felicità nella vita

Qual è il periodo della vita in cui siamo più felici? Te lo spiega uno studio

La felicità nel corso della vita subisce delle variazioni e un gruppo di studiosi internazionali ne ha individuato il picco: tra i 16 e i 70 anni. La ricerca potrebbe essere utile per lo sviluppo di programmi a sostegno del benessere in età avanzata.
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Evelyn Novello 22 Settembre 2023

L'obiettivo della vita è raggiungere la felicità? E se sì, a quale età ci arriverai davvero? Alcuni scienziati si sono posti queste domande e sono arrivati a una conclusione: tra i 9 e i 16 anni la soddisfazione è minima, poi aumenta sempre più fino all’età di 70 anni e poi diminuisce di nuovo fino all’età di 96 anni. L'analisi, resa pubblica dalla rivista scientifica Psychological Bulletin, è merito di un vasto gruppo di ricerca proveniente dall’Università tedesca dello sport di Colonia, dall’Università della Ruhr di Bochum, dall’Università Johannes Gutenberg di Magonza e dalle università di Berna e Basilea in Svizzera e ha preso in esame un campione di più di 400mila partecipanti. Lo scopo era proprio valutare i cambiamenti del livello di felicità nel corso della vita e ciò che è stato evidenziato è che sia nei primi anni di vita, sia negli ultimi, la felicità è ridotta al minimo.

Gli stati emotivi positivi mostrano un calo generale tra i 9 e i 94 anni, quelli negativi oscillano tra i 9 e i 22, diminuiscono fino ai 60, per poi aumentare nuovamente. "Ci siamo concentrati sui cambiamenti nelle tre componenti centrali del benessere soggettivo: soddisfazione di vita, stati emotivi positivi e stati emotivi negativi – ha spiegato in un comunicato stampa Susanne Bücker, professoressa assistente presso l'Università tedesca dello sport di Colonia che ha lavorato allo studio – nel complesso, lo studio ha indicato una tendenza positiva per un ampio periodo di vita, se consideriamo la soddisfazione di vita e gli stati emotivi negativi".

Il lieve calo della soddisfazione di vita tra i 9 e i 16 anni è dovuta ai cambiamenti del corpo e della vita sociale dovuti alla pubertà così come in età anziana la psiche tende ad entrare in uno stato di apatia. "Ciò potrebbe essere correlato al fatto che nelle persone molto anziane le prestazioni fisiche diminuiscono, la salute spesso peggiora e i contatti sociali diminuiscono; anche perché i loro coetanei muoiono" ha suggerito la scienziata. I risultati ottenuti potrebbero fornire una guida per lo sviluppo di programmi di intervento per l'aumento del benessere personale nell'età avanzata.