mobilità-elettrica-sostenibile-colonnine-elettriche-italia-dove-europa

Aumentano il numero di colonnine in Italia, ma i bonus per averle in casa si fermano: la situazione

Cosa sta accadendo al settore della mobilità in Italia. Troppi ancora i dubbi su come muoversi, cosa è più conveniente comprare. Non si sa a chi dare più fiducia, se al governo con i biocarburanti o all’Europa con l’elettrico. E proprio le auto elettriche in italia sono in calo, almeno secondo i dati del 2022. Cosa diverse per le colonnine. È stato appena registrato un trimestre da record senza precedenti.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 5 Aprile 2023

Vogliamo l'elettrico? Ma l'immatricolazioni di nuove auto a batteria calano. Non vogliamo l'elettrico? Meglio soluzioni alternative come i biocarburanti. Forse questa è la giusta strada per l'Italia, però aspetta perchè allora nel primo trimestre del 2023 c'è stato un aumento che non si è mai visto prima di nuove colonnine in tutto il Paese. Sì, la situazione che l'Italia sta vivendo sul settore della mobilità non è chiarissima e quindi bisogna ancora avere delineati tutti i piani economici e di sistema per capire dove stiamo andando. Per il momento però l'istallazione di nuove ricariche pubbliche per vetture elettriche continua e anzi, subisce un'accelerata. Secondo il censimento periodo di Motus-E, tra gennaio e marzo del 2023 si è superata la quota dei 41 mila punti di ricarica. Volendo essere puntigliosi si è arrivati ad avere un totale di 41.173.

Ora volendo comparare questo dato con gli obiettivi prefissati dall'Unione Europea possiamo anche dire che l'Italia non sfigura affatto. Infatti l'Ue prevede che ci siano colonnine per veicoli elettrici ogni 60 chilometri per le auto, ogni 120 chilometri per i mezzi pesanti, mentre parlando di idrogeno, ogni stazioni di rifornimento deve essere distante massimo 200 chilometri. Per quanto riguarda porti e aeroporti la copertura deve essere totale. A che punto siamo in Italia? Oggi è presente una colonnina ogni 10 chilometri, volendo fare una media nazionale. Sappiamo benissimo che non è così in tutti i casi.

Per il momento però analizziamo il dato complessivo. A dicembre le colonnine in Italia erano 36.772 e questo vuol dire che in soli tre mesi sono state installate 4.4mila colonnine. Considerando poi l'intero anno, la crescita è stata quasi del 48%. Di questo passo potremmo arrivare a quota 50mila colonnine entro la fine del 2023. Se pensi che nel 2019 le colonnine erano solo 10mila in tutti il Paese, quest'ultimo dato del primo trimestre di quest'anno è ancora più confortante. Ora torniamo all'affermazione che abbiamo fatto poco fa: "Sappiamo benissimo che non è così in tutti i casi". Infatti le aree interessate dalle colonnine sono solo 15mila. Per l'esattezza, al primo posto c'è la Lombardia, a seguire Piemonte e Veneto. Poi Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Tutte queste regioni messe insieme hanno il 66% del totale delle colonnine pubbliche. Un ulteriore elemento da non sottovalutare è la potenza delle infrastrutture montate. La quota più grande, il 74,5%, è classificata "accelerata", tra 7 e 22 kw a corrente alternata. Le fast, dai 22 kw ai 50 kw, e le ultrafast, da 50 a 150 kw a corrente continua, rappresentano ancora una piccola parte, il 12%, ma si tratta dei punti di ricarica con i tassi di crescita più elevati negli ultimi mesi.

mobilità-elettrica-sostenibile-colonnine-elettriche-italia-dove-europa
E–Motus, dati sulle colonnine elettriche in Italia aggiornate solo a Dicembre 2022

Colonnine elettriche dove in Italia? Il confronto con l'Europa

Dividiamo l'Italia in tre. Al Nord c'è il 58% di tutte le colonnine, al Centro il 22% e al Sud il 20%.Considerando solo le zone urbane e quelle fuori dalle aree metropolitane, l'Italia non si attesta in fondo alla classifica Ue.

Al Nord c'è il 58% di tutte le colonnine, al Centro il 22% e al Sud il 20%.

Infatti ogni 100 veicoli elettrici circolanti,  si contano 21,5 punti di ricarica a uso pubblico, a fronte degli 11,5 della Francia, degli 8,2 della Germania e degli 8,9 del Regno Unito. Paesi dove nel 2022 le immatricolazioni di auto elettriche sono cresciute rispettivamente del 25,3%, del 32,3% e del 40,1%, mentre in Italia sono diminuite del 27,1%.

mobilità-elettrica-sostenibile-colonnine-elettriche-italia-dove-europa

Mobilità elettrica, il governo italiano è fermo

Il reale problema potrai evincerlo senza alcuna difficoltà nell'analizzare questi dati. Il problema è la presenza di colonnine elettriche al di fuori delle regioni citate prima. Il problema reale si vede al Sud. Ora, facciamo ancora un passo indietro. Sì perchè le grandi novità si concentrano nei dubbi amletici dell'Italia, espressi al primo rigo. L'elettrico spinge, ma il governo? Resta fermo a guarda, almeno per il momento. Il ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso non ha ancora dato il via al bonus per l'installazione dei punti di ricarica nei condomini e nei posti auto privati, così come si sta ancora aspettando, dall'agosto del 2020,  il contributo per i datori di lavoro che vogliono installare le colonnine nelle aziende e negli uffici. I fondi però ci sono, sono stati già stanziati, ma è tutto bloccato. Una prassi per l'Italia insomma…

Passiamo al capitolo Pnrr. Sono a disposizione 700 milioni di euro per installare 21 mila colonnine entro il 2026. Questa pratica è in mano al ministero dell'Ambiente guidato da Pichetto Fratin. In questo caso mancano ancora i bandi che però dovrebbero uscire entro aprile. O forse anticipiamo con questo termine un'altra possibile certezza? "Sarebbero dovuti uscire ad aprile."