Tempeste e grandine in Arabia Saudita, perché non si tratta di Cloud Seeding e cosa c’entra il clima europeo?

Chicchi grandi come palline da tennis, piogge violenti e forti raffiche di vento. Per molti è una primavera anomala quella che sta vivendo l’Arabia Saudita e c’è chi dà la colpa al Cloud Seeding, ma non è così. Giulio Betti, climatologo del Cnr ci spiega cosa sta accadendo.
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Mattia Giangaspero 4 Aprile 2024
Intervista a Giulio Betti Meteorologist & climate expert at the Italian National Research Council (CNR) and LAMMA.

Quando pensi agli Emirati Arabi o all'Arabia Saudita ti immagini un clima caldo, secco e solitamente pensi che in questi luoghi non piova mai, figuriamoci se dovesse nevicare o grandinare. Negli ultimi anni invece si sono sempre più registrate forti tempeste, alluvioni e di recente anche grandinate. Una su tutte è stata quella di febbraio 2024 ad Abu Dhabi, mentre ancora più recentemente si è registrata una forte tempesta ad Al-Harif. In molti pensano che a causare questi fenomeni atmosferici estremi sia stato l'utilizzo del Cloud Seeding, altri pensano che la colpa sia la Crisi climatica. In realtà questi fenomeni sono una caratteristica fondante del clima presente nella Penisola Arabica. Per capire meglio però il perché si formino queste tempeste o grandinate abbiamo intervistato il climatologo del Cnr Giulio Betti.

Dottor Betti, volevo provare a fare un sunto con lei di quanto è accaduto negli ultimi mesi nella Penisola Arabica. A febbraio si registrò una tempesta di grandine ad Abu Dhabi, adesso ad Al-Harif, nella provincia di Riyad. C'è chi sostiene che si tratti di Cloud Seeding, chi invece di condizioni climatiche anomale dovute alla crisi climatica. Qual è la verità?

Quando parliamo degli eventi alluvionali negli Emirati Arabi Uniti o più in generale della penisola arabica non dobbiamo pensare che si tratti sempre di un'eccezionalità.

Gli eventi alluvionali nella storia degli Emirati Arabi Uniti ce ne sono stati tanti.

Giulio Betti

Le cito alcune date: 1883, 1884, 1886 1912, nel 1949, nel 48, nel 63. Soprattutto nel 1963 ci fu una tempesta terribile che colpì la penisola. 

Perché mi ha citato date solo fino al 1963? 

Perché si tratta di anni in cui non si parlava né di cambiamento climatico, né tanto meno di Cloud seeding

Quindi non si tratta né di cambiamento climatico né di Cloud Seeding quello che è accaduto in questi ultimi mesi? 

Allora… generalmente il grosso delle piogge cade negli Emirati Arabi Uniti fra novembre e marzo e quindi il periodo in cui si sono registrate queste tempeste combacia con la storicità delle alluvioni di quei luoghi.

Inoltre ogni anno dovrebbe piovere per un totale di 25 giorni e quando piove generalmente non si tratta di piogge ma di piogge molto forti, perché stiamo parlando di una zona tra subtropicale e tropicale.

Questo cosa vuol dire? 

Vuol dire che c'è sempre forte energia in gioco e questo perché la penisola arabica si affaccia sul Mare Arabico che è un'area dove si formano talvolta anche dei cicloni, i quali poi vanno a interessare generalmente l'Oman, tra giugno a ottobre.

Questo cappello storico sulle condizioni climatiche della Penisola Arabica va a sfatare il mito in cui: ‘prima negli Emirati Arabi non pioveva mai adesso piove sempre'. Non è così. 

Le forti piogge e inondazioni catastrofiche ci sono state anche in anni non sospetti.

Perché si parla di Cloud Seeding allora? 

Si tratta di un qualcosa che è stato molto pubblicizzato negli ultimi anni e in cui gli Emirati Arabi Uniti hanno investito molto, però è un qualcosa di estremamente limitato da un punto di vista spaziale.

Per chi magari non sa di cosa si tratta, riesce a spiegarlo brevemente?

In pratica vengono utilizzati degli aerei che possano immettere dei nuclei di condensazione per andare a arricchire ulteriormente di pioggia la "perturbazione x" o per andare a stimolare ulteriori piogge. In questo caso, della Penisola Arabica, non c'entra il Cloud Seeding perché, come le dicevo prima, il suo utilizzo è limitato. Il Cloud Seeding è un sistema a piccola scala e non un sistema a mesoscala. 

Il Cloud Seeding non funziona su un sistema temporalesco vasto decine di chilometri, ma solo in un punto specifico. 

Le inondazioni che abbiamo visto in questi mesi o in questi ultimi anni non sono legate al Cloud Seeding.  È assolutamente impossibile. Questo perché erano tutte legate al sistema a mesoscala, ovvero a sistemi molto complessi che hanno portato appunto alluvioni disastrose.

Alluvioni disastrose che c'erano in passato, che ci sono anche oggi, ma la differenza col passato è che la frequenza di queste inondazioni, di questi fenomeni estremi è destinata ad aumentare.

Come fa a esserne sicuro?

C'è uno studio dell'Emirato Wildlife Society del 2017 che dice appunto che sarebbero aumentate le ondate di calore e al contempo ci saranno anche più inondazioni. 

Nella Penisola Arabica ci sarà sia un aumento di temperature, sia un aumento delle inondazioni.

I modelli matematici e gli scenari sono tutti concordi nell'identificare una parte dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi, quindi la zona meridionale e quella che si affaccia sul sul mare arabico, come un'area in cui ci sarà sia un aumento di temperature, sia un'aumento delle inondazioni.

In questo studio si fa riferimento anche ad altre aree in cui avverrà sia un aumento delle temperature sia un aumento delle inondazioni? 

Un altro luogo in cui si potranno verificare le stesse condizioni climatiche è l'India, ma anche il Sahel o più in grande l'intera costa occidentale dell'Africa. A causa dell'eccesso di evaporazione di calore determinati fenomeni sono destinati ad aumentare.

In questo senso non esiste alcuna contraddizione nel fatto che in queste aree e più in particolare negli Emirati Arabi Uniti siano attese temperature più alte in futuro e più episodi alluvionali.

È assolutamente coerente con un sistema climatico, nella fascia tropicale, che sarà sempre più ricco di umidità.

Esistono altri fattori climatici che poi influenzano la formazione di questi fenomeni atmosferici avvenuti nella Penisola Arabica? 

Negli ultimi anni questi eventi temporaleschi così anomali nel deserto Arabico e in particolar modo negli Emirati Arabi sono anche dovuti al fatto che, quando in Europa ho dei blocchi anticiclonici molto duraturi (cosa che  stiamo vedendo sempre di più negli ultimi anni), tutto ciò che è a Sud di quella anticiclone, quindi Medio oriente e Arabia Saudita, è esposto a correnti instabili.

Una causa delle forti grandinate in Arabia è il nostro clima europeo

Quindi il nostro clima influenza in un verso o nell'altro il clima arabico…

È una delle componenti che porta la penisola arabica, soprattutto la parte meridionale, ad essere più esposta a masse d'aria anche fredde, molto instabili durante la stagione invernale.

Il Cloud Seeding è totalmente inutile se non ci sono nubi e fronti 

Generalmente quando fa freddo in Medio Oriente è caldo sull'Europa centrale mediterranea e viceversa.