrone 12 Luglio 2023

"Fatemi cantare ‘Ridere' con voi nella lingua dei segni". Un messaggio scritto su un semplicissimo cartellone giallo, tanto è bastato a Giorgina Lo Nardo, una giovane artista interprete della lingua dei segni, a convincere i Pinguini Tattici Nucleari a realizzare il suo desiderio: cantare in Lis una delle canzoni più celebri del gruppo bergamasco rivelazione degli ultimi anni, per di più durante un loro concerto.

L'occasione per questo "fuori programma" all'insegna dell'inclusività è stata la prima data milanese del tour estivo dei Pinguini Tattici Nucleari, nella cornice dello stadio di San Siro, davanti a più di 70mila spettatori.

Musica inclusiva

D'altronde, non è la prima volta che a un concerto si parla di lingua dei segni e di inclusività. È infatti un pregiudizio ormai superato quello secondo cui la musica possa essere apprezzata unicamente attraverso l'udito.

Solo qualche settimana fa, a fine giugno, hanno emozionato le immagini delle date italiane del Music of the Spheres World Tour dei Coldplay, dove è stata predisposta un'area apposita per gli spettatori non udenti e ipoudenti.

coldplay

Anche loro hanno potuto partecipare all'evento grazie alla presenza di interpreti locali della lingua dei segni e dei Subpac, ovvero speciali zaini sensori che vibrano a ritmo di musica, così da permettere anche ai non udenti di "percepire" il suono.

Mentre per gli spettatori ciechi e ipovedenti il gruppo inglese, che ha stregato il mondo intero con brani come "Fix you" o "The Scientist", ha predisposto dei tour tattili prima dello spettacolo: "Vogliamo che i nostri concerti siano accessibili a tutti e che tutti possano vivere la migliore esperienza possibile”, hanno spiegato i Coldplay.

Non solo i Pinguini Tattici Nucleari

A onor del vero, bisogna dire che in fatto di inclusività, anche un'istituzione storica della musica italiana, com'è il Festival di Sanremo, ha mostrato negli ultimi anni una sensibilità crescente.

Una delle idee più originali in questa direzione è stata l'introduzione, a partire dal 2020, dei performer Lis. Non si tratta di semplici interpreti della lingua dei segni, ma di artisti a tutto tondo. Attori, ballerini e performer che non si limitano a tradurre le canzoni in gara, ma le interpretano, dando vita, di volta in volta, a una performance artistica autonoma.

Era il 2013, ormai dieci anni fa, quando Daniele Silvestri, anticipando quella che sarebbe stata l'evoluzione della musica da lì a qualche anno, portò sullo stesso palco dell'Ariston il brano "A bocca chiusa", accompagnato da un'artista che nella lingua dei segni traduceva: "Ho solo questa lingua in bocca e se mi tagli pure questa, io non mi fermo, scusa, canto pure a bocca chiusa".