Che cosa sono i neutrofili e quali sono le loro funzioni

I neutrofili sono globuli bianchi, che contengono enzimi che la cellula utilizza per distruggere un eventuale corpo estraneo (principalmente batteri) che il neutrofilo “fagocita” (divora). Possono oscillare nella conta in caso di infezioni, ma anche traumi o stress.
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Valentina Rorato 24 Luglio 2022
* ultima modifica il 15/09/2022

I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi che aiutano a guarire i tessuti danneggiati e a risolvere le infezioni. I livelli di neutrofili possono aumentare o diminuire in risposta a infezioni, lesioni, trattamenti farmacologici, determinate condizioni genetiche e stress.

Che cosa sono

I neutrofili sono dei globuli bianchi (detti anche granulociti) che proteggono il corpo dalle infezioni. Costituiscono dal 40% al 60% circa dei bianchi e sono le prime cellule ad arrivare sulla scena quando sopraggiunge “un’invasione” batterica. Una conta dei neutrofili normale (assoluta) è compresa tra 2500 e 6000 neutrofili per microlitro di sangue. Può, però, essere più elevata, a causa dell'aumento della produzione nel midollo osseo, in caso di malattie, come la leucemia, o  stress fisico ed emotivo. Un basso numero di neutrofili può, invece, essere un segno di una patologia, ma anche di una carenza di vitamina B12 o un effetto della chemioterapia.

Funzioni

I neutrofili costituiscono la più grande frazione di cellule del sangue prodotte dal midollo osseo. Sono i nostri "primi soccorritori" e svolgono il ruolo di prima linea di difesa contro gli organismi infettivi che entrano nei nostri corpi.

Il danno alle cellule provoca il rilascio di "chemochine" che attirano i neutrofili nel sito in un processo chiamato chemiotassi. I neutrofili possono essere meglio conosciuti dall'osservatore occasionale come il componente principale del pus. Come contrastano gli invasori? Li “mangiano” in processo denominato fagocitosi, o li assorbono nella cellula in un processo chiamato endocitosi. Una volta che l'organismo estraneo si trova all'interno del neutrofilo, viene "trattato" con enzimi che provocano la distruzione dell'organismo. I neutrofili aiutano anche a regolare la risposta immunitaria in generale.

Questi globuli bianchi hanno una vita molto breve, in media solo 8 ore, ma i nostri corpi producono circa 100 miliardi di queste cellule ogni giorno. Dopo essere state rilasciate dal midollo osseo, circa la metà è presente lungo il rivestimento dei vasi sanguigni e l'altra metà si trova nei tessuti del corpo. Possono essere visti chiaramente al microscopio grazie al colorante neutro che però li colora di rosa o viola. Le cellule hanno da 2 a 5 lobi nel nucleo.

Conta dei neutrofili

La contra dei neutrofili è un esame che fa parte dell’ emocromo completo. I livelli di neutrofili inferiori a 2500 sono indicati come neutropenia, sebbene il grado di diminuzione sia importante.

Il referto dell'emocromo può suddividere questi specifici bianchi in due categorie: neutrofili segmentati o maturi e neutrofili immaturi noti come bande. Nelle infezioni gravi, il midollo osseo viene stimolato a rilasciare più neutrofili (neutrofili immaturi) determinando un numero elevato di bande sul referto.

Quando gli operatori sanitari controllano un emocromo completo o un conteggio dei globuli bianchi, cercano anche un aumento o una diminuzione del numero previsto di neutrofili. Il test per i neutrofili è, quindi, una parte molto importante della valutazione di laboratorio della malattia.

Livelli alti

Avere un livello alto di neutrofili nel sangue è chiamato leucocitosi neutrofila, nota anche come neutrofilia. Gli aumenti si verificano naturalmente a causa di infezioni o lesioni. Tuttavia, potrebbero anche dipendere da:

  • alcuni farmaci, come corticosteroidi, beta-2-agonisti ed epinefrina
  • alcuni tumori
  • stress fisico o emotivo
  • interventi chirurgici o incidenti
  • fumare tabacco
  • gravidanza
  • avere l'obesità
  • condizioni genetiche, come la sindrome di Down
  • asportazione chirurgica della milza

Alcune condizioni infiammatorie possono aumentare i livelli di neutrofili, tra cui l'artrite reumatoide, la malattia infiammatoria intestinale, l'epatite e la vasculite.

Livelli bassi

Un livello basso di neutrofili nel sangue è chiamato neutropenia.  Tipicamente un calo si verifica quando il corpo utilizza le cellule immunitarie più velocemente di quanto non le produca o il midollo osseo non le produce correttamente. Questa condizione può dipendere da:

  • ingrossamento della milza
  • infezioni batteriche gravi o croniche
  • disturbi allergici
  • alcuni trattamenti farmacologici
  • malattie autoimmuni
  • cancro
  • infezioni virali, come l' influenza
  • infezioni batteriche, come la tubercolosi
  • mielofibrosi, una malattia che coinvolge la cicatrizzazione del midollo osseo
  • carenza di vitamina B12
  • radioterapia che coinvolge il midollo osseo
  • fenitoina e sulfamidici
  • farmaci chemioterapici
  • tossine, come benzeni e insetticidi
  • anemia aplastica
  • grave neutropenia congenita, un gruppo di disturbi in cui i neutrofili non possono maturare
  • neutropenia ciclica, che provoca l'aumento e la diminuzione dei livelli cellulari
  • neutropenia cronica benigna, che causa bassi livelli cellulari senza una ragione apparente

Fonte | Humanitas

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