Pink tax, ecco perché la vita delle donne costa di più

Se l’iva sui tamponi e gli assorbenti non dovesse già essere una tassa esclusivamente femminile, esiste anche la pink tax. E’ il più subdolo dei rincari e pesa esclusivamente sulle tasche delle donne e va ad aggiungersi alle numerose discriminazioni di genere.
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Valentina Rorato 24 Ottobre 2022

Quanto costa essere donna? Purtroppo, il famoso divario di genere è una sorta di barriera invisibile che ostacola le donne in numerosi aspetti della vita. Hanno stipendi più bassi a parità di mansione rispetto agli uomini, chance inferiori di ricoprire cariche importanti o di poter frequentare alcune facoltà etichettate per definizioni come maschili. Ma se questi “prezzi” sono spesso noti, esiste qualcosa di ancora più subdolo e si chiama pink tax.

Che cos’è

La pink tax, o tassa rosa, definisce quell’importo extra che le donne sono costrette a pagare per quei prodotti o servizi considerati specificamente femminili. I prodotti generici, come rasoi o deodoranti, possono essere utilizzati sia da uomini che da donne, ma gli articoli commercializzati per le donne sono più costosi. La pink tax costringe le donne a pagare di più per prodotti e servizi simili, e spesso identici, utilizzati dagli uomini.

Nonostante il nome, non è in realtà una tassa, ma piuttosto una pratica tariffaria discriminatoria basata sul genere.  Ad esempio, se vai in farmacia, potresti notare che i rasoi da donna, che sono essenzialmente gli stessi di quelli da uomo, costano di più. Scoprirai che in generale, l'unica differenza tra questi rasoi è che la versione da donna è rosa mentre la versione da uomo è blu.

Storia della Pink Tax

La pink tax risale agli anni '90, quando un rapporto dell'Ufficio di ricerca dell'Assemblea della California ha rilevato che il 64% dei negozi in diverse grandi città addebitava di più per lavare a secco una camicetta da donna rispetto a un pantalone da uomo.

Negli Stati Uniti, uno studio del governo ha analizzato 800 prodotti specifici per genere di quasi 100 marchi. Il rapporto ha rilevato che, in media, i prodotti per la cura personale destinati alle donne erano il 13% più costosi rispetto a prodotti simili per uomini. Gli accessori e l'abbigliamento per adulti erano rispettivamente del 7% e dell'8% più cari. Lo studio ha concluso che "le donne stanno pagando migliaia di dollari in più nel corso della loro vita per acquistare prodotti simili". Un altro studio statunitense ha rilevato che i prezzi del lavaggio a secco per le camicie da donna erano fino al 90% più cari rispetto alle camicie da uomo. Nel frattempo, un'analisi nel Regno Unito ha dimostrato che il deodorante da donna era in media dell'8,9% più costoso di quello da uomo, mentre la crema idratante per il viso raggiungeva un + 34,28%.

Cosa si sta facendo contro la Pink Tax?

La tassa rosa è tecnicamente legale nella maggior parte del mondo; sono in corso però degli sforzi per frenare questo problema. Le Nazioni Unite hanno invitato i paesi di tutto il mondo ad adottare misure per eliminarla e per garantire alle donne la piena ed equa partecipazione all'economia.

Lo Stato di New York l’ha recentemente vietata. Nell'aprile 2020, l'ex governatore Andrew Cuomo ha firmato una proposta per abolirla, entrata in vigore il 30 settembre 2020. La misura impone l’esposizione di listini prezzi per servizi standard e informa i fornitori che la discriminazione di prezzo in base al genere è vietata dalla legge statale. Se le imprese la violano, sono soggette a sanzioni civili.

Come detto all’inizio, è bene ricordare che la pink tax si inserisce in problema di discriminazione più ampio, che tende a rende le donne più povere. Il Global Gender Gap Report 2022 del World Economic Forum ha rilevato che quando si tratta di parità salariale per lavori simili, solo cinque dei 146 paesi analizzati hanno ottenuto punteggi superiori a 0,80 (il punteggio di 1,0 significherebbe la piena parità salariale). Inoltre, 129 paesi quest'anno hanno segnalato una riduzione della partecipazione femminile alla forza lavoro rispetto a quella maschile. Il divario retributivo di genere è uno dei fattori più salienti che contribuiscono alla disuguaglianza di ricchezza tra uomini e donne.

E non dimentichiamoci l'iva sui tamponi e assorbenti: quella è per definizione la pink tax numero uno.

Fonte | UN Commission agrees roadmap to women’s economic empowerment pubblicato dalle Nazioni Unite;  Global Gender Gap Report 2022 del 13 luglio 2022.