Prendi la melatonina per dormire meglio? Fai attenzione alle dosi o all’arco di tempo in cui la assumi

Sono sempre più numerose le persone che prendono melatonina per regolare il sonno. Benché non sia considerato né un sedativo né un sonnifero, è importante fare molta attenzione alle dosi perché può produrre spiacevoli effetti collaterali.
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Valentina Rorato 16 Febbraio 2022
* ultima modifica il 16/02/2022

Non riesci a dormire bene e ti è stata consigliata la melatonina. È naturale, si tratta infatti di un ormone prodotto anche dal tuo corpo, e ti può aiutare a regolarizzare il sonno, soprattutto se fai un lavoro basato sui turni. Secondo un’indagine del CDC, moltissimi americani hanno sviluppato problemi a riposare e si sono affidati a questo integratore per risolverli. Qual è il problema? Alcuni potrebbero assumerla a livelli pericolosamente alti.

Pare che, tra il 1999 e il 2018, la prevalenza dell'uso di melatonina sia balzata dallo 0,4 al 2,1 percento, riflettendo un aumento di oltre cinque volte, secondo i dati di un recente sondaggio condotto si oltre 55.000 adulti e pubblicato su JAMA. La preoccupazione ora sta nelle dosi: i medici sono preoccupati non sono per le quantità assunte, ma anche per la frequenza di utilizzo. "Sebbene la melatonina abbia il suo posto nella medicina del sonno, non è la panacea che molte persone pensano che sia", ha affermato la psicologa clinica e specialista del sonno Shelby Harris, autrice di The Women's Guide to Overcoming Insomnia. "In particolare nei casi di insonnia cronica, la ricerca sulla melatonina in realtà non è ampiamente di supporto".

La melanina è diventata popolare per i pochi effetti collaterali acuti, perché non è un farmaco sedativo, ma è un ormone che segnala al cervello che è ora di dormire. Detto ciò non è totalmente innocua e non bisogna assumerne troppa. La dose ideale per adulto varia da 0,5 a 5 milligrammi e dovrebbe essere presa da 30 minuti a un'ora prima di coricarsi.

Dosi superiori a quelle ottimali possono portare a vertigini, mal di testa e nausea e alcuni possono sperimentare cambiamenti nella pressione sanguigna, sogni vividi o incubi. Può essere rischioso non solo un’assunzione superiore ai 5 milligrammi, ma anche farne uso per un periodo eccessivamente lungo, perché può favorirne l’aumento dei livelli nel corpo e far sì che i nostri recettori cerebrali rispondano meno alla melatonina, una sorta di desensibilizzazione, permettendoci così di trarne sempre meno beneficio.

E non tutto, perché potrebbe interferire con altri farmaci, causando effetti controproducenti: chi assume anticoncezionali, corticosteroidi, farmaci per trattare la pressione alta e anticoagulanti dovrebbero evitare di usare la melatonina o discuterne con il proprio medico prima di prenderla.

Un altro problema è che la confezione degli integratori non riporta sempre con precisione quanta melatonina sia effettivamente contenuta in ciò che stai assumendo.  Alcuni marchi, talvolta, includono quantità significative di serotonina (un neurotrasmettitore noto come ormone della felicità), senza riportarlo sull'etichetta, e che potrebbe essere pericoloso.

Fonte | "Trends in Use of Melatonin Supplements Among US Adults, 1999-2018" pubblicato su JAMA il primo febbraio 2022.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.