Urinocoltura: a cosa serve un esame che tutti facciamo almeno una volta nella vita

Un semplice test di laboratorio per sondare eventuali infezioni e batteri, ma anche per valutare lo stato delle proprie urine: ecco cos’è e a cosa serve l’urinocoltura. Una raccolta dell’urina mattutina che verrà poi inviata ad un laboratorio per l’analisi approfondita e che aiuterà il medico che ti ha in cura ad avere una più chiara visione del tuo stato di salute.
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Valentina Danesi 23 Dicembre 2020
* ultima modifica il 18/01/2021

L'urinocultura è un'analisi microbiologica che si esegue per ricercare eventuali microorganismi nelle urine. Può essere un esame un po’ noioso, ma è assolutamente di routine: a chi di voi non è capitato di dover raccogliere la prima urina del mattino in un contenitore apposito? Approfondiamo insieme questo tipo di esame e vediamo quando viene consigliato.

Cos’è

Forse lo conoscerai come “esame delle urine”. L'urinocultura consiste in un semplicissimo test di laboratorio. Ecco cosa gli esperti valuteranno il campione raccolto in base a tre “marcatori” che servono un po’ da linee guida:

  • colore e aspetto esterno delle urine
  • analisi delle sostanze presenti e della quantità in cui sono presenti, perché non è importante solo cosa c'è ma anche in quale concentrazione
  • esame microscopico del sedimento urinario: con osservazione al microscopio della presenza di globuli bianchi, globuli rossi e detriti di vario tipo

In questo modo, rispettando i tre pilastri, l'esame farà un approfondimento ad ampio spettro e il tuo medico riuscirà con più facilità a effettuare la sua diagnosi. O ad avere indicazioni per capire cosa eventualmente debba essere approfondito.

I valori normali

Quando si parla di urina dobbiamo specificare che è un liquido biologico sterile o che, quantomeno, ha bassa carica batterica. Questo significa che l'urinocoltura deve dare esito negativo per poter dire che vada tutto bene e che non vi è nessun segnale di una possibile patologia. I valori normali ai quali fare riferimento sono questi:

  • meno di 100.000 UFC (Unità Formanti Colonie, quindi batteri) per millilitro

Il risultato viene quindi considerato positivo quando sono presenti più di 100.000 UFC/ml. In questo caso, ci sono microorganismi estranei e bisogna indagare meglio come mai siano presenti in quei liquidi di scarto.

Come si esegue

Normalmente, quando ti viene chiesto di fare questo tipo di esame dovrai seguire i seguenti passaggi:

  • lavati bene le mani e l’apparato genitale
  • cerca di raccogliere in un contenitore sterile (acquistato in farmacia o in laboratorio) un campione di urina del mattino dopo aver scartato il primo getto e l’ultimo. Possibilmente fai questi gesti facendo in modo che nulla, nemmeno l’apparato genitale, entri in contatto con i bordi del vasetto: questo per evitare che si depositino batteri provenienti da mani poco pulite e che interferiscano con l'esito dell'esame
  • richiudi con attenzione il vasetto e riponilo in frigorifero prima di portarlo al laboratorio
  • porta il campione al laboratorio di fiducia per effettuare l’analisi che normalmente richiederà qualche giorno

Ricorda che tutto questo dovrai farlo la mattina stessa dell’esame e non giorni prima e presta attenzione a non dimenticare il vasetto fuori dal frigorifero per evitare alterazioni.

Fonti| Mater Domini, Ospedale Bambino Gesù, Humanitas 

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