
Chi soffre di reflusso gastroesofageo sa bene che col cambio di stagione questa si accentua rispetto agli altri periodi dell'anno. Il reflusso è caratterizzato dal passaggio di contenuto gastrico dallo stomaco fino all'esofago e spesso raggiunge anche il cavo orale. Soprattutto all'inizio, questa patologia, non manifesta alcun sintomo avvertibile dal paziente. Quello che porta a questa condizione è l'insufficienza dello sfintere, con o senza ernia iatale. Se questa patologia non viene trattata può causare esofagite (infiammazione della mucosa esofagea), e se il materiale dovesse passare in trachea potrebbe manifestarsi polmonite ab ingestis e fibrosi polmonare. La liberazione di vapori acidi dalle goccioline di succo gastrico irrita le mucose dell'esofago e delle prime vie aeree provando i sintomi di questa patologia.
I sintomi del reflusso possono essere esofagei o extra esofagei.
Il trattamento farmacologico prevede:
Questi farmaci sono utilizzati per neutralizzare l'acidità dei vapori. Da un punto di vista chimico sono basi deboli che reagiscono con l'acido cloridrico nello stomaco formando un sale ed acqua. Tra questi troviamo:
Tutti questi farmaci, alterando il pH gastrico, possono influenzare l'assorbimento di altri medicinali. Se utilizzi farmaci per terapia cronica, ricordati di assumerli ad una distanza di almeno 2 ore dagli antiacidi.
I farmaci antisecretori che appartengono a questa sezione sono:
I farmaci anti H2 comprendono:
Ricordi che ne abbiamo già parlato in passato? Questi riducono la secrezione acida gastrica stimolata dall'istamina liberata dalle cellule enterocromaffino-simili localizzate vicino alle cellule parietali in risposta alla stimolazione vagale od alla gastrina.
Gli inibitori di pompa protonica (PPI) comprendono:
Anche di questi farmaci abbiamo parlato molto nelle scorse settimane, ricordi? Questi agiscono direttamente sulla produzione di HCl gastrico.
Più volte abbiamo detto come la muscosa esofagea, gastrica e duodenale possieda meccanismi di difesa nei confronti dell'acido prodotto dallo stomaco. Tra questi troviamo la produzione di muco e la secrezione di bicarbonato sotto controllo delle prostaglandine (PGE). Tra questi ricordiamo il sucralfato. Questo è un composto formato da un sale di saccarosio ed alluminio idrossido solfato. A contatto con acqua o soluzioni acide forma un gel vischioso in grado di aderire alla mucosa, alle ulcere o alle erosioni. In questa categoria rientra anche il misoprostolo, questo è un analogo delle PGE. Agisce sia inibendo la produzione della secrezione acida sia proteggendo la mucosa.
L'effetto procinetico si manifesta bloccando l'effetto dei recettori della dopamina di tipo2 (D2). I farmaci antagonisti di questo recettore come domperidone e metoclopropamide sono in grado di aumentare le contazioni peristaltiche esofagee, aumentano lo svuotamento gastrico. Questi hanno anche un effetto potente su nausea e vomito. La metoclopropamide ha effetti indesiderati a carico del sistema nervoso centrale che si manifestano con nervosismo, sonnolenza od insonnia ansia ed agitazione. In alcuni pazienti si manifestano anche effetti extrapiramidali come distonie, acatisia e sindrome parkinsoniana, questi effetti sono causati dal blocca dei recettori dopaminergici. Entrambi i farmaci possono indurre un aumento dei livelli di prolattina possono indurre galattorrea, ginecomastia, impotenza ed alterazioni mestruali. Il domperidone è meglio tollerato rispetto a metoclopropamide poichè non è in grado di passare la barriera ematoencefalica.
Il tuo medico curante o lo specialista gastroenterologo, sapranno consigliarti il farmaco o l'associazione di farmaci più adeguati alla tua sintomatologia. Ti potranno essere prescritti degli esami per indagare meglio la tua patologia e poterla affrontare al meglio. Ricordati inoltre di adottare alcuni accorgimenti sul tuo stile di vita:
Ultimo ma non meno importante, ricordati di riferire sempre al medico che ti prescrive i farmaci, gli eventuali medicinali che assumi per terapia cronica. Abbiamo visto che questi farmaci possono modificare il pH gastrico, alterando di conseguenza l'assorbimento di altri medicinali, vitamine ed o alimenti. Il medico saprà consigliarti gli accorgimenti da adottare in fatto di dieta ed assunzione di medicinali.
Fonti| Farmacologia – Katzung; Semeiotica medica – Fradà