Prende il via l’Area B a Milano, ecco cosa ne pensano i residenti e chi si reca in città per lavoro

Abbiamo realizzato un piccolo sondaggio per le strade di Milano e parlato con 30 persone. Solo 2 fra loro si sono dette contrarie alla nuova zona a traffico limitato che copre quasi tutto il territorio urbano. I milanesi sembrano al passo con le norme per il rispetto dell’ambiente.
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Giulia Dallagiovanna 25 Febbraio 2019

Oggi, 25 febbraio, prende il via l'Area B a Milano. E  sembra che ai milanesi non dispiaccia per nulla. Abbiamo infatti chiesto a 28 persone, fra residenti in diverse zone della città e pendolari che vi arrivano per lavoro, se fossero preoccupati per i nuovi limiti imposti alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Solamente in 2 si sono dichiarati contrari ai divieti.

È insomma una metropoli sempre più green quella che emerge dal nostro piccolo sondaggio per le strade cittadine. Su Ohga ti abbiamo già spiegato come funziona la nuova zona a traffico limitato, ma ti ricordo che copre il 72% del territorio urbano e che si attiva a scaglioni. Dalle 7:30 di questa mattina dovranno rimanere fermi le automobili a benzina classe Euro 0 e i diesel fino a Euro 3. Accessi chiusi anche per i veicoli a doppia alimentazione gasolio e Gpl e gasolio-metano fino a Euro 2.

Divieti che non sembrano spaventare i milanesi, che si dividono fra chi lascia sempre la macchina in garage e preferisce i mezzi, a chi ha già provveduto ad acquistare un mezzo Euro 5 o addirittura Euro 6. E non preoccupa nemmeno l'ultimo passaggio di limitazione del traffico fissato per il 2030, quando anche le Euro 6 dovranno rimanere parcheggiate al di fuori dei 186 varchi definiti dal Comune. "Per quel giorno sarò già in pensione", commenta divertito un passante mentre si dirige al lavoro a passo svelto.

I milanesi sono venuti a conoscenza dell'Area B soprattutto tramite i cartelli installati in diversi punti della città

Solo due fra gli intervistati si sono dichiarati contrari. Il primo è un pensionato che abita all'interno dei confini dell'Area C e infatti lo fermiamo mentre passeggia con il cane vicino alla basilica di Sant'Ambrogio: "Non ho i soldi per comprare un'auto più nuova, cosa posso farci? Non credo che l'inquinamento si combatta in questo modo".  Il secondo invece è un capo cantiere il quale, mentre controlla quello che avviene nel cantiere, si lascia sfuggire un rassegnato: "Quando il mio furgone non potrà più entrare, vorrà dire che interromperemo i lavori".

A differenza dell'Area C, gli accessi all'Area B non funzionano tramite il pagamento di un ticket. Se la tua macchina è fra quelle che non possono più circolare, dovresti registrarti al portale di Atm in modo da poter usufruire dei 50 accessi gratuiti a disposizione per il primo anno. Li puoi effettuare anche in giorni non continuativi, ma una volta esauriti non ti sarà più permesso superare i varchi in nessun modo. E sembra che il meccanismo di funzionamento sia abbastanza chiaro ai milanesi. Chi lo ha scoperto tramite passaparola, chi da giornali o televisione e chi ci fa notare come fosse impossibile non vedere tutti i cartelli che sono stati esposti in diversi punti della città.

In conclusione, la maggior parte dei milanesi, almeno fra quelli che hanno parlato con noi, sono tranquilli nei confronti delle nuove limitazioni imposte al traffico. Ma non sarà forse proprio quello uno dei possibili problemi? Non si tratterà, forse, di una misura che farà scattare lo stop solo per alcuni veicoli (e ormai obsoleti), troppo pochi per influire davvero sulla contrazione di smog nell'aria?