Qual è la differenza tra Termovalorizzatore e Inceneritore: funzionamento, inquinamento e produzione di energia

Termovalorizzatori e inceneritori sono due impianti che hanno la medesima funzione: bruciare i rifiuti che non vanno nella raccolta differenziata. Esistono però alcune differenze e riguardano la produzione di energia e il tipo di rifiuti che possono essere soggetti a combustione nei due impianti. Chiariamo le differenze.
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Mattia Giangaspero 14 Marzo 2024

Quando pensiamo a un impianto industriale che brucia rifiuti pensiamo che questo possa essere catalogato semplicemente come un inceneritore. La realtà dice ben altro. Gli impianti di combustione dei rifiuti, sostanzialmente quelli urbani, sono di due tipi: da un lato ci sono gli inceneritori classici e dall'altro i termovalorizzatori. Perché ha senso fare una distinzione tra queste due tipologie di impianti? Ci sono molte differenze che riguardano le emissioni e la produzione di energia,

Un termovalorizzatore si distingue dall'inceneritore perché a differenza di quest'ultimo produce energia dai rifiuti, appunto "valorizzandoli".Grazie agli impianti di termovalorizzatore si alimenta, per esempio, il teleriscaldamento, sistema che porta l’acqua calda nelle abitazioni dei cittadini. Similmente all'inceneritore, produce però anche sostanze tossiche dalla bruciatura degli scarti. Secondo alcuni studi, queste emissioni nocive sarebbero però otto volte inferiori a quelle prodotte dalle attività delle discariche. Adesso però approfondiamo l'intera questione.

Che cos'è e quanto inquina un termovalorizzatore

Il termovalorizzatore, bruciando i rifiuti, genera vapore: E’grazie a questo processo che avviene la produzione di energia elettrica. Grazie agli impianti di termovalorizzatore si alimenta il teleriscaldamento, sistema che porta l’acqua calda nelle abitazioni dei cittadini.

Se ti è capitato di passare vicino a una struttura di questo tipo, sicuramente avrai notato come dai camini  fuoriuscisse un fumo. Si tratta dei i fumi derivanti dalla combustione dei rifiuti, ma cosa contengono?

I camini che emettono la fumata bianca che esce dall'impianto sono torri di raffreddamento, dopo il processo di combustione dei rifiuti. Ecco perché sarebbe meglio non parlare di fumi, ma di vapore acqueo, in quanto si tratta di una semplice reazione dovuta al raffreddamento dell'acqua nel ciclo termico e dal funzionamento della turbina, che serve a produrre energia elettrica. Il fenomeno è più visibile quando le temperature sono basse, per via del cosiddetto effetto di condensazione.

Nulla di cui preoccuparsi, dunque, questo perché i fumi che fuoriescono dalle torri di raffreddamento vengono sottoposti a una serie di trattamenti, per la depolverizzazione dei fumi nel filtro a maniche.

Le sostanze contenute nei fumi sono tanti(Cloro, Sodio, Zinco, Piombo, Magnesio, Stagno, Alluminio, Ferro, Titanio, Rame, Antimonio, cadmio, Bromo, Manganese, bario, Arsenico, Argento, Cromo, Nichelio, Selenio, Cesio, Tungsteno, Cobalto, Indio, Latano, Samario, Torio, Oro), ma a noi in realtà ci interessa se questi materiali possono far male all'uomo o meno. Nel report di ISPRA infatti emerge l'urgenza di effettuare campionamenti di tipo qualitativo, in quanto: "monitoraggi fino ad ora condotti analizzano il particolato soltanto in termini quantitativi, senza effettuare distinzione tra le sorgenti emissive; di qui la necessità di eseguire misure qualitative capaci di individuare dei marker specifici e univoci per ciascuna fonte emissiva". Solo in questo modo si potranno fornire delle analisi assolute sulla qualità dell'aria.

Che cos'è e quanto inquina un inceneritore

Un inceneritore, differentemente dal termovalorizzatore, è un impianto che ha la sola funzione di bruciare rifiuti denominati materiali inerti. Cosa sono? Possono essere considerati rifiuti interi i residui dei materiali da cantieri edili. Per esempio cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, ma anche sabbia o ghiaia.

Un dato importate da sottolineare in merito agli inceneritori è che in questi impianti è vietato incenerire materiali che durante la combustione possono sprigionare esalazioni o scorie particolarmente tossiche per la salute umana. I fumi che fuoriescono dai camini vengono costantemente monitorati poiché le emissioni devono rientrare entro la normativa vigente sugli scenari emissivi degli inceneritori.

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