Devi sapere che i glomeruli sono una fitta rete di capillari arteriosi che hanno lo scopo di depurare il sangue. Normalmente, il sangue viene filtrato quotidianamente dai reni, circa 200 litri, producendo 2 litri di urina. La velocità di filtrazione glomerulare (GFR), nello specifico, indica la quantità di sangue che viene filtrata dai glomeruli al minuto.
Questo processo è essenziale perché se i reni non funzionano lo scarto del nostro corpo entra nella circolazione sanguigna; si misura con un prelievo di sangue (a digiuno) e l’analisi delle urine (raccolte nelle 24ore precedenti).
Ecco alcuni punti, però, che che il tuo medico dovrà valutare perché possono influire sui risultati:
L’eFGR non è altro che un parametro che viene misurato per definire lo stato di salute dei reni. Nello specifico, viene calcolato per stabilire la presenza di un danno renale o come monitoraggio per quei pazienti che sono già affetti da una nefropatia cronica.
Come ti abbiamo anticipato serve sia per la diagnosi, quindi capire se c’è un qualche tipo di patologia a danno dei reni, ma anche come modalità per verificare come eventuali patologie già presenti stanno procedendo.
Come si misura? L’eGFR è una stima calcolata della velocità di filtrazione glomerulare. Questa è basata sulla concentrazione di creatinina nel sangue e deve tenere anche in considerazione alcune variabili che possono includere età, sesso del paziente ed etnia, così come altezza e peso in kg, in relazione all'equazione utilizzata.
I livelli di creatinina possono essere rilevati sia nel sangue (quando si tratta di un controllo di routine e lo si fa a digiuno), che nelle urine (se occorre una valutazione più affidabile della funzionalità renale con urine delle ultime 24ore).
Ma come possiamo interpretare questi valori? Vediamoli insieme. Se i valori superano i 90 ml/min, possiamo dire che i reni funzionano a regime quindi normalmente. Se, invece, superano nettamente questo valore (dai 120/130) c’è un problema e si rischiano patologie come l'ipertensione.
Al contrario, se l’indice di eGFR è troppo basso può indicare un'insufficienza renale. Questa è la condizione peggiore che possiamo scoprire da questo tipo di esame perché indica che i reni non funzionano a dovere o a sufficienza. Ma attenzione: esistono anche alcuni fattori che potrebbero alterare i risultati dell’esame, e determinare un eGFR inferiore alla norma, senza che ci sia un vero problema renale, per esempio:
Diciamo quindi che: i valori del eGFR sono espressi in millilitri al minuto, e servono proprio per misurare quanti millilitri di sangue ogni minuto vengono filtrati dai reni. Un po’ come se misurassimo il consumo di gasolio di una macchina per capirne il consumo totale. Secondo la National Kidney Foundation, i valori sono considerati normali se sono compresi tra i 90-120 ml/min.
La cosa principale è accorgersi in tempo che questi valori sono bassi. Tuttavia, si raggiunge un momento in cui ormai non è più possibile ristabilire i valori. Ecco quindi i consigli da seguire (anche se ti specifichiamo che il trapianto d’organo in alcune situazioni è l’unico modo per sistemare il problema):
Fonte|Santagostino