
Una valle in cui centinaia di famiglie abitano da più di una vita intera. La tutela del Pianeta e la transizione ecologica. La propria casa. Il rispetto di tutte le creature viventi. La possibilità di essere al tempo stesso donne, madri e lavoratrici. I propri figli e nipoti. La propria terra. La libertà.
Letti così, sembrano tutti aspetti dati per scontato nel mondo contemporaneo. Concetti ovvi, a cui siamo abituati, diritti inalienabili e cose preziose che ci sembra impossibile qualcuno possa portarci via. Eppure, per qualunque delle situazioni sopra citate c’è almeno un gruppo di persone nel mondo che in questo momento sta lottando. Per tutelarle, proteggerle, rendere loro giustizia e dignità.
Sono gruppi di cittadini che, ovunque sul Pianeta, hanno percepito una minaccia, hanno visto un’ingiustizia, si sono viste private della loro libertà e hanno deciso di fermarsi, unirsi e lottare. Con i pochi mezzi a loro disposizione. Spesso contro qualcuno di molto più grande di loro. Ma non per questo si sono fermati.
Questa rubrica la voglio dedicare a loro. Alle loro voci, alle loro battaglie, alle loro grida e al loro silenzio. Dalla Val di Susa fino alla Grecia, dalla Sicilia dilaniata dalle mafie agli indigeni dell’Amazzonia, da Venezia a Buenos Aires, fino a tutti coloro che hanno attivato movimenti globali a difesa dei diritti delle più svariate categorie, dalle donne alle comunità LGBT.
Sono gruppi, movimenti, comunità e individui che hanno deciso di non voltarsi dall’altra parte e non subire ingiustizie passivamente, lasciandosele scivolare addosso. Sono tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno trovato un motivo per lottare.