Una ragazza di 27 anni viene colpita da un ictus al terzo mese di gravidanza: i medici salvano sia lei che il feto

Una giovane donna alla quattordicesima settimana di gravidanza era arrivata al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare di Napoli con una paralisi al lato sinistro dl corpo e difficoltà nei movimenti. La diagnosi era terribile: ischemica per l’occlusione di un’arteria cerebrale. Sia lei sia il feto rischiavano di perdere la vita ma sono stati salvati grazie a un intervento tanto delicato quanto tempestivo.
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Kevin Ben Alì Zinati 15 Marzo 2024
* ultima modifica il 15/03/2024

Un ictus. Ovvero tutto quello che non ti aspetteresti di subire al terzo mese di gravidanza.

Invece è ciò che è toccato a una giovane donna di 27 anni originaria di Napoli che in pochissime ore ha rischiato di perdere tutto: la propria vita e quella del suo bambino.

Oggi invece sono entrambi salvi e il merito è di un team di medici dell’Ospedale del Mare. Sì, perché con un intervento tanto tempestivo quanto estremamente delicato sono riusciti a risolvere la situazione, dimettere la donna e permetterle di proseguire regolarmente la gravidanza, con un feto perfettamente sano.

A colpirla era stata una grave forma di ischemia causata dall’occlusione completa dell’arteria cerebrale media di destra.

La giovane era infatti arrivata al Pronto Soccorso con un quadro clinico preoccupante, specialmente perché si trovava alla quattordicesima settimana: all’improvviso, infatti, aveva riportato una leggera paralisi del lato sinistro del corpo oltre a una difficoltà a muovere gli arti.

I medici napoletani l’hanno subito sottoposta a tutti gli esami del caso, tra cui una risonanza magnetica all’encefalo e ai vasi sanguigni e la diagnosi, immediata e terribile, aveva confermato il sospetto che al suo cervello non stesse arrivando la quantità di sangue necessaria per poter funzionare.

Di fronte a un simile quadro clinico, i medici hanno così deciso di trasferire la giovane paziente nei reparti dell’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia per prepararla a un intervento urgente di tromboectomia meccanica.

La situazione era estremamente. Secondo la letteratura medica, la ragazza aveva il 50% delle probabilità di non sopravvivere, il 90% di possibilità di riportare una grave disabilità e l’80% di perdere il bambino.

In sala operatoria, i chirurghi l’avrebbero sottoposta all’asportazione del trombo occludente attraverso un catetere collegato a una consolle esterna con cui avrebbero navigare attraverso il vaso fino ad arrivare al trombo e aspirarlo.

Il team di medici e infermieri che hanno salvato la giovane donna e il suo feto. Photo credit: Ospedale del Mare di Napoli.

Facile a dirsi, decisamente più complesso a farsi ma comunque l’intervento è stato un successo: mamma e feto ce l’hanno fatta. Il decorso post operatorio è andato avanti senza intoppi e anche il recupero è stato completo: il deficit neurologico è rientrato e la gravidanza è salva e procede come da programma.

Fonte | Ospedale del Mare di Napoli

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