
I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi che aiutano a guarire i tessuti danneggiati e a risolvere le infezioni. I livelli di neutrofili possono aumentare o diminuire in risposta a infezioni, lesioni, trattamenti farmacologici, determinate condizioni genetiche e stress.
I neutrofili sono dei globuli bianchi (detti anche granulociti) che proteggono il corpo dalle infezioni. Costituiscono dal 40% al 60% circa dei bianchi e sono le prime cellule ad arrivare sulla scena quando sopraggiunge “un’invasione” batterica. Una conta dei neutrofili normale (assoluta) è compresa tra 2500 e 6000 neutrofili per microlitro di sangue. Può, però, essere più elevata, a causa dell'aumento della produzione nel midollo osseo, in caso di malattie, come la leucemia, o stress fisico ed emotivo. Un basso numero di neutrofili può, invece, essere un segno di una patologia, ma anche di una carenza di vitamina B12 o un effetto della chemioterapia.
I neutrofili costituiscono la più grande frazione di cellule del sangue prodotte dal midollo osseo. Sono i nostri "primi soccorritori" e svolgono il ruolo di prima linea di difesa contro gli organismi infettivi che entrano nei nostri corpi.
Il danno alle cellule provoca il rilascio di "chemochine" che attirano i neutrofili nel sito in un processo chiamato chemiotassi. I neutrofili possono essere meglio conosciuti dall'osservatore occasionale come il componente principale del pus. Come contrastano gli invasori? Li “mangiano” in processo denominato fagocitosi, o li assorbono nella cellula in un processo chiamato endocitosi. Una volta che l'organismo estraneo si trova all'interno del neutrofilo, viene "trattato" con enzimi che provocano la distruzione dell'organismo. I neutrofili aiutano anche a regolare la risposta immunitaria in generale.
Questi globuli bianchi hanno una vita molto breve, in media solo 8 ore, ma i nostri corpi producono circa 100 miliardi di queste cellule ogni giorno. Dopo essere state rilasciate dal midollo osseo, circa la metà è presente lungo il rivestimento dei vasi sanguigni e l'altra metà si trova nei tessuti del corpo. Possono essere visti chiaramente al microscopio grazie al colorante neutro che però li colora di rosa o viola. Le cellule hanno da 2 a 5 lobi nel nucleo.
La contra dei neutrofili è un esame che fa parte dell’ emocromo completo. I livelli di neutrofili inferiori a 2500 sono indicati come neutropenia, sebbene il grado di diminuzione sia importante.
Il referto dell'emocromo può suddividere questi specifici bianchi in due categorie: neutrofili segmentati o maturi e neutrofili immaturi noti come bande. Nelle infezioni gravi, il midollo osseo viene stimolato a rilasciare più neutrofili (neutrofili immaturi) determinando un numero elevato di bande sul referto.
Quando gli operatori sanitari controllano un emocromo completo o un conteggio dei globuli bianchi, cercano anche un aumento o una diminuzione del numero previsto di neutrofili. Il test per i neutrofili è, quindi, una parte molto importante della valutazione di laboratorio della malattia.
Avere un livello alto di neutrofili nel sangue è chiamato leucocitosi neutrofila, nota anche come neutrofilia. Gli aumenti si verificano naturalmente a causa di infezioni o lesioni. Tuttavia, potrebbero anche dipendere da:
Alcune condizioni infiammatorie possono aumentare i livelli di neutrofili, tra cui l'artrite reumatoide, la malattia infiammatoria intestinale, l'epatite e la vasculite.
Un livello basso di neutrofili nel sangue è chiamato neutropenia. Tipicamente un calo si verifica quando il corpo utilizza le cellule immunitarie più velocemente di quanto non le produca o il midollo osseo non le produce correttamente. Questa condizione può dipendere da:
Fonte | Humanitas