Lupi

Studiare i lupi può aiutare a contrastare l’antibiotico-resistenza

Il Parco Nazionale della Maiella e l’Università di Teramo hanno dimostrato che i lupi appenninici possono rivelarsi delle importanti sentinelle per valutare lo stato di salute dell’ambiente, e quindi dell’uomo: ci permettono di scoprire quali sono i batteri resistenti più diffusi.
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Martina Alfieri 6 Giugno 2023

In tempi recenti, il ruolo dei lupi all'interno degli ecosistemi viene sempre più spesso valorizzato. In Italia, ad esempio, esiste un piano di conservazione dedicato, nato con l’obiettivo di migliorare la convivenza tra l’uomo e l’affascinante predatore che abita sulle nostre montagne. Oggi, grazie a uno studio condotto dal Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Maiella e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Teramo, sappiamo anche che il lupo può aiutare a contrastare l’antibiotico resistenza, aumentando l’efficacia dei farmaci.

Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) è una preziosa “sentinella” per valutare la contaminazione ambientale e l’antibiotico resistenza dei diversi batteri. Come dimostra la nuova ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Antibiotics, il salvataggio e il recupero di esemplari di lupo in aree protette rappresenta un'occasione per acquisire importanti dati relativi alla diffusione di batteri resistenti agli antibiotici.

Gli esemplari di lupo appenninico, messi in salvo e curati dai veterinari del Parco, presentavano batteri resistenti ad antibiotici normalmente non impiegati nei medicinali per gli animali, segno che la contaminazione era avvenuta in natura.

Le attività di recupero e riabilitazione di questi animali risultano dunque essere un utile strumento anche per acquisire dati utili riguardo la contaminazione ambientale da antibiotico resistenza e dunque per tutelare la salute dell’uomo”, scrive il Parco della Maiella. “L’antibiotico resistenza è una delle problematiche maggiormente attenzionate all’Organizzazione mondiale della Sanità e grazie ai risultati di questo studio la specie lupo appenninico da oggi potrà essere considerata un’ottima sentinella a tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente”.

Alcuni mesi fa, un diverso studio aveva chiarito come anche un altro animale – che abita le stesse zone del lupo appenninico – possa svolgere la funzione di sentinella della natura, in grado di contribuire al miglioramento della salute dell’ambiente e delle persone: si tratta del camoscio appenninico, specie fino a pochi anni fa considerata a rischio di estinzione, tornata a prosperare grazie a un progetto di ripopolamento.