Un vaccino spray contro il Covid (e altri virus respiratori)? Dalla Cina arrivano i primi promettenti risultati ottenuti sugli animali

Ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze hanno sperimentato con successo (sugli animali) un nuovo tipo di vaccino spray e dunque inalabile capace di bloccare l’accesso alla vie respiratorie a Sars-CoV-2 e ad altri virus respiratori.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 14 Dicembre 2023
* ultima modifica il 14/12/2023

I vaccini sono la risposta a molte delle emergenze sanitarie che ogni giorno affrontiamo, e dovremo affrontare nel mondo.

La pandemia ce l’ha appena dimostrato, mettendo in evidenza però anche alcuni dei “problemi” connessi a questi farmaci: un’efficacia non sempre elevata, una somministrazione attraverso l’iniezione che può spaventare qualcuno e anche qualche difficolta nella loro conservazione.

Con questi limiti ben chiari in mente, un gruppo di ricercatori dell’Istituto di ingegneria di processo dell’Accademia cinese delle scienze ha dunque messo a punto un nuovo tipo di vaccino spray e dunque inalabile.

Un farmaco, come hanno raccontato su Nature, che potrebbe diventare estremamente utile contro Sars-CoV-2 così come verso future malattie infettive emergenti ed epidemiche.

Si tratta di un vaccino monodose, in polvere secca e inalabile, composto da strutture multilivello di dimensioni microscopiche che nelle sperimentazioni avvenute in laboratorio su modelli animali ha dato promettente risultati nel bloccare l’ingresso ad agenti patogeni virali nelle vie respiratorie.

Come ti dicevo, i vaccini tradizionali presentano alcune limitazioni. Per esempio, la somministrazione tramite iniezione intramuscolare mira a innescare la produzione di anticorpi del sangue che, sfortunatamente, non riescono a proteggere anche il tratto respiratorio.

Inoltre, gli adiuvanti comunemente utilizzati negli attuali vaccini come gli adiuvanti dell’alluminio non sempre riescono a indurre risposte immunitarie cellulari efficaci anche contro le rapide mutazioni virali.

La forma liquida dei vaccini, poi, richiede rigorose condizioni di conservazione a bassa temperatura mentre l’immunizzazione con due o tre dosi influisce sul tasso di vaccinazione complessivo.

La piattaforma vaccinale messa a punto dai ricercatori dell’IPE prova a superare queste sfide. Combinando microsfere biodegradabili con nanoparticelle proteiche – capaci di mostrare simultaneamente più antigeni – sarebbe in grado di indurre una risposta immunitaria ad ampio spettro, espandendo così la gamma di protezione vaccinale, anche contro altri virus respiratori.

La struttura “nano-micro composita” della contenuto di questo vaccino consente un’efficiente risposta immunitaria nei polmoni e dal momento che una volta inalate le nanoparticelle antigene possono essere assorbite in modo efficiente dalle cellule che presentano l’antigene.

Oltre a una somministrazione facilitata e un’immunità più duratura con una sola inalazione, questi vacci in polvere secca potrebbero anche ridurre significativamente i costi di stoccaggio e trasporto, rendendolo adatto ad aree con strutture di refrigerazione limitate.

Condizioni che, come puoi intuire, contribuirebbero a migliorare i tassi di immunizzazione.

Fonte | "Inhaled SARS-CoV-2 vaccine for single-dose dry powder aerosol immunization" pubblicata il 13 dicembre 2023 sulla rivista Nature

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.