Caldo estremo a Roma: gli animali del Bioparco cercano di rinfrescarsi con ghiaccioli di frutta e carne

Le temperature della Capitale – che negli ultimi giorni hanno superato i 40°C – sono insostenibili anche per le specie che vivono nel Bioparco. Gli animali cercano riparo all’ombra, oppure si alimentano con il cibo congelato distribuito dallo staff per affrontare il caldo record.
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Martina Alfieri 20 Luglio 2023

Mentre alle persone viene consigliato di rimanere in casa, idratarsi e proteggersi dal sole battente, a Roma gli animali del Bioparco cercano di affrontare il caldo estremo nutrendosi con cibo congelato. Per alleviare gli effetti delle temperature da record – che negli ultimi giorni hanno superano più volte i 40°C – gli operatori del Bioparco della Capitale hanno distribuito a tigri, orsi e capibara dei ghiaccioli rinfrescanti a base di frutta e carne.

La crisi climatica ha origini antropiche, ma non colpisce solo l’uomo. Anche la natura, infatti, soffre per le conseguenze dell’aumento delle temperature, come mostrano le immagini del Bioparco di Roma che stanno circolando in queste ore. Una tigre bianca di Sumatra addenta un ghiacciolo di carne, un orso bruno – immerso in una piscina – gusta della frutta ghiacciata e un elefante si getta addosso della sabbia, in cerca di sollievo.

Se è vero che alcune specie sono abituate a vivere in climi torridi, altre tra quelle che sono all'interno del Bioparco – come appunto l’orso bruno – se fossero libere in natura molto probabilmente non si troverebbero mai a dover resistere a temperature come quelle che si stanno registrando a Roma.

Tigri, scimmie e tapiri, ad esempio, provengono da habitat ricchi di un alleato naturale contro il caldo insopportabile: gli alberi. Molte specie ospitate da zoo e bioparchi, infatti, sono originarie di foreste pluviali tropicali.

Lo scorso anno, oltre a quello di Roma, anche il Bioparco di Torino aveva deciso di distribuire agli animali ghiaccioli di frutta e canne di bambù ripiene di yogurt per aiutarli a sopravvivere agli effetti del riscaldamento globale.

Secondo un nuovo studio, presentato di recente a Roma, entro il 2100 potremmo assistere alla scomparsa di quasi 500mila specie animali e vegetali: tra i principali fattori che minacciano la biodiversità ci sono proprio i cambiamenti climatici e la perdita di habitat.