Una settimana di pausa dalle lezioni per innamorarsi: l’iniziativa di nove college in Cina

Nella prima settimana di aprile gli studenti di nove college cinesi sono stati invitati a trascorrere la consueta pausa scolastica che fa seguito al Qing Ming Festival lasciando dandosi la possibilità di innamorarsi, di godersi la primavera e il risveglio della natura.
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Gaia Cortese 11 Aprile 2023

Vero romanticismo? Forse no, ma in fin dei conti, l’idea non è così male. Per gli studenti di nove college cinesi gestiti dal Fan Mei Education Group, la prima settimana di aprile è stata una settimana di “vacanza”, o meglio, una pausa dalla lezioni con un compito ben preciso che è stato loro assegnato: trovare l’amore lasciandosi ispirare dalla primavera.

Come infatti ha spiegato Liang Guohui, vice preside del Mianyang Aviation Vocational College, “la scuola implementa il sistema delle vacanze di primavera nella speranza che gli studenti possano imparare ad amare la natura, amare la vita e godersi l’amore".

In realtà sono diversi anni che questi college hanno istituito una pausa dalle lezioni all’inizio della stagione primaverile. Si tratta infatti di una vacanza concessa che fa seguito ad un particolare giorno festivo per il Qing Ming Festival, quando le famiglie sono solite recarsi al cimitero per ripulire le tombe e rendere omaggio ai loro antenati. Tuttavia quest’anno gli studenti hanno ricevuto anche delle chiare indicazioni sul come trascorrere questo sette giorni: “amando la natura, amando la vita e godendosi l'amore”.

Poco sopra si parlava di un’iniziativa dettata forse da una vena di romanticismo, ma in verità dietro la "vacanza di primavera" potrebbe nascondersi la volontà di incentivare la formazione di coppie per promuovere matrimoni e figli.

La Cina, infatti, ha attualmente un notevole problema di calo di natalità. Nel 2021 sono stati solo 10,62 milioni i bambini nati (contro i 12 milioni nati l’anno precedente), a fronte di 10,14 milioni di decessi registrati. Numeri che evidenziano un tasso di crescita della popolazione dello 0,034% nel 2021, vale a dire il più basso mai registrato dal 1960.

Le cause? La pandemia, un calo del numero delle donne in età fertile, ma anche l’età sempre più avanzata in cui si contraggono matrimoni, aspetto che ha sicuramente un effetto negativo sulla possibilità di far nascere bambini.