Soffri di rosacea? Con la pandemia i sintomi peggiorano a causa di mascherine antivirus e controlli saltati

In Italia oltre 3 milioni persone soffrono della patologia cronica della pelle che causa la comparsa di macchie rosse al centro del viso, ma con le restrizioni dovute alla pandemia molti sono costretti a rinviare le visite di controllo dal dermatologo, fondamentali per curare il problema in modo efficace. Inoltre, uno studio italiano evidenzia gli effetti delle mascherine antivirus: se indossate per più di 6 ore al giorno, rischiano di peggiorare i sintomi della malattia.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Bai 23 Aprile 2021
* ultima modifica il 02/06/2021

Se soffri di rosacea e sei abituato a provarle tutte per combattere quel rossore che compare in pieno viso e può essere decisamente sgradevole, forse ti sarai reso conto che dopo mesi trascorsi con la mascherina a coprirti naso e bocca la situazione è addirittura peggiorata. Ebbene, non sei l'unico, per più di una ragione: come saprai questa patologia cronica della pelle richiede dei controlli medici periodici necessari a monitorarla, cosa diventata sempre più difficile durante i mesi di pandemia da Covid-19, con molte persone che scelgono di rinviare le visite per evitare gli spostamenti o che, semplicemente, non riescono a prenotarle. Fatto sta che in questo modo i sintomi rischiano di aggravarsi, aggiungendo ulteriore disagio psicologico ad una situazione già delicata. Ma non è tutto: un recente studio italiano pubblicato sul Dermatologic Therapy Journal, infatti, ha dimostrato che utilizzare la mascherina antivirus per più di 6 ore al giorno può peggiorare problemi della pelle come la rosacea o l'acne, riducendo la qualità di vita di chi ne è affetto.

Rosacea: gli effetti della pandemia sulla patologia

Tra i danni collaterali provocati dalla pandemia, dunque, c'è anche quello che colpisce le persone che soffrono di rosacea, come certificato dai dati: l'azienda dermatologica Galderma ha condotto un'indagine in Canada e Germania che svela come, dall'inizio della pandemia, appena il 33% dei pazienti affetti da rosacea abbia fatto visita al dermatologo o al medico per una visita di controllo, mentre l'8% si è dovuto accontentare di un consulto video a distanza. Si tratta di un problema che fa parte di una tendenza molto più ampia, dato che già nel periodo tra gennaio e giugno 2020 erano saltate, rispetto all'anno precedente, oltre 9 milioni e mezzo di visite specialistiche e più di 13 milioni di accertamenti diagnostici, come sottolinea il rapporto "Equità di accesso alle cure e Covid-19" di Salutequità.

Il problema è che stiamo parlando di una malattia della pelle che colpisce oltre 3 milioni di persone solo in Italia e che, nelle sue manifestazioni più critiche, può causare grande imbarazzo e disagio psicologico, viste le macchie e protuberanze rosse che possono comparire al centro del viso, ricoprendo naso, guance e fronte. Trattandosi poi di una patologia cronica, per fare sì che la terapia sia efficace è molto importante controllare la rosacea con visite dermatologiche periodiche per monitorarne lo sviluppo e trovare la strategia di cura più adatta. Anzi, a dire il vero sarebbe ancora più importante farlo durante la pandemia, che ci costringe a indossare quelle mascherine protettive che, secondo uno studio di un team guidato da Giovanni Damiani, direttore dell'Young Dermatologists Italian Network (YDIN), contribuirebbero addirittura ad aggravare i sintomi della rosacea e dell'acne.

Nella ricerca pubblicata a febbraio dal Dermatologic Therapy Journal, i ricercatori hanno seguito per 6 settimane 36 persone affette da rosacea e non in trattamento, una situazione comune a molti altri pazienti per via delle restrizioni imposte dal lockdown. Al termine di questo periodo, la malattia risultava peggiorata sia dal punto di vista clinico sia secondo un'autovalutazione fatta dai pazienti, che segnalavano una riduzione della qualità di vita. Damiani ha commentato i risultati ad AdnKronos, definendoli "inaspettati, in quanto la mascherina andava a peggiorare la gravità della rosacea aumentando il numero di pustole e l'intensità dell'eritema. In altre parole, la mascherina amplificava l'infiammazione della pelle dei pazienti esaminati. Risulta perciò cruciale consultare il proprio specialista anche in pandemia per un monitoraggio stretto della rosacea, sia questo in persona o in teledermatologia".

Fonte| COVID‐19 related masks increase severity of both acne (maskne) and rosacea (mask rosacea): Multi‐center, real‐life, telemedical, and observational prospective study pubblicato su Dermatologic Therapy Journal il 3 febbraio 2021

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.