Tutti conosciamo l’aerosol, ma quando è davvero utile questa terapia?

Ti sarà stata prescritta almeno una volta nella vita, soprattutto durante la stagione invernale. Ma come mai? E come funziona di preciso?
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
8 Febbraio 2022 * ultima modifica il 09/02/2022

Per aerosol si intende di solito un liquido (o solido) disperso in un gas. Ma nel caso specifico, ci riferiamo a un farmaco che viene nebulizzato per facilitarne l’assunzione. Una terapia che anche a te sarà stata consigliata almeno una volta nella vita. Perché? E quando è utile?

Come avviene

Vi è un apparecchio, che prende il nome di nebulizzatore, che trasforma il farmaco, solitamente liquido, in una miscela aria-farmaco formata da goccioline finissime che vengono veicolate attraverso un respiratore (maschera aderente a naso e bocca) direttamente nelle vie respiratorie del paziente.

Esistono 2 tipi di aerosol:

  1. A pistone: vi è un’ampolla contenente il farmaco. Il compressore emette un flusso d’aria che entra in quest’ampolla e nebulizza il farmaco che poi risale in goccioline finissime fino alla mascherina.
  2. A ultrasuoni: creano particelle molto più piccole e nebulizzano il farmaco attraverso una corrente ad alta frequenza. Sono più silenziosi.

Questa distinzione è importante poiché il farmaco si può trovare in forma di soluzione (disciolto in soluzione fisiologica, darà goccioline omogenee nella composizione) o in sospensione (non disciolto, darà goccioline disomogenee). I farmaci in sospensione, ad esempio, non sono indicati per l’utilizzo con apparecchi da aerosolterapia a ultrasuoni in quanto la maggior parte delle goccioline prodotte non conterranno farmaco.

Quando farlo

Di solito si procede con l'areosol quando ci sono patologie delle basse vie respiratorie. Parliamo dunque di polmoni e bronchioli. È importante in questi casi perché il principio attivo raggiungerà direttamente le zone da trattare e verrà assorbito dalla mucosa in questione. Ha un enorme vantaggio rispetto alle terapie orali e minori effetti indesiderati. Ci riferiamo dunque a patologie come asma bronchiale o bronchioliti.

Ci sono dibattiti circa l’utilizzo dell’aerosolterapia per le infezioni delle alte vie respiratorie come faringiti, raffreddori oppure otiti. Il dubbio circa l’efficacia dell’utilizzo deriva dal fatto che il trattamento migliore in questi casi risulta essere un frequente e accurato lavaggio e pulizia nasale.

Bisogna inoltre ricordare sempre che la scelta del farmaco e del tipo di apparecchio fanno la differenza circa l’efficacia della scelta terapeutica. Come sempre il consiglio rimane lo stesso: rivolgersi al proprio medico di fiducia che saprà decidere con coscienza quale potrà essere il trattamento migliore da adottare.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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