Test per il papilloma virus: dal pap test all’HPV test, tutti gli esami per la prevenzione

Non puoi sapere se hai contratto il papilloma virus fino a quando non effettui un test. L’eventuale infezione infatti non manifesta sintomi, fino a quando il tumore al collo dell’utero che potrebbe svilupparsi non ha raggiunto una fase ormai troppo avanzata per poter essere curato con efficacia. Ecco perché dovresti conoscere bene il pap test e l’HPV test, soprattutto se hai già compiuto 25 anni.
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Giulia Dallagiovanna 27 Marzo 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Papilloma virus, o HPV, non è sinonimo di tumore al collo dell'utero. Esistono più di 100 tipi differenti di virus e solo 12 fra questi possono provocare un cancro. Il problema è che non puoi sapere prima quale specie hai contratto e quale patologia rischia di mettere in atto. Anche perché i sintomi di un eventuale carcinoma si manifestano solo nel momento in cui questo ha raggiunto una fase avanzata e dove ormai le cure rischiano di risultare inutili.

Per questa ragione, seguire il corretto programma di screening per la prevenzione diventa fondamentale per la tua salute. Si comincia a 12 anni con la somministrazione del vaccino, si prosegue a 25, quando dovresti cominciare a effettuare periodicamente il pap test, e si intensifica dopo i 30, quando dovrai sostituirlo oppure abbinarlo all'Hpv test. Se poi questi risulteranno positivi, ci sarà un iter da seguire che prevede un monitoraggio più stretto ed esami più approfonditi. Prima di spaventarti, però, ricordati sempre che si tratta di un virus che chiunque può contrarre e che nella maggior parte dei casi è lo stesso sistema immunitario a sconfiggere.

Cerchiamo di rispondere insieme a tutte le domande che potrebbero venirti in mente riguardo ai test per prevenire il tumore alla cervice uterina: come si fanno, dove bisogna recarsi, quanto costano. Ma soprattutto: sono dolorosi?

Il pap test

Il pap test è un prelievo di alcune cellule dal collo dell'utero, per verificare se siano presenti alterazioni che possano in seguito trasformarsi in tumore. Si chiamano displasie, o lesioni pretumorali, che quindi preparano la strada per lo sviluppo di un cancro vero e proprio.

Questo esame è piuttosto rapido e viene effettuato durante una normale visita ginecologica. Di solito, è previsto l'inserimento di uno speculum nel canale vaginale, per agevolare il passaggio di una spatola o uno spazzolino che preleverà il campione necessario per eseguire il test. Le cellule verranno poi disposte su un vetrino ed esaminate in laboratorio.

Devi iniziare a effettuarlo più o meno dopo che hai avuto il primo rapporto sessuale, ecco perché l'età minima è fissata ai 25 anni, e dovrai ripeterlo ogni tre anni. A partire dalla sera prima di sottoporti al test, non dovrai eseguire lavande vaginali e, in generale, non dovrai introdurre in profondità nessun prodotto per l'igiene intima. Durante le 24 ore precedenti è meglio se eviti rapporti sessuali. Inoltre il pap test non può essere effettuato durante il ciclo mestruale, e nei giorni appena successivi o precedenti.

L'HPV test

L'HPV test, chiamato anche test del Dna del papilloma virus, si esegue con una modalità identica a quella del pap test. Entrambi pertanto sono veloci e indolori. Potresti semplicemente provare un leggero fastidio a causa dell'inserimento dello speculum e notare piccole perdite ndi sangue durante i giorni successivi. La differenza con il pap test riguarda invece quello che viene rilevato. In poche parole, interviene prima. Individua cioè la presenza del papilloma virus a medio o alto rischio, prima ancora che le cellule inizino a subire modifiche in senso cancerogeno.

Una volta superati i 30 anni si tende a consigliare alle donne di effettuare entrambi i test o, al massimo, di sostituire il pap test con l'HPV test, come suggerisce il Piano nazionale di prevenzione 2014-2018 del Ministero della Salute. È infatti un esame in grado di abbassare la percentuale di falsi positivi da 10% a 2%. Dovrai effettuarlo ogni 5 anni, ma solo una volta raggiunta l'età adatta. Il contagio da papilloma virus è infatti più frequente attorno ai vent'anni, perciò i risultati di un esame che può identificare un'infezione con così largo anticipo potrebbero creare inutili preoccupazioni: il più delle volte è il tuo stesso sistema immunitario che sconfigge l'agente patogeno e scongiura ogni pericolo.

Test positivo o negativo

Se la combinazione di HPV test più pap test risulta negativa, avrai meno dell'1% di possibilità di sviluppare un tumore. Questo significa che potrai continuare tranquillamente con il normale programma di prevenzione. E lo stesso discorso è valido anche se hai meno di 30 anni e hai appena ottenuto un referto negativo dopo l'ultimo pap test.

Come potrai immaginare, eventuali problemi nascono quando uno o entrambi i test risultano positivi. La prima cosa che devi sapere, però, è che non significa assolutamente che tu abbia un tumore. Quello che è stato accertato è che sei a rischio di svilupparlo e dovrai quindi aumentare i controlli. Esiste l'elevata possibilità che l'infezione scompaia da sola, soprattutto se sei molto giovane. Di norma, se è l'HPV a risultare positivo, viene effettuato anche un pap test (che a questo punto prende il nome di pap test di triage) per verificare che non vi siano già lesioni pretumorali in corso.

Se anche il pap test di triage evidenzia un rischio, allora dovrai procedere ad un esame più approfondito. Si chiama colposcopia e deve essere eseguito in ambulatorio da un ginecologo con esperienza. Come per gli altri due test, verrà inserito uno speculum nel canale vaginale e poi verrà appoggiato all'ingresso un coloscopio, una sorta di monocolo che ingrandisca le aree in esame per evidenziare eventuali presenze sospette. Si utilizza di solito una soluzione di acido acetico o di iodio per evidenziare alterazioni pretumorali. Se queste vengono rilevate, si procede a una biopsia nello stesso momento. Viene prelevata una piccola porzione del tessuto da esaminare e viene inviato a un anatomopatologo.

In tutto, un esame che si compone di colposcopia più biopsia, ha una durata di circa 15 minuti e alla fine potrai sapere con certezza se hai sviluppato un inizio di cancro al collo dell'utero oppure no. La preparazione è la stessa che devi eseguire per il pap test. In ogni caso informati prima dal ginecologo che effettuerà la visita, per non rischiare di mettere in atto un comportamento che possa inficiare i risultati.

Quanto costano i test per l'HPV

Il pap test e l'HPV test sono previsti dal Piano di prevenzione nazionale varato dal Ministero e, pertanto, sono gratuiti. Ogni tre anni, oppure ogni cinque, ti arriverà a casa una lettera direttamente dal sistema sanitario regionale che ti indicherà la data e l'indirizzo al quale dovrai presentarti per effettuarli.

I tempi per ottenere i risultati

Solitamente i risultati per il pap test e per l'HPV test sono pronti nel giro di due settimane. In ogni caso ti arriverà direttamente una lettera a casa dove sarà indicato il responso. Nel caso vi sia scritto "POSITIVO" dovrai riferirlo immediatamente al tuo ginecologo in modo che ti possa sottoporre a una visita più approfondita.

L'HPV test per l'uomo

In generale si può dire che per gli uomini non vengano predisposti controlli periodici per scongiurare il rischio di infezione da papilloma virus. Se però sei un uomo, tieni presente che la conseguenza di un contagio non è solo il tumore al collo dell'utero, ma anche a pene o ad ano. Per questa ragione se cambi partner in modo molto frequente o se risulti come soggetto particolarmente a rischio, ad esempio perché immunodepresso o perché hai rapporti omosessuali, dovresti chiedere comunque consiglio al medico per attivare un iter di prevenzione corretto.

È possibile ad esempio effettuare un test simile all'HPV test, prelevando le cellule dal canale rettale. Nel caso risulti positivo, si dovrà poi procedere a una biopsia.

Fonti| Humanitas; Airc; Gruppo italiano screening del cervinocarcinoma

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