Astenozoospermia: cos’è e come contrastare la mancanza di motilità dei spermatozoi

L’astenozoospermia si riferisce a problemi nella motilità degli spermatozoi o in una bassa concentrazione di questi e ha come conseguenza un aumento della difficoltà di avere figli. Vediamo meglio come si riconsce e quali soluzioni esistono.
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Valentina Danesi 3 Luglio 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Il termine astenozoospermia indica la “mancanza di forza dello sperma". Ossia, indica un’anomalia o un’alterazione del liquido seminale in cui la concentrazione di spermatozoi mobili è inferiore al 40% del totale. La motilità è fondamentale per permettere al gamete maschile di penetrare l’ovulo femminile e fecondarlo ecco perché, se stai cercando di avere un figlio, è così importante conoscere la motilità degli spermatozoi quando si notano le prime difficoltà.

Ma come si può accertare o verificare se il tuo sperma soffre di questo problema? Semplice, grazie allo spermiogramma: un esame indolore in cui si va ad analizzare in laboratorio il liquido seminale che il paziente ha lasciato in un contenitore (con una modalità, per intenderci, molto simile all’urinocoltura) sia per la quantità che la qualità degli spermatozoi. Ti anticipiamo che non significa che l’uomo in questione non potrà avere figli, ma che sarà necessario l’aiuto di specialisti.

Cos'è l'astenozoospermia

Come ti abbiamo anticipato l’astenozoospermia non è la mancanza di spermatozoi nel liquido seminale ma la loro debolezza, o meglio, la loro mobilità limitata: una caratteristica molto importante visto che sono coloro che, muovendosi, devono raggiungere l’ovulo per fecondarlo. Questo problema può compromettere la fertilità maschile perché  è più difficile procreare se gli spermatozoi non raggiungono l’ovulo. Anche nell’astenozoospermia ci sono vari gradi di serietà ossia ci sono diverse percentuali di spermatozoi mobili quindi inferiori anche oltre al 40%. I dati non sono molto precisi ma si parla di astenozoospermia completa (ossia con un’assenza di spermatozoi mobili) con un soggetto che ne soffre ogni 5mila.

Cause

Ecco quali possono essere le cause della riduzione di mobilità:

  • La presenza di anticorpi antisperma
  • Abuso di alcol, fumo, hashish o marijuana
  • Età superiore ai 45 anni (lenta riduzione nella motilità man mano si procede con l’età)
  • Esposizione ad agenti tossici
  • Infezioni ai genitali
  • Eratozoospermia (spermatozoi privi del flagello ossia della coda)
  • Varicocele
  • Dieta inadeguata
  • Febbri molto alte
  • Chemioterapia e/o  radioterapia
  • Azioni che possono far sì che si alzi eccessivamente o ripetutamente la temperatura testicolare.

Sintomi

Non c’è una sintomatologia specifica per chi soffre di astenozoospermia, puoi però avere i sintomi di una delle patologie che poi la causano.

Quando rivolgersi al medico

Di solito si scopre il problema quando si fatica ad avere figli e il paziente nota, o ha sofferto, di una delle patologie di cui ti abbiamo appena parlato o, ancora, ha condotto per vario tempo uno stile di vita che potrebbe condurre a questo problema.

Come si fa la diagnosi di astenozoospermia?

Si tratta della raccolta di sperma in un apposito contenitore sterile e che deve consegnato di solito entro un’ora dall’eiaculazione. È possibile che l'esame debba essere ripetuto e il paziente deve astenersi dall’attività sessuale da 3 a cinque giorni.

Come si cura l'astenozoospermia

L’astenozoospermia non ha una sola cura ma molto dipende dall’individuazione della causa scatenante. Per esempio, nel caso di varicocele l’astenozoospermia può essere risolta attraverso un intervento chirurgico. Se però non è possibile porvi rimedio direttamente o non si riesce a individuarne la causa gli studiosi hanno individuato una potenziale cura nella somministrazione di dosi combinate di arginina e coenzima Q10, anche se è ancora tutto in fase di sperimentazione. Nei casi più lievi di astenozoospermia, talvolta, anche la modifica delle proprio stile di vita è sufficiente a un miglioramento della motilità spermatica.

Posso avere figli con l'astenozoospermia?

Nella maggio parte dei casi è possibile, comunque, coronare il proprio sogno di paternità facendo ricorso alla fecondazione assistita. Ma come? In base al grado di astenozoospermia, rilevato sulla base di questi esami, è possibile scegliere il trattamento ad hoc sul paziente (di norma si tratta di fecondazione assistita).

Nei casi più seri e difficoltosi il percorso di fecondazione assistita più adeguato fornisce la possibilità di ottenere una fecondazione con un solo spermatozoo per ogni ovocita. Questa procedura consente l’unione diretta fra l’ovulo e lo spermatozoo attraverso una piccola cannula che permette di agevolare la fecondazione: l’embrione ottenuto, dopo esser maturato in laboratorio per circa 5 giorni, viene trasferito nell’utero materno.

L’ICSI si rivela particolarmente efficace nelle ipotesi di astenozoospermia perché il campione di sperma più adeguato e dotato di maggiore motilità può essere selezionato attraverso una biopsia testicolare che ne consenta l’estrazione e nel caso di ulteriori gravidanza è possibile vetrificare gli embrioni.

Fonti| Raprui; Centro fertilità assistita;

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