Ape legnaiola: perché non ucciderla e come riconoscerla

Diffuso in Europa centro meridionale e in Medio Oriente, questo insetto di colore nero violaceo, viene spesso scambiato erroneamente per un calabrone e dunque temuto. In realtà, usa raramente il pungiglione ed è un prezioso impollinatore che aiuta la sopravvivenza della biodiversità.
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Martina Alfieri 9 Giugno 2023

Molte persone, incontrando un insetto dotato di pungiglione, magari prese dallo spavento, agiscono d’impulso, scacciando l’animale oppure uccidendolo, anche quando non ce ne sarebbe alcun motivo. Questo succede anche con l’ape legnaiola, un grande insetto impollinatore che viene spesso confuso con un calabrone.

L’ape legnaiola, Xylocopa violacea, anche se “armata” di un robusto pungiglione, è in realtà quasi del tutto innocua: usa la sua arma di difesa raramente, molto meno delle api comuni (che in ogni caso non vanno mai uccise, ma al più allontanate). Per riconoscerla possiamo fare attenzione ad alcune caratteristiche:

È una grande ape solitaria lunga fino a 3 centimetri. Il suo corpo è interamente nero e peloso, con riflessi violacei soprattutto sulle ali. È dotata di un robusto pungiglione”, spiega ad esempio il portale della Regione Sardegna, SardegnaForeste. “Vola rumorosamente su giardini, prati e cespugli fioriti, anche ai margini dei boschi. Scava gallerie nel legno morbido o marcio, anche nelle travi dei tetti delle case. Questa caratteristica le ha procurato il nome di “Legnaiola”. Sia gli adulti che le larve si nutrono di nettare e polline raccolti prevalentemente sui fiori delle Lamiaceae. Ha un ciclo annuale. È uno dei primi Imenotteri che compare subito dopo l’inverno”.

Un esemplare di ape legnaiola non passa di certo inosservato: si tratta di una delle api più grandi che vivono in Europa. Ha una grossa testa, occhi molto sviluppati e antenne sottili, mentre le zampe sono corte e robuste e l'addome è largo e tozzo. A distinguerla dal calabrone, però, è soprattutto il colore: non presenta strisce gialle e nere, ma è interamente – ali e corpo – di colore nero violaceo.

Abbiamo il dovere di rispettare e tutelare tutti gli insetti impollinatori, abitanti essenziali dei nostri ecosistemi. L’ape legnaiola, in particolare, aiuterebbe la crescita di piante coltivate come kiwi e fagioli, e di piante selvatiche come l'Orchis mascula.

Anche l’Unione europea ha di recente avviato un piano per ridurre il declino di api e impollinatori, oggi minacciati dall’uso di pesticidi, dal consumo di suolo e dai cambiamenti climatici: sono nati i “buzz lines”, ovvero corridoi ecologici in cui gli insetti potranno trovare cibo e riparo.