Ritrovate 260 anni dopo delle lettere d’amore ai marinai: la romantica scoperta di uno storico francese

100 lettere d’amore sono state ritrovate negli archivi di Sua Maestà, aperte e lette per la prima volta. Sono risalenti alla Guerra dei Sette Anni e i destinatari sono mariti e figli, molti dei quali non hanno più riabbracciato le loro mogli e madri. La scoperta è di uno storico francese che si è detto molto emozionato.
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Evelyn Novello 14 Novembre 2023

L'amore non ha età ma non ha nemmeno epoca. Negli Archivi Nazionali di Kew, quelli di Sua Maestà, sono state ritrovate più di 100 lettere d'amore. Sono state scritte e inviate nella seconda metà del 700, ma mai arrivate a destinazione, a leggerle per la prima volta il professor Renaud Morieux dell’Università di Cambridge che si è detto molto emozionato per questa romantica scoperta risalente a 260 anni prima. Le missive, provenienti dalla Francia, risalgono al periodo della Guerra dei Sette Anni e, intercettate dalla Royal Navy britannica, furono portate all'Ammiragliato di Londra.

A scrivere le lettere soprattutto moglie e madri che non avevano più notizie dei loro mariti e figli.

"Potrei passare la notte a scriverti… Sono tua moglie fedele per sempre. Buona notte, mio caro amico. È mezzanotte. Penso che sia ora che riposi”.

Queste righe le scrisse Marie Dubosc, moglie di Louis Chambrelan, primo tenente della Galatée, nave da guerra francese, nel 1758. La donna non sapeva dove si trovasse suo marito, né che la sua nave fosse stata catturata dai britannici. Lui non avrebbe mai ricevuto la sua lettera e non si sarebbero mai più incontrati. Marie morì l’anno successivo a Le Havre, prima che Louis fosse rilasciato.

"Penso più a te che tu a me…
In ogni caso ti auguro un felice anno nuovo, pieno di benedizioni del Signore"

Questa lettera, datata 27 gennaio 1758, una madre, Marguerite (61 anni), rimprovera il figlio Nicolas Quesnel di non scriverle mai.

La maggior parte di chi ha scritto queste lettere non ha mai piu rivisto i propri cari.

I funzionari dell'Ammiragliato britannico, all'epoca, ritenevano le lettere prive di significato militare e per questo non furono mai aperte, finché non hanno incuriosito il professor Morieux che è riuscito a identificare tutti i membri dell'equipaggio della "Galatee", composto da 181 persone, e che ha condotto ricerche genealogiche sugli uomini e sui familiari protagonisti di queste lettere. "Ho ordinato la scatola solo per curiosità – ha spiegato Morieux – Ho capito di essere la prima persona a leggere questi messaggi molto personali da quando sono stati scritti. I destinatari previsti non hanno avuto questa possibilità. È stato molto emozionante"

"Queste lettere parlano di esperienze umane universali e non riguardano solo la Francia o il XVIII secolo – ha aggiunto Morieux.- Rivelano come tutti noi affrontiamo le principali sfide della vita. Quando siamo separati dai nostri cari a causa di eventi al di fuori del nostro controllo, come la pandemia o le guerre, dobbiamo capire come rimanere in contatto, come rassicurare, come prenderci cura delle persone e mantenere viva la passione. Oggi abbiamo Zoom e WhatsApp ma nel XVIII secolo le persone avevano solo le lettere. Eppure ciò di cui scrivevano sembra molto familiare".

Fonte | Annales