Tutti in spiaggia e in piscina con i costumi da bagno ecosostenibili

Prendere parti al concetto di moda circolare significa collaborare a salvare gli oceani. In che modo? Moltissimi brand hanno realizzato linee di costumi da bagno riutilizzando la plastica abbandonata in mare, proprio quella plastica che soffoca i fondali. E c’è di più, perché stanno nascendo anche accessori a tema.
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Rubrica a cura di Valentina Rorato
11 Agosto 2021

I nostri mari sono uno dei patrimoni più importanti per l’ambiente, eppure vengono costantemente maltrattati. Si inizia buttando nelle acque rifiuti di qualsiasi genere, con la consapevolezza di inquinare, e si finisce – senza malizia – applicando delle creme solari chimiche che rilasciano le loro sostanze in acqua tutte le volte che si fa il bagno. Non sei stufo di prendere parte a queste cattive abitudini? In realtà, puoi fare moltissimo nel tuo piccolo per salvare gli oceani.

Impara a scegliere le creme: già perché evitare prodotti chimici che possono avvelenare l’ecosistema marino non significa non poter utilizzare delle protezioni di ottima qualità. E poi potresti fare attenzione a non sporcare le spiagge, facendo la raccolta differenziata. Ma puoi fare di più: puoi usare costumi da bagno realizzati con la plastica recuperata in mare.

Ci sono diverse aziende che hanno deciso di intraprendere questa importante strada. E devi sapere che i risultati sono ottimi perché non solo si fanno bandiera di un approccio ecosostenibile, ma il materiale è leggero, morbido e resistente all'acqua e impiega solo pochi minuti per asciugarsi dopo la nuotata

Ha debuttato pochi mesi fa in questo campo, l'azienda di costumi da bagno sostenibile Marda Swimewar. I suoi capi sono realizzati con tessuto giapponese di alta qualità prodotto con plastica riciclata: pensa che un paio di pantaloncini da mare è realizzato con sette bottiglie di plastica riciclate che sono state recuperate dall'oceano o dalle discariche.

Un’operazione simile è stata condotta anche da Undersea Bikini, che usa un tessuto chiamato ECONYL, ovvero nylon rigenerato al 100%. Questo materiale è sviluppato dalla società AQUAFIL ed è composto da reti da pesca scartate e altri rifiuti di nylon prelevati dagli oceani e dalle discariche di tutto il mondo.

Molto interessante anche l’idea della designer Domitilla Mattei, 36 anni romana e svizzera d'adozione.  Ha infatti pensato, per il suo brand Souldaze, a una linea di costumi da bagno realizzati con la plastica delle bottiglie recuperate nel Mar Mediterraneo.

SeaMorgens sta applicando alla perfezione il concetto di moda circolare: realizza fantastici costumi e abbigliamento sportivo utilizzando bottiglie di plastica riciclate e reti da pesca oceaniche abbandonate. Una parte dei profitti va al progetto di Blue Corner Conservation “Pianta un corallo”, per il restauro della barriera corallina nell’arcipelago malese.  Forse questi brand non ti sono familiari, ma devi sapere che Adidas, O’Neil e tanti altri nomi famosi hanno deciso di difendere l’oceano. Ora tocca a te: fai la tua mossa.

Occhiali da sole

Ovviamente, in spiaggia, c’è un altro accessorio che non deve mai mancare, oltre al costume da bagno e alla crema. Quale? Gli occhiali da sole. Ocean Cleanup, un'organizzazione ambientale di ingegneria senza scopo di lucro, ha lanciato un paio di occhiali da sole disegnati da Yves Béhar, realizzati con la plastica raccolta dal Great Pacific Garbage Patch (il cui vero nome è Pacific trash vortex), una vasta collezione di circa 79.000 tonnellate di plastica. Il prodotto è progettato con cerniere facilmente rimovibili che consentono di smontare le componenti per la riparazione e il riciclaggio in modo che non finiscano di nuovo nel Garbage Patch a fine vita. La plastica riciclata conferisce una sensazione più morbida, mentre la montatura un po' più spessa li rende più resistenti.

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Diplomata al Liceo Scientifico e Laureata in Lettere Moderne, ho saputo coniugare il mondo scientifico e quello umanistico nel mio lavoro, altro…