La paura degli aghi si chiama agofobia e, secondo le stime, ne soffre circa il 10 percento delle persone, con sintomi che possono essere molto diversi. C’è chi sviene, chi avverte le vertigini, chi ha la nausea e chi ha tachicardia. C’è chi teme il dolore in seguito all’iniezione, chi ha paura della dimensione dell’ago o come conseguenza di un episodio negativo dopo una prima iniezione difficoltosa.
L’agofobia è anche chiamata anche belonefobia (dal greco βελόνη, «ago») o tripanofobia. Il nome combina il termine greco trypano – che significa perforare – con fobia, che significa paura. Questa condizione straordinariamente comune è contrassegnata da una paura irrazionale, estrema o avversione al sangue o agli aghi. Si stima che la paura degli aghi colpisca fino al 25% degli adulti e possa portare il 16% delle persone a saltare le vaccinazioni. Molte persone che temono fortemente le punture di aghi possono evitare medici e cure mediche, quindi le conseguenze sulla salute possono avere risvolti drammatici.
I sintomi dell’agofobia sono abbastanza semplici da individuare. Se provi un'ansia estrema ogni volta che vedi un ago o pensi a un'iniezione, potresti avere la tripanofobia. Spesso, le persone con questa fobia hanno sintomi quando sanno di aver bisogno di un'iniezione o di un prelievo di sangue. Possono avvertire vertigini, nausea o palpitazioni cardiache.
Questa paura può condizionare:
La cura dell’agofobia è faticosa, ma possibile. Si tratta soprattutto di imparare a gestire la paura. “Come per tutte le fobie, è utile rivolgersi ad un esperto psicoterapeuta soprattutto quando la paura è invalidante per il successo delle terapie farmacologiche. Parlare del problema serve a circoscriverlo, definirlo e razionalizzarlo. Spesso il paziente sa che la sua paura è immotivata, sproporzionata all’evento – spiega Laura Nollino, diabetologa presso Unità Operativa Complessa di Malattie Endocrine del Ricambio della Nutrizione, Ospedale Cà Foncello di Treviso – ma non sa come gestirla. La terapia cognitivo comportamentale rappresenta un valido rimedio per le fobie perché attraverso alcune tecniche permette di vincere la paura”.
Da un punto di vista pratico è possibile:
Fonte | Comunicato Stampa;