Per combattere le tonsille ingrossate a volte ti è sufficiente spruzzare un normale spray disinfettante che possa far passare l’arrossamento e alleviare il dolore, altre non basta. Le tonsille, che sono piccoli organi immunitari situati tra la bocca e la faringe, sono una sorta di barriera che filtra batteri e virus che potrebbero entrare da bocca e naso. Forse non l’hai mai sentito, ma i tipi di tonsille sono tre e in base a dove si trovano nel corpo hanno un nome diverso:
Le tonsille (palatine) anche quando non sono ipertrofiche e (cioè gonfie) sono le uniche tonsille visibili. Ti basta aprire la bocca e guardarti allo specchio: non farai fatica a vederle, sono poste ai lati del cavo orale. Grazie al loro tessuto, formato da tante piccole cavità che contengono una sorta di muco, permettono che i virus e i batteri con cui sei entrato in contatto vengano attaccati ed eliminati. In sostanza si attivano quando un agente dannoso entra nel tuo corpo per intercettarlo e sconfiggerlo.
La tonsillite si può manifestare con vari sintomi, ma quelli che avrai più facilmente notato o sentito da amici o familiari sono: forte mal di gola, febbre, ingrossamento, rossore stanchezza e secrezioni, quelle che tutti conosciamo come placche. Quando i batteri e i virus riescono a penetrare nell’organismo attraverso naso e bocca, le tonsille fanno da filtro e attivano i globuli bianchi. Il risultato è che innescano un’infezione (non grave) delle tonsille. Se questa infezione si aggrava, al contrario, si sviluppa la tonsillite: le tonsille iniziano a farti male e questo significa che si sono infiammate.
Come puoi curare le tonsille gonfie e che ti fanno male?Normalmente il medico ti prescriverà antipiretici o antibiotici, in modo tale da permettere all’infiammazione di ridursi e di mantenere sotto controllo sintomi come la febbre alta. La cura durerà pochi giorni e può variare se la tonsillite è di origine batterica o virale (nel secondo caso l’antibiotico non è necessario). Quella che svolgono le tonsille è una funzione importante per il tuo organismo, per questo gli esperti preferiscono somministrare terapie farmacologiche. Se possibile, evitano, invece, l’intervento chirurgico che viene scelto solo in casi più seri o di recidiva (in questo caso parliamo di tonsille criptiche). Quindi, solo se l’infiammazione che ti ha colpito è seria o se ti ammali con una certa frequenza ti verrà proposta la rimozione (dopo un consulto con un otorino). L’intervento viene svolto in ospedale con anestesia totale, ma dovrai rimanere sotto osservazione per poco tempo. In generale solo un giorno nel caso dei bambini e uno in più negli adulti.
Oltre al dolore e alla febbre, l’ingrossamento delle tonsille potrebbe crearti problemi a dormire, perché il volume eccessivo rende più difficoltoso il passaggio dell’aria e quindi la respirazione (Ipertrofia tonsillare ostruttiva). Talvolta potresti tu stesso svegliarti perché russi e fatichi a respirare o a deglutire.
Avere tonsille gonfie doloranti è frequente anche tra i più piccoli. Anzi, l’incidenza è decisamente maggiore rispetto all’adulto. Questo perché il sistema immunitario infantile, proprio perché più giovane, è “inesperto”, cioè è entrato in contatto meno volte con batteri, virus e agenti dannosi e deve ancora ricostruirsi una sorta di “memoria immunologica”.
Abbiamo chiesto al dottor Stefano Bondi, Otorinolaringoiatra presso l'ospedale San Raffaele, se fosse possibile prevenire le tonsille ingrossate e quale fosse la fascia d'età in cui è più frequente soffrirne.
“Non è possibile prevenire l’ingrossamento delle tonsille. Si deve però fare una distinzione tra adulti e bambini. Quelle del bambino tendono ad ingrandirsi con più facilità perché la risposta immunitaria dei piccoli è più florida rispetto all’adulto, essendo la tonsilla un organo che produce anticorpi ed essendo nei primi anni di vita più stimolato a farlo. Infatti, notiamo un picco di tonsilliti tra i 4 e gli 8 anni.”
Fonti|Humanitas, Centro Medico Sant'Agostino, Gruppo San Donato