Che cos’è la coprolalia, l’incapacità di non dire parolacce

La voglia incontrollata di pronunciare espressione oscene od offensive in un contesto sociale inappropriato si dice coprolalia e di solito è un sintomo raro della sindrome di Tourette, un disturbo neurologico caratterizzato da tic vocali e motori.
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Valentina Rorato 19 Novembre 2022
* ultima modifica il 03/12/2022

La coprolalia è l'uso eccessivo e incontrollabile di un linguaggio volgare o osceno. Deriva dalla parola greca “kopros”, che significa “feci, sterco” e “lalein” che significa “balbettio”. Lungi dall'essere intenzionale, è involontaria e si manifesta come un tic nello stesso modo in cui si verifica una contrazione o un prurito. È considerata un sintomo della sindrome di Tourette.

Che cos’è

Coprolalia è il termine medico usato per descrivere uno dei sintomi più sconcertanti e socialmente stigmatizzanti della sindrome di Tourette. È l’incapacità di non dire parolacce o la irrefrenabile necessitò di fare commenti osceni, inappropriati e dispregiativi. Tra gli esempi, si possono includere riferimenti a genitali, escrementi e atti sessuali. Sebbene la coprolalia sia il sintomo più noto della sindrome di Tourette, si verifica solo in una minoranza di persone che ne soffrono e, purtroppo, non c'è modo di prevedere chi la svilupperà.

Questo disturbo è molto simile alla coproprassia, che è un sintomo correlato di tic motorio complesso che coinvolge gesti osceni. Fino a poco tempo, i professionisti pensavano che la coprolalia fosse causata da problemi psicologici come l'estrema frustrazione, la rabbia o la sessualità repressa. Ora si comprende che la radice di questo sintomo è fisica, cioè di natura neurobiologica. Sebbene poche ricerche si siano concentrate sulla comprensione della coprolalia, i dati ora indicano che meno di un terzo di tutte le persone con sindrome di Tourette mostra questo sintomo in un determinato momento della loro vita.

Sintomi

La coprolalia, come abbiamo anticipato, è un sintomo raro della sindrome di Tourette e si manifesta con la incapacità di trattenere il turpiloquio. È una sorta di tic vocale che non viene pronunciato all'interno di contesti sociali o emotivi. Per capirci, usare volgarità mentre si è arrabbiati o in un’ambiente goliardico non è coprolalia. Chi ne soffre ripete in modo compulsivo con un tono più forte o una cadenza diversa rispetto al normale discorso colloquiale parolacce, anche in situazioni prive di significato.

Particolarmente imbarazzanti per alcuni individui con coprolalia sono gli sfoghi involontari all'interno di contesti sociali, come insulti razziali o etnici in compagnia delle stesse persone che sarebbero più offese da tali osservazioni. Una minoranza di persone con coprolalia ha questo particolare problema. È fondamentale capire che queste parole o frasi complesse non riflettono necessariamente i pensieri, le convinzioni o le opinioni della persona.

Causa

Sebbene non vi sia una causa definita di coprolalia, si pensa che sia il risultato di accensioni errate o "cablaggi difettosi" all'interno dei meccanismi inibitori del cervello. È questa parte del cervello che provoca tic e movimenti involontari tipici della sindrome di Tourette. Un'ipotesi suggerisce che lo sviluppo dei tic nella sindrome di Tourette , compresi i tic verbali e coprolalici, coinvolga le stesse regioni del cervello che sono equivalenti alle aree cerebrali coinvolte nel controllo sessuale e nel comportamento riproduttivo negli animali primitivi. Di conseguenza, la coprolalia potrebbe essere il risultato di una disfunzione di queste aree e quindi appare come un frammento vocale primitivo.

Un'ulteriore ipotesi è che la coprolalia sia nello spettro ossessivo-compulsivo, dove il cervello di una persona subisce un fallimento nell'inibire una parte della via cortico-striato-talamo-corticale (questo fa parte dei gangli della base nel cervello). Il motivo per cui tali parole e linguaggio vengono scelti piuttosto che un linguaggio molto più banale e quotidiano, è probabilmente dovuto alle forti reazioni emotive della persona prodotte dalla parte del cervello colpita.

Sindrome di Tourette

La sindrome di Tourette è una malattia genetica contraddistinta da tic motori e sonori (vocali) che si manifestano comunemente nei bambini piccoli, prima dell'età scolare e comunque prima di quella adulta. Per questo motivo è considerata una patologia dello sviluppo. È stata scoperta nel 1885 dal neurologo francese Gilles de la Tourette, da cui ha preso il nome. Le cause esatte della sindrome sono sconosciute.

Diagnosi

La diagnosi di copralalia nella maggior parte dei casi è parallela alla diagnosi di sindrome di Tourette. Sono necessarie delle visite da un neurologo e un psicologo e potrebbero essere fatti una serie di test. Tra gli esami richiesti potrebbero esserci: scansioni MRI cerebrali, angiografia MR e scansioni PET-TC per escludere altre cause come lesioni,  test per infezioni neurologiche e malattie metaboliche, analisi delle urine e del sangue, test per la sifilide, test del liquido cerebrospinale e test genetici se necessario.

Cura

Non esiste una cura specifica per la copralalia, ma ci sono dei metodi che funzionano abbastanza bene. Il trattamento dipende dalla gravità e dallo stadio della sindrome. Potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci, come anticonvulsivanti, neurolettici, antidepressivi, nootropi, che si utilizzano per ictus ischemico, infezioni neurologiche, demenza e ipercinesia. Riducono i deficit neurologici e influenzano positivamente i processi metabolici e la circolazione del cervello.

Esiste poi una terapia eziopatogenetica: gli agenti antivirali e antibatterici possono essere usati per trattare l'infezione neurologica e la paralisi progressiva. I FANS possono anche essere usati per interrompere la produzione di acido urico che aiuta a trattare la sindrome di Lesch-Nyhan, una rara causa di coprolalia. La sindrome di Tourette viene spesso trattata anche con la terapia botulinica che aiuta ad eliminare i tic vocali e motori più gravi, tra cui la coprolalia.

Importanti anche i trattamenti non farmacologici che si basano su fisioterapia, logopedia, psicoterapia, arteterapia, riflessologia e massaggio. Questi trattamenti possono indurre il rilassamento che può aiutare a ridurre la tensione emotiva, causando la riduzione o la scomparsa della coprolalia.

Fonti | Neuropsychlogy; Tourette Roma onlus

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