Ha vinto tutto: 22 titoli nel singolare del Grande Slam, una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Seul e in Germania, sua terra di origine, è stata eletta personalità sportiva dell’anno per ben cinque volte.
Steffi Graf è stata una tra le migliori tenniste che si siano mai state nella storia, battezzata Fräulein Forehand, che tradotto significa "Miss Diritto", proprio per quel suo colpo di diritto che è rimasto nella storia del tennis. Quando giocava era potente, equilibrata, e sempre concentrata. Ma era soprattutto determinata, e lo è stata fin da bambina quando ha portato allo sfinimento il padre Peter perché la facesse giocare a tennis.
Un giorno il padre cede alla sua insistenza: prende una racchetta, ne taglia il manico a metà e gliela porge. Steffi non sta più nella pelle per iniziare a giocare: si crea un piccolo campo da tennis nel seminterrato di casa, usando come rete un nastro tirato tra due sedie, e da quel momento, non smette più di tirare di diritto e di rovescio.
Ad iscriverla al suo primo vero corso di tennis, ad appena 3 anni, è comunque il padre Peter, appassionato di tennis. La iscrive ai primi tornei all’età di 5 anni, e ne indovina l’innata predisposizione per questo sport, non solo nell’impatto e nei movimenti, ma anche in quella naturalezza nel rientrare al centro del campo dopo aver colpito la pallina.
Ho iniziato la mia carriera nel salotto di casa. Mio padre lanciava la palla e io la colpivo: ho distrutto un sacco di mobili.
A 13 anni Steffi Graf è già campionessa europea Under 18 ed è appena diciottenne quando nel 1987 batte sulla terra rossa la grande Martina Navratilova. L’abbiamo poi vista vincere sul campo contro avversarie che hanno fatto parte dell'élite del tennis di tutti i tempi: Chris Evert, Monica Seles, Gabriela Sabatini, Arantxa Sánchez.
Nel 1999 Steffi si è ritirata all’eta di trent’anni, quando ancora era n. 3 nella classifica del ranking mondiale. Il suo più grande rammarico in carriera è stato quello di convivere con la consapevolezza di essere stata a lungo n. 1, anche in seguito all'aggressione subita dalla sua rivale Monica Seles durante un match del torneo Atp di Amburgo. Alcuni giorni dopo l'aggressione si è scoperto che l'aggressore, l'allora 38enne Günter Parche, era un fan di Steffi e che con quel gesto, voleva avvantaggiare la tennista tedesca.
È incredibile quanto sia veloce la vita quando hai dei figli.
Accantonati i tornei e le partite di tennis, Steffi riprende una vita normale, fatta anche di relazioni sociali, e nel 2001 si sposa con il collega tennista Andrè Agassi, da cui ha avuto due figli, Jaden e Jaz. Oggi Steffi Graf ha cinquant'anni. È impegnata nel sociale, con la fondazione sua e del marito Children of Tomorrow, che aiuta i bambini traumatizzati dalle guerre.