Turismo lento: cerchiamo di capirne di più

Non ci hai mai pensato, ma quante cose ti perdi di un luogo quando lo visiti velocemente cercando di ingurgitare quanti più elementi turistici ti offre? Prova a fermarti un attimo e rallentare il passo, magari facendo qualche chiacchiera con un abitante che ti possa raccontare meglio la zona o assaggiando un piatti tipico di cui non avevi mai sentito parlare. Questo è molto altro è il turismo lento.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
11 Luglio 2019

Quando ti chiedi cosa sia il turismo lento, quello che devi chiederti in realtà è: cosa significa viaggiare? Ci sono infatti due modi in cui lo puoi fare: cercare di vedere quante più cose possibili nei pochi giorni che dura la tua vacanza, oppure cercare di capire a fondo quale sia l'anima del luogo che stai visitando. Alla fine, quindi, potresti aver ottenuto una lista piena di spunte, oppure aver capito qualcosa in più di te stesso o del mondo che ti circonda. E questo è il turismo lento.

Andare piano, significa non perdersi nemmeno un particolare. Significa avere il tempo di fermarsi per ammirare più da vicino un edificio e chiedersi quale storia nasconda, oppure fare due chiacchiere con un abitante del luogo che possa raccontarti qualcosa di più rispetto a quello che vedi, informazioni non scritte in nessuna guida, ma che solo chi vive lì può conoscere. D'altronde, che un castello sia del XV secolo è un dato piuttosto impersonale, ma che nelle sue stanze abbandonate abbiano trovato rifugio diversi profughi durante la guerra o che nella zona sia conosciuto con un nome particolare sono i dettagli che lo rendono vivo.

Ma turismo lento, o Slow Travel, significa anche rispetto dell'ambiente. Secondo un team di ricercatori australiani e cinesi, le vacanze alle quali sarai abituato anche tu contribuiscono circa all'8% delle emissioni di gas serra. Come? Bhè, i mezzi di traporto prima di tutto, ma anche l'impatto di strutture alberghiere, resort che ormai sorgono nei posti più remoti e improbabili, paradisi terrestri sempre più frequentati e caotici e, ultimo ma non meno importante, rifiuti che si ritrovano in ogni spiaggia o spazio verde rimasto.

Prima di tutto, quindi, niente aereo o automobile, per non parlare di traghetti e navi da crociera: è il momento di riscoprire il mondo a bordo di un treno, magari lungo linee ferroviarie dimenticate, o sulle due ruote di una bici. E pure a piedi. Sono tantissimi i cammini che attraversano l'Italia e gli itinerari che sicuramente non avrai mai nemmeno preso in considerazione. Ti avevamo già parlato, ad esempio, di Sentiero Italia, ma di possibilità ne esistono davvero tantissime e nel corso di questa rubrica te ne racconterò qualcuna.

Quando arriva il momento di prenotare, scegli un agriturismo o un bed&breakfast invece che una stanza in una grande struttura alberghiera. Non solo, ma prova a selezionare solo quelli che offrano prodotti locali e di derivazione biologica o che ti assicurino il rispetto di alcuni standard di ecosostenibilità. Pannelli solari, riduzione dello spreco di risorse attenzione all'impatto ambientale. Fai attenzione perché sulla carta sono in molti a farlo, ma dovrai controllare che i loro sforzi vadano oltre un "ci impegniamo a fare la raccolta differenziata". Ci sono poi altre soluzioni che puoi sperimentare, come un campeggio o, se vuoi alzare un pochino l'asticella, anche un glamping. Prestando sempre attenzione a che sia green e rispetti il Pianeta.

Non solo vedere, ma anche sentire, respirare, immergersi totalmente in un luogo

Le valigie naturalmente devono essere il più leggero possibile. Uno zaino e un marsupio saranno sempre più appropriati che un trolley per questo tipo di viaggi. D'altronde, ti accorgerai ben presto che è meglio essere comodi e che non avrai bisogno di un cambio d'abito per ogni occasione. Ricordati però qualche cerotto: camminerai per molto tempo a piedi e qualche vescica potrebbe far parte dell'esperienza.

Bene, ora sei arrivato a destinazione e inizia la vacanza. Ci sono diverse attività alle quali puoi dedicarti, oltre naturalmente alla visita della zona. Birdwatching, turismo fluviale, passeggiate a cavallo, ricerca dei presidi Slow Food fanno sicuramente parte di questo nuovo modo di guardare al viaggio. Rendersi conto di ogni cosa che ti circonda, compresi gli animali e le piante che probabilmente saranno diverse rispetto alle specie che trovi a casa tua e che, al pari degli edifici storici, avranno anche loro una storia da raccontare. Così come i piatti e gli ingredienti che puoi trovare, se non riscoprire. Ortaggi antichi, che nel resto del Paese non vengono più coltivati, ricette tradizionali delle quali non avrai mai sentito parlare. Ti rendi conto di quante cose puoi perderti con un'anonima colazione intercontinentale in albergo?

Questo è il turismo lento: il vero senso del viaggio. Non solo vedere, ma anche sentire, respirare, immergersi totalmente in un altro luogo. Lasciarsi sorprendere da un altro modo di vivere, per conoscere meglio te stesso e tornare a casa con qualche esperienza in più.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…