La cheratosi seborroica è una forma benigna di tumore della pelle che di norma non evolve mai in maligna, a differenza della cheratosi attinica che invece è una lesione precancerosa della pelle, che si presenta come una macchia ruvida e squamosa, provocata da un'eccessiva esposizione ai raggi ultraviolette. La cheratosi seborroica si manifesta con la comparsa di macchioline dal colore marroncino e della conformazione un po' in rilievo. Nel corso del tempo, formano delle crosticine che tendono a staccarsi. Tieni presente che si tratta di un problema abbastanza diffuso, soprattutto in chi ha raggiunto un'età media avanzata, ed è quindi utile saperlo riconoscere in modo da chiedere subito consiglio a un medico. In generale, tra i fattori di rischio possiamo elencare, oltre all'età, la familiarità e la menopausa.
Quando parliamo di cheratosi seborroica intendiamo una forma tumorale che però è di tipo benigno e si manifesta con delle sorta di macchie scure, sulle tonalità del marrone, che a poco a poco si squamano. Esistono però sei diversi sottotipi di cheratosi seborroica, che vengono classificati in questo modo:
Bisogna dire che, ad oggi, le cause precise della cheratosi seborroica rimangono sconosciute. L'ipotesi più accreditata, però, punta sulla genetica e sulla familiarità: se vi sono persone nella tua famiglia che manifestano questa malattia delle pelle, è più probabile che la svilupperai anche tu. La trasmissione avverrebbe per via autosomica dominante, il che significa che è sufficiente che uno solo dei genitori presenti il problema perché venga ereditato anche dal figlio.
Altri fattori di rischio che concorrono allo sviluppo della cheratosi seborroica sono invece l'età avanzata, la presenza di irritazioni o le alterazioni ormonali. Per questo motivo è più facile che le macchie compaiano con l'arrivo della menopausa. Infine, potrebbe c'entrare anche il sole e, nello specifico, le radiazioni UV. Questo tipo di cheratosi, infatti, si manifesta più facilmente in persone che si sono esposte al sole per periodi prolungati. Ma la discussione su quest'ultimo punto è ancora aperta.
Il sintomo principale della cheratosi seborroica sono proprio le macchie brunastre. Di solito l'esordio è con papule giallastre, che poi diventano più scure e tendenti al marrone. A mano a mano che passa il tempo, tendono a squamarsi. Le troverai localizzate soprattutto sul volto e sul tronco, ma è possibile riscontrarle in altri parti del corpo. Quando si formano non danno particolari problemi e sono quasi asintomatiche: spesso non provocano nemmeno prurito.
Queste lesioni cutanee possono avere dimensioni diverse, che variano anche in relazione all'area in cui emergono e all'età della persona colpita. Di solito la misura del diametro va da 1 millimetro fino a 1 centimetro. Talvolta vengono anche chiamate verruche seborroiche proprio perché, se non fosse per il colore scuro, spesso ricordano le verruche.
Se anche tu hai delle cheratosi sul tuo corpo, ti sarai accorto come possano essere attaccate alla pelle in modo piuttosto fragile non a caso si possono addirittura eradicare, sia parzialmente che completamente, in seguito a un trauma come un forte sfregamento o una pressione eccessiva.
Per effettuare una diagnosi di cheratosi seborroica, il dermatologo dovrà osservare nel dettaglio la tua pelle, perché di frequente le verruche seborroiche possono venire confuse con patologie molto più serie, come un melanoma o un carcinoma spinocellulare.
Di solito è sufficiente una visita accurata da parte dello specialista, ma qualora vi fossero dei dubbi potrebbe prescriverti alcuni esami, tra cui la dermatoscopia, o esame dermatoscopico, con cui si può distinguere la cheratosi da altre malattie, e una biopsia cutanea che aiuta anche a capire di quale tipo di cheratosi seborroica si tratti di preciso.
Di norma non vi sono particolari indicazioni terapeutiche per le cheratosi seborroiche, se non quelle di tenerle sotto controllo, dal momento che non devono nemmeno essere rimosse per questioni di salute. Inoltre, non provocano nè dolore nè fastidio a meno che non compaiano in zone delicate. Si ricorre quindi alla rimozione delle cheratosi per ragioni estetiche, oppure perché subentrano irritazioni, prurito fastidio o sanguinamenti.
In caso tu voglia rimuovere le verruche, comunque, devi sapere che si tratta di un intervento semplice, rapido e non invasivo. Di solito vengono proposti trattamenti come:
Tieni inoltre presente che nessuna di queste metodologie di asportazione guarisce del tutto dal problema. O meglio, la verruca non comparirà più dove è stata tolta ma potrebbe ripresentarsi altrove. La chirurgia dunque non è definitiva, ma bisogna dire che l'intervento non presenta particolari complicanze se non il fatto che l'area da cui la cheratosi viene rimossa può rimanere ipopigmentata, e quindi apparire di un colore più chiaro, anche per tutto il resto della tua vita.
Purtroppo non esistono metodi di prevenzione per le cheratosi seborroiche, anche perché, come abbiamo visto, non è ancora nemmeno del tutto certo che abbiano un qualche ruolo le radiazioni UV. Sicuramente, però, rimane importante indossare una crema protettiva ogni volta che ci si espone al sole, soprattutto durante i mesi estivi.
Se però per te rappresenta un problema estetico che ti crea disagio o se ti provoca fastidio in qualche modo, l'unica forma di prevenzione possibile è, appunto, l'asportazione per impedire la crescita ulteriore della formazione.
(Scritto da Valentina Danesi il 18 luglio 2021;
modificato da Giulia Dallagiovanna il 14 giugno 2023)
Fonte| Humanitas