
Sono moltissimi gli italiani che in questo periodo hanno acquistato o hanno intenzione di acquistare una bicicletta. Magari anche tu fai parte di questo gruppo. Secondo i dati pubblicati da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), nel mese di maggio si è registrato un aumento del 60% delle vendite di bici tradizionali e a pedalata assistita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si stima che siano oltre 200mila i pezzi venduti in più nel mese appena trascorso rispetto a maggio 2019.
Un impulso è stato sicuramente dato anche dall'introduzione nel testo del decreto Rilancio del cosiddetto bonus bici, che prevede uno sconto del 60% (fino a 500 euro) sulla spesa complessiva per l'acquisto non solo di biciclette, ma anche di monopattini, segway, hoverboard, monowheel e abbonamenti a servizi di mobilità condivisa (ma non di automobili).
Una bellissima notizia. C'è un però. A fronte di così tanti acquisti, i fondi stanziati dal governo potrebbero non bastare in una prima fase e il sistema informatico potrebbe non essere in grado di gestire un numero troppo elevato di richieste; si era affacciato allora il rischio di un click day per ottenere il rimborso. L'ipotesi è stata esclusa dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che, ospite lo scorso 10 giugno della trasmissione televisiva "Agorà", si è soffermato su varie questioni, tra cui gli incentivi alla mobilità sostenibile. Per evitare che la piattaforma dove chiedere l'erogazione del bonus vada in tilt – ha affermato il ministro – verrà utilizzato un sistema di anticamera virtuale. Nessun click day, dunque. E per quanto riguarda il nodo delle risorse economiche?
Finché non sarà avviata la piattaforma del Ministero dell’Ambiente non è possibile avere un numero preciso delle richieste effettuate per il bonus (ricordiamo che l’incentivo è valido per tutti gli acquisti fatti tra il 4 maggio e il 31 dicembre 2020). Ma, guardando anche l'attuale boom delle vendite, si ipotizza che possa essere talmente alto da mettere a dura prova il portale online affidato a Sogei, la società controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e soprattutto da prosciugare in poco tempo le risorse messe in campo finora.
Il ministro Costa ha promesso nei giorni scorsi che nessuno rimarrà indietro: "Il bonus è un esperimento, mai realizzato in Italia, e ce la stiamo mettendo tutta per far sì che sia un successo, perché ritengo fondamentale cominciare a concepire i nostri spostamenti quotidiani in modo diverso". Ecco perché è partita la caccia ai nuovi fondi. I 120 milioni di euro stanziati inizialmente con il Decreto Rilancio sono già stati aumentati a 190 milioni di euro grazie ai 70 recuperati con le aste verdi (si attende l'ok delle Camere in fase di conversione in legge del decreto). "Ho chiesto al Parlamento uno sforzo supplementare perché abbiamo finito i fondi al ministero dell’Ambiente", ha aggiunto Costa.
L'altro fronte su cui sta lavorando il Ministero dell'Ambiente è rendere operativa la piattaforma il prima possibile. Il ministro Costa non ha ancora saputo fornire una data precisa. Al momento, il decreto attuativo che regola l’erogazione del bonus è al vaglio del Mef, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle Infrastratture e dei Trasporti per quella che tecnicamente viene definita fase di concertazione. Entro la fine del mese è prevista la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Dopo di che il Ministero dell'Ambiente avrà 60 giorni di tempo per rendere operativa la piattaforma e consentire dunque l'invio delle richieste per il bonus. Per velocizzare i tempi Sogei ha in mente di lanciare una prima fase di sperimentazione con la registrazione dei commercianti. Insomma, il portale online potrà essere accessibile agli utenti probabilmente non prima della fine di luglio o dell'inizio di agosto.