Dopo i 5 morti per psittacosi, l’Oms punta gli occhi sull’Europa: come si riconosce questa infezione trasmessa dagli uccelli

Tra fine del 2023 e inizio 2024, la psittacosi ha fatto registrare mini focolai di contagio in Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi e 5 decessi. Da qui è scattata l’allerta dell’Oms verso questa malattia respiratoria causata dal Chlamydophila psittaci, un batterio che spesso infetta gli uccelli.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Marzo 2024
* ultima modifica il 22/03/2024

L’Europa è sotto la lente d’ingrandimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. A farcela finire è stato un aumento di casi di psittacosi.

Tra fine del 2023 e inizio 2024, questa malattia respiratoria causata dal Chlamydophila psittaci, un batterio che spesso infetta gli uccelli, ha fatto registrare dei mini focolai in Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi.

In questi Paesi, sono stati segnalati anche cinque decessi. Ad oggi, in Italia non risultano segnalazioni.

Nella maggior parte dei casi è stata comunque segnalata l’esposizione degli individui a uccelli selvatici e/o domestici: circostanze che dunque alzano il livello di rischio contagio.

“Bene dunque l’alert lanciato dall’Orms perché la comunicazione tempestiva di questi rischi può aiutarci a strutturare interventi il più possibile anticipatori di un’eventuale nuova emergenza infettiva” ha spiegato all’Adnkronos il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.

Per poi aggiungere che questi alert vano accolti "con senso di responsabilità e attenzione, senza eccedere negli allarmismi ma nemmeno sottovalutandoli”.

Cos’è e come si riconosce la psittacosi

Sì, perché nonostante la trasmissione da uomo a uomo sia rara resta comunque possibile e, come racconta la situazione attuale, anche mortali.

Provocata da un batterio che infetta soprattutto gli uccelli, dai pappagalli ai canarini fino ai passeri, la psittacosi è un’infezione respiratoria che si manifesta con febbre, tosse secca, difficoltà a respirare, accompagnandosi ad altri sintomi come brividi, dolori muscolari e mal di testa.

La febbre dei pappagalli, come è stata ribattezzata, il più delle volte avviene attraverso il contatto con le secrezioni di uccelli infetti (ecco perché sono più frequenti in persone a contatto con questi animali) e nei casi peggiori può provocare un'infiammazione del cervello, del cuore e del fegato oppure dare luogo anche a gravi forme di polmoniti.

Come si cura e prevenzione

La Chlamydia Psittaci viene tratta con antibiotici, di norma per due-tre settimane anche se i miglioramenti si notano già nei primi giorni. Tra i farmaci più utilizzati ci sono l’eritromicina o anche le tetracicline e il cloramfenicolo.

Per prevenire la psittacosi, invece, ciò che serve è l’attenzione. Se si possiedono dei piccoli volatili in casa è bene lavarsi sempre le mani dopo averli toccati o sfiorati, specialmente se dovessero manifestare dei sintomi strani.

Non vanno toccati, invece, gli uccelli selvatici che vedi nei parchi o per strada. È vero che l’infezione si trasmette per via respiratoria ma il contatto delle mani con un volatile infetto è un fattori di rischio importante e da non sottovalutare.

La situazione in Europa

Tra fine del 2023 e l’inizio del nuovo anno, come ti accennavo, l’organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un aumento di casi di psittacosi.

In Austria, nel 2023 sono stati segnalati 14 casi confermati, rispetto alla media di due casi all’anno negli 8 anni precedenti. Nel 2024, sono stati segnalati quattro casi. Nessuna di queste persone aveva segnalato viaggi all’estero e o contatti con uccelli selvatici.

La Danimarca ha segnalato un marcato aumento dei casi di psittacosi dalla fine del 2023 a metà gennaio 2024: conta che al 27 febbraio 2024, ben 23 persone sono risultate positive, 17 sono stati ricoverati in ospedale, di cui 15 avevano polmonite e quattro sono morti.

“Dalle indagini epidemiologiche, un caso è stato collegato a volatili domestici risultati positivi a C. psittaci. Degli altri 15 casi per cui sono disponibili informazioni sull'esposizione, 12 (80%) hanno indicato un contatto con uccelli selvatici” si legge nella nota dell’Oms.

Secondo i sospetti dell’Istituto sanitario nazionale danese, le infezioni sarebbero principalmente legate agli uccelli selvatici e all’inalazione di particelle sospese nell’aria provenienti dagli escrementi essiccati.

In Germania c’è stato un aumento dei positivi a Chlamydophila psittaci nel dicembre 2023 con cinque casi confermati, per un totale di 14 casi confermati a fine anno. Nel 2024, ne sono stati segnalati altri 5.

Un numero insolitamente elevato di casi di psittacosi è stato registrato anche in Svezia, con 7 casi segnalati nel novembre 2023 e 19 casi segnalati nel dicembre 2023. Si tratta del doppio del numero di casi rispetto ai rispettivi mesi negli ultimi 5 anni. Nel 2024, tuttavia, sono stati segnalati 10 casi a gennaio e 3 casi a febbraio.

Il quinto decesso di cui parla l’Oms è stato segnalato nei Paesi Bassi, dove dalla fine di dicembre 2023 sono stati confermati 21 positivi, ovvero il doppio dei casi rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.

Fonti | Organizzazione Mondiale della Sanità; Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

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