
La tracheotomia è una procedura chirurgica in cui viene praticata un'incisione di circa 1,5 cm nella parte anteriore del collo e un tubo di respirazione viene inserito nella trachea, per permettere alla persona di respirare e per far sì che vengano eliminate le secrezioni dei polmoni.
La trachea è un organo lungo circa 12 cm, di forma cilindrica e situato davanti all’esofago. Collega la laringe e la parte iniziale dei bronchi ed è fondamentale per il passaggio dell’aria. Quando qualcosa la blocca o la fa gonfiare, le persone non riescono a respirare correttamente e sopraggiunge la necessità di creare un passaggio per l’aria, per esempio con una tracheotomia.
Una tracheotomia può essere eseguita per una serie di motivi diversi:
In passato la tracheotomia rappresentava una tecnica associata a diverse complicazioni, ma oggi grazie a cannule e tecniche operative sempre migliori, i rischi sono paragonabili a quelli dell'intubazione endotracheale. Ha però dei vantaggi rispetto all'intubazione convenzionale per via nasale o orale, ovvero:
Esistono due principali tecniche per eseguire la tracheotomia: chirurgica o percutanea. Quest’ultima è una variante di tracheotomia che prevede l'utilizzo di strumenti dilatatori per allargare i fasci tessutali della trachea anziché sezionarli.
La tracheotomia chirurgica si effettua attraverso un’incisione verticale o trasversale della cute e del connettivo sottocutaneo a livello dei primi anelli tracheali. Vengono poi separati i muscoli sterno-ioidei e sternotiroidei incidendo il connettivo aponeurotico che li unisce sulla linea mediana. A questo punto si pratica una piccola soluzione di continuo sulla parete anteriore della trachea al di sopra (tracheotomia sopraistmica), al di sotto (tracheotomia sottoistmica), o attraverso (tracheotomia transistmica) l’istmo della ghiandola tiroide.
Come anticipato, questa tracheotomia è una tecnica abbastanza recente e serve per creare un passaggio respiratorio provvisorio, soprattutto per chi ha bisogno di attività respiratoria artificiale prolungata. Esistono numerose varianti di tracheotomia percutanea, dalla percutanea anteriore alla percutanea translaringea, e in linea di massima si introduce una cannula tra la cartilagine cricoidea ed il primo anello tracheale. Questa tecnica comporta meno rischi della tradizionale.
La tracheotomia è una procedura che è stata negli anni ottimizzata, ma che purtroppo può comportare ancora molti rischi. Può diventare pericolosa se non è eseguita da personale esperto o in situazioni di emergenza. E’ possibile che subentrino delle complicanze:
Questi rischi sono più frequenti nei bambini, ma anche nei fumatori, nelle persone obese e negli alcolisti. dopo una tracheotomia, ovviamente, il paziente deve essere assistito con cura, per minimizzare il rischio di sovrainfezioni batteriche.
Una volta eseguita la tracheotomia, bisogna prima di tutto mantenere pulita la cannula tracheale e lo stoma tracheale (il foro praticato per inserire la cannula). Potrebbe essere necessaria la tracheoaspirazione, ovvero l’ aspirazione per la rimozione di secrezioni, sangue, vomito e/o altro materiale estraneo dalle vie aeree.
Inoltre, è importante:
In presenza di sintomi anomali, dolore insopportabile o dubbi, il paziente sottoposto a tracheotomia dovrebbe rivolgersi immediatamente al medico per ulteriori accertamenti.
Fonti | "La respirazione artificiale. Basi e pratica" pubblicato da R. Larsen e T. Ziegenfuss; Aooi