Capsule hi-tech per i senzatetto: il progetto pilota avviato in Germania

Da poche settimane, nella città tedesca di Ulm è stato avviato un progetto pilota per proteggere dal freddo i senzatetto. La società Ulmer Nest ha realizzato delle capsule hi-tech, realizzate in legno e acciaio e dotate di pannelli solari che forniscano riscaldamento.
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Gaia Cortese 27 Gennaio 2021

Lungo le strade di Ulm, una città a poco più di un centinaio di chilometri da Monaco, stanno facendo la loro comparsa delle piccole strutture dalla forma a pentagono e dall’aspetto futuristico. Sono le Ulmer Nest, delle capsule hi-tech realizzate per proteggere i senzatetto dal freddo intenso delle notti invernali.

Solo in Germania sono circa 860mila le persone costrette a vivere per strada, ma il problema degli homeless è un problema di tutte le grandi città, che non sembra trovare una soluzione, nonostante la disponibilità di dormitori e centri di accoglienza. Non tutti i senzatetto, infatti, si rivolgono a queste strutture per ragioni personali o per il semplice fatto che hanno con sé un animale di compagnia che non sempre viene accettato nei centri di accoglienza.

Così, in Germania a voler fare la sua parte nella soluzione del problema è la Ulmer Nest, una società che ha voluto rispondere a una forte necessità della città di Ulm e che ha finito per offrire ai senzatetto un luogo sicuro e caldo dove poter trascorrere la notte, grazie a queste speciali capsule all’avanguardia.

Le capsule hi-tech sono alimentate a energia solare e dotate di pannelli solari; completamente realizzate in legno e acciaio, possono ospitare fino a due persone (o una persona con il proprio animale domestico), proteggendole dal freddo, dall’umidità e dal vento.

Una volta occupate, le capsule possono essere chiuse dall’interno, mentre un sensore di movimento avvisa gli assistenti sociali e i volontari quando le porte sono aperte, in modo che si possa provvedere non solo all’assistenza degli occupanti, ma anche alla pulizia degli interni. Infine, una rete radio in dotazione alla capsule consente a chi le occupa di comunicare senza dipendere dalle reti mobili.

Le prime capsule sono state installate a Ulm lo scorso 8 gennaio come parte di un progetto pilota, ma in caso di successo, potrebbero essere utilizzate in altre città del Paese.