Sinusite cronica e acuta: le diverse tipologie dell’infiammazione che blocca il tuo naso

Acuta o cronica, infettiva o non infettiva, la sinusite è causa di milioni di visite mediche ogni anno e rappresenta la quinta malattia per la quale vengono prescritti antibiotici. Spesso si manifesta in seguito o in concomitanza di raffreddore o mal di gola e per questo è difficile distinguere quali siano i sintomi di una malattia e quali dell’altra.
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Dott.ssa Roberta Kayed Medico chirurgo
13 Settembre 2019 * ultima modifica il 12/11/2021

Non spaventarti quando ti dico che tutti noi abbiamo dei buchi nelle ossa del cranio. Non è un film horror, sono i seni paranasali, delle cavità intorno al naso che comunicano con esso e tra di loro: due sopra le sopracciglia (seni frontali), due a livello degli zigomi (seni mascellari). Queste sono le cavità più ampie ma ne esistono altre: i seni etmoidali proprio vicinissimi al naso e, dietro questi ultimi i seni sfenoidali.

Le funzioni più importanti sono:

  • Alleggerire il peso del massiccio facciale (le ossa che formano la parte anteriore del cranio).
  • Ammortizzare i colpi ricevuti dall’esterno.
  • Aumentare la risonanza della voce.
  • Riscaldare e umidificare l’aria inspirata dal naso.

Alcune volte i seni paranasali possono infiammarsi provocando un fastidioso dolore e senso di pesantezza.

Cos'è la sinusite

La sinusite è l’infiammazione di un qualsiasi seno paranasale, anche se è più frequente la sinusite mascellare, cioè l’infiammazione dei seni mascellari presenti a livello zigomatico, seguita per frequenza dalla sinusite etmoidale, frontale e sfenoidale.

Le cavità paranasali sono ricoperte da un tappeto di cellule tipiche delle vie respiratorie che producono muco; come dei piccolissimi spazzolini da denti, queste cellule hanno alla loro sommità delle ciglia che muovendosi trasportano il muco verso il naso mantenendo così le cavità paranasali sterili, nonostante la loro comunicazione con i batteri nel naso.

In alcune circostanze l’orifizio di uscita del seno è ostruito, oppure le ciglia non si muovono come dovrebbero per cause infettive (virus, batteri o funghi) o non infettive. In questi casi il muco si accumula e provoca i sintomi della sinusite.

Spesso la sinusite si presenta in concomitanza o in seguito a infezioni virali come il raffreddore o la faringite (il “mal di gola”) e, come questi, può essere contagiosa.

In base alla durata e alla causa dell’infiammazione si parla di:

  1. Sinusite acuta. Si risolve in circa 30 giorni.
  2. Sinusite subacuta. Ha una durata compresa fra 30-90 giorni.
  3. Sinusite cronica. Ha una durata superiore a 90 giorni.
  4. Sinusite infettiva. È causata dall’azione di microorganismi come batteri, virus e funghi.
  5. Sinusite non infettiva. È causata da condizioni che non presuppongono l’azione dei diversi microorganismi.

Sinusite acuta

La sinusite acuta è la forma più comune e guarisce in circa un mese o meno. È una causa frequentissima di visite ambulatoriali, di solito dopo un raffreddore comune o una rinofaringite, anche se può presentarsi senza il tipico raffreddore. Se il responsabile non è un batterio, virus o fungo si parla di sinusite non infettiva e le cause di ostruzione dei seni possono essere diverse:

  • Rinite allergica (il “naso che cola” per intenderci): è la causa più frequente di sinusite non infettiva. Il rigonfiamento (edema) della mucosa nasale porta all’ostruzione dei seni paranasali con conseguente ristagno di muco.
  • Barotrauma: l’aumento improvviso della pressione dell’ambiente esterno (come ad esempio nei tuffi in profondità o nei viaggi aerei), senza essere bilanciato dalla pressione dei gas presenti nelle cavità corporee, può causare sinusite.
  • Irritanti chimici.
  • Tumori nasali e malattie granulomatose: come il carcinoma squamoso o la granulomatosi di Wegener.
  • Alterazioni del muco: ad esempio nella fibrosi cistica, una malattia genetica grave, vi è un difetto genetico che determina la produzione di un muco molto denso che ostruisce le cavità paranasali.
  • Ospedale: l’intubazione naso tracheale nei centri di rianimazione è un fattore di rischio per sinusite.

La sinusite acuta infettiva è causata da batteri, virus o funghi. Le forme più frequenti sono sicuramente quelle virali e batteriche anche se in ambulatorio è difficile fare questa distinzione.

  • Sinusite acuta virale: è la forma più frequente e insorge in seguito all’influenza virale sostenuta dai rinovirus, virus parainfluenzale e virus influenzale.
  • Sinusite acuta batterica: i batteri più comunemente causa di sinusite acuta negli adulti sono quelli responsabili delle infezioni delle vie respiratorie e sono per lo più lo Streptococcus pneumoniae e l’Haemophilus influenzae, mentre nei bambini il 20% delle sinusiti acute è determinato da Moraxella catarrhalis. Si possono diffondere alle cavità mascellari anche le infezioni dentarie causate da alcuni batteri. In ospedale sono frequenti le sinusiti polimicrobiche (sostenute da più batteri contemporaneamente) e purtroppo resistenti agli antibiotici: S. aureus, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae e gli Enterobacter.
  • Sinusite acuta micotica: la maggior parte dei casi si manifesta nei pazienti immunocompromessi ovvero con un significativo calo delle difese immunitarie come i pazienti diabetici scompensati, quelli sottoposti a trapianto d’organo, in terapia di lunga durata con cortisonici o con tumori ematologici. Tra i funghi responsabili di infezioni invasive e rischiose per la vita, a causa della diminuzione delle difese immunitarie, ci sono Rhizopus, Rhizomucor, Mucor, Absidia e Cuninghamella.

Sintomi della sinusite acuta

I sintomi della sinusite acuta spesso sono difficilmente distinguibili da quelli di un’infezione virale delle prime vie respiratorie perché si presentano in seguito o in concomitanza a esse, soprattutto in seguito a un raffreddore, anche se solo la minoranza si trasforma in sinusite batterica. I sintomi più comuni e più fastidiosi sono:

  • Rinorrea: perdita di liquido dal naso, il cosiddetto “naso che cola”. Le secrezioni più dense e giallastre sono di solito (ma non sempre) indicative di infezione batterica.
  • Congestione nasale.
  • Diminuzione o scomparsa dell’olfatto (iposmia o anosmia).
  • Dolore o senso di pressione facciale: in corrispondenza del seno coinvolto (spesso il mascellare) e possono peggiorare da sdraiati. In alcuni vasi la sinusite frontale avanzata si può presentare in una condizione chiamata tumore di Pott, un rigonfiamento dei tessuti molli a livello dell’osso frontale causato da un ascesso sottostante. Le complicanze possono essere la meningite e l’ascesso cerebraleNelle sinusiti micotiche il dolore e il gonfiore si localizzano vicino alle orbite e si accompagnano alla riduzione dei movimenti oculari. Possono esserci anche ulcere rino-faringee (delle vere e proprie ferite dentro il naso e la prima parte della gola), sangue al naso (epistassi) e, nei casi avanzati, erosione ossea e anche il coinvolgimento di alcuni nervi cranici.
  • Mal di denti e alitosi: nelle sinusiti batteriche.
  • Sintomi poco specifici "influenzali": mal di testa, tosse, febbre, starnuti.

Sinusite cronica

La sinusite cronica ha una durata superiore ai 90 giorni e può essere batterica e micotica. La sinusite cronica batterica è generalmente il risultato d’infezioni batteriche ricorrenti e i sintomi sono:

  • Congestione nasale costante.
  • Sensazione di peso al seno paranasale coinvolto con periodi intermittenti che durano anche per anni.

La sinusite cronica micotica solitamente non è invasiva come quella acuta, si può manifestare in seguito a ripetuti tentativi di terapia antibatterica e il trattamento è endoscopico. La sinusite micotica allergica invece è una forma di malattia che si presenza nelle persone con storia di polipi nasali e asma sottoposti a diversi interventi ai seni paranasali.

Rimedi delle sinusiti acute e croniche

La maggior parte delle volte, la sinusite acuta migliora senza l’aiuto degli antibiotici. Infatti, per chi presenta solo sintomi lievi o moderati di durata inferiore ai 7 giorni, la terapia si incentra sul decongestionare il seno paranasale attraverso:

  • Spray nasali
  • Aerosol
  • Lavaggi con soluzione salina.

Gli adulti che non migliorano dopo 7 giorni o dalle forme più severe necessitano degli antibiotici per trattare i sintomi presenti. Per i bambini con sintomi moderati (secrezione nasale, congestione e tosse) si inizia la terapia antibiotica dopo 10-14 giorni.  Se i sintomi sono gravi, di qualsiasi durata essi siano, la terapia è necessaria sin da subito. Purtroppo, il 10% dei pazienti non risponde alla terapia e in questi casi può aiutare l’aspirazione o il lavaggio delle fossa nasali effettuato dallo specialista.

Nei casi di malattia grave o con complicanze intracraniche come gli ascessi, la terapia è chirurgica e gli antibiotici o antimicotici sono somministrati per via venosa.

La terapia della sinusite cronica consiste in cicli di antibiotici associati a cortisonici in spray o aerosol e irrigazione con soluzione salina. L’intervento chirurgico è riservato per i casi che non hanno risposto alla terapia orale o nei casi di sinusite micotica per la rimozione del muco responsabile dei sintomi.

Sfortunatamente i casi di recidiva sono frequenti.

Fonti| Harrison, Principi di medicina Interna, McGrawHill ed., 2005

Medico-Chirurgo, specializzanda in Anestesia-Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, ha lavorato per diversi anni negli ambulatori di Medicina Generale. Nella pratica altro…
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