Tumore al seno triplo negativo: un algoritmo per calcolare il rischio di sviluppare metastasi

La cura del tumore al seno triplo negativo ha un nuovo strumento a disposizione. Si chiama ‘Ariadne’ e grazie a un algoritmo è in grado di prevedere il rischio di metastasi, elemento chiave per decidere la strategia terapeutica più mirata.
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Valentina Rorato 30 Giugno 2022
* ultima modifica il 30/06/2022

La diagnosi precoce è da sempre lo strumento più efficace per curare i tumori. Forse, ancora più importante, è poter elaborare una valida stima del rischio. Che cosa significa? Poter prevedere l'evolvere della neoplasia può garantire piani terapeutici personalizzati e di conseguenza più efficaci. Ciò vale soprattutto per alcuni tumori, come carcinoma mammario triplo negativo per cui non sono disponibili farmaci specifici e la chemioterapia è l'unica opzione di trattamento sistemico. Saper quindi valutare se una paziente affetta da tumore al seno possa sviluppare metastasi è di fondamentale importanza per decidere la migliore strategia di cura.

Su questa base sono stati proposti due metodi di lavoro, che puntano a una medicina sempre più personalizzata per evitare il sovratrattamento delle pazienti e di conseguenza gli effetti collaterali. Il primo è ARIADNE, proposto dai ricercatori del Centro di Complessità e Biosistemi (CC&B) dell'Università degli Studi di Milano e commercializzato dallo spin-off Complexdata. Si basa sul calcolo del rischio di metastasi a partire dai dati di espressione genica ottenuti dalla biopsia di una paziente. La seconda strategia è stata proposta da ricercatori canadesi e, invece, si basa sul ruolo del microambiente immunitario del tumore.

I ricercatori di CC&B hanno dimostrato che ARIADNE è in grado di identificare i pazienti ad alto rischio, le cui cellule tumorali sono più aggressive poiché si trovano in uno stato ibrido, tra lo stato "mesenchimale" altamente mobile e lo stato "epiteliale" più simile al tessuto, per i quali la strategia immunologica fornisce risultati incerti.

"Utilizzando questa mappatura è stato possibile stratificare i pazienti in base alla loro prognosi, come abbiamo dimostrato validando la strategia con 3 coorti indipendenti di pazienti con cancro al seno triplo negativo", ha spiegato Caterina La Porta, del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali della Statale di Milano, che ha coordinato la ricerca: “Ci siamo resi conto che il punto di forza di ARIADNE è che è in grado di far luce sul rischio di metastasi in tumori che si trovano in una zona grigia, dove altri metodi non forniscono indicazioni. Questo punto è particolarmente importante quando si studia il ruolo del sistema immunitario nel cancro, un ambito di ricerca molto importante in questo momento”.

ARIADNE fornisce uno strumento prognostico che potrà essere applicato in futuro alla biopsia liquida e ad altri tumori, sempre al fine di stimarne il rischio metastatico. E non è tutto, perchè tra i numerosi riconoscimenti  ha appena ottenuto un grant di 50mila euro messo a disposizione dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi nell'ambito della competizione Cross the Bridge 2021, e sarà commercializzato da Complexdata S.r.l. che ha superato tutti i passaggi per ottenere il marchio Ce per ARIADNE come dispositivo medico di tipo 2.

Fonte | "Classification of triple negative breast cancer by epithelial mesenchymal transition and the tumor immune microenvironment" pubblicato su Nature il 10 giugno 2022

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