Ciclo irregolare: quali sono le cause e cosa succede al tuo corpo

Sono molte le donne a cui le mestruazioni non arrivano con regolarità. Questo problema può essere dovuto a diverse cause. Scopriamo quali sono e come combatterle.
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Maria Teresa Gasbarrone 30 Giugno 2023
* ultima modifica il 11/10/2023

È una delle preoccupazioni che più premono le donne. Un ciclo mestruale irregolare può rappresentare infatti un vero e proprio problema sotto molti punti di vista. Si definisce irregolare il ciclo mestruale che si compie in un un arco di tempo diverso da quello considerato normale, ovvero compreso tra i 24 e i 35 giorni.

Esistono fondamentalmente quattro tipologie di ciclo irregolare nel quale potresti imbatterti. Il menarca potrebbe presentarsi con un intervallo di più di 40 giorni o meno di 18 rispetto all'ultimo che hai avuto. Si parla invece di oligomenorrea, quando ci si riferisce al flusso, in questo caso troppo scarso rispetto al normale. Come target di riferimento potresti prendere la necessità di ricorrere a un numero di assorbenti che può oscillare tra i tre e i sette al giorno. Al contrario, potresti notare fenomeni di polimenorrea, quando il sangue diventa troppo. Se invece si combinano insieme l'irregolarità dei giorni e il flusso eccessivo, allora si parlerà di menorragia.

Proviamo a capire, quando si può parlare di ciclo irregolare, quando è necessario preoccuparsi e quali esami si possono fare.

Cause dell'irregolarità mestruale

Il ciclo mestruale è regolato dall’ipotalamo e dall’ipofisi, le ghiandole deputate a governare la funzionalità ovarica. Ecco perché una sua irregolarità può risiedere in un problema a livello di queste due ghiandole, ma ci possono essere anche altre cause.

Sotto questo disturbo possono nascondersi delle vere e proprie patologie da indagare oppure può trattarsi semplicemente di un'irregolarità legata a un particolare momento della tua vita, magari stressante o molto intenso. In generale, dovresti rivolgerti al tuo ginecologo ogni volta che noti un'anomalia, in modo che lo specialista possa indagare sull'origine del problema e si possa intervenire subito. Tra le cause più frequenti ci sono:

  • Condizione di stress
  • Amento o una perdita eccessiva di peso
  • Alimentazione scorretta
  • Attività fisica troppo intensa
  • Assunzione di alcuni farmaci
  • Alterazioni tiroidee
  • Problemi ginecologici come ovaio policistico, presenza di fibromi uterini, polipi a livello dell’endometrio, cisti ovariche o tumori ovarici.

Quando preoccuparsi per il ciclo mestruale irregolare

Se prendiamo in considerazione un range di età fra i 25 e i 40 anni, l’irregolarità può associarsi a variazioni di peso, di stress, disfunzioni ormonali o a farmaci, come dei comuni antinfiammatori.

Altre volte un ciclo irregolare può essere espressione di alcune patologie dell’apparato genitale, come la formazione di miomi, di polipi o di patologie del collo dell’utero.

In altri casi ancora periodi di irregolarità mestruali possono essere la conseguenza di malattie che riguardano altri organi, come la tiroide e il sistema sanguigno.

Per quanto riguarda i sintomi, quasi sempre il ciclo irregolare non ha conseguenze o sintomi dannosi. L'irregolarità persistente può aumentare il rischio di incorrere in complicazioni come:

  • Anemia da carenza di ferro: se le mestruazioni sono molto intense o frequenti, potresti perdere così tanto sangue da presentare una carenza di ferro;
  • Infertilità: il ciclo mestruale irregolare può derivare dall’anovulazione, condizione che consiste nell'assenza di produzione dell'ovulo;
  • Osteoporosi: dato che durante l’ovulazione si producono estrogeni, se una donna non ovula, può essere a rischio di osteoporosi;
  • Malattie cardiovascolari: anche in questo caso, a causa della mancanza di estrogeni
  • Iperplasia endometriale: si verifica quando il rivestimento dell’utero diventa spesso. Questa condizione potrebbe aumentare il rischio di cancro dell’endometrio.

Per non creare allarmismi bisogna innanzitutto eseguire una visita ginecologica annuale. Il ginecologo valuterà con esami strumentali ed ematici lo stato di buona salute e potrà avvalersi di un parere di un altro specialista per la valutazione del benessere della persona.

Quanti giorni può ritardare un ciclo irregolare

Prima di chiarire qualche punto sulle alterazioni del ciclo mestruale, è utile fare un passo indietro e capire qual è la durata considerata normale del ciclo mestruale. La prima mestruazione, detta menarca, arriva circa tra i 11 e i 15 anni anche se negli ultimi anni l'età media si sta abbassando.

Per durata del ciclo mestruale si intende il numero di giorni che passa dal primo giorno delle mestruazioni al primo giorno delle mestruazioni successive e per essere considerato fisiologico questo intervallo dovrebbe essere compreso tra i 22 e i 45 giorni circa.

Generalmente un ciclo medio ha una durata di 28 giorni (anche se potresti essere tra quelle donne che hanno cicli regolarissimi di 25, 30, 33 giorni, ecc). Con l'arrivo della menopausa, tra i 40-45 anni e i 55 circa, il ciclo non segue più una regolarità e le mestruazioni possono arrivare anche solo dopo 15 giorni o addirittura saltare interi mesi, fino a scomparire del tutto a menopausa inoltrata.

Si parla invece di ciclo irregolare quando le perdite non avvengono con una periodicità prefissata, ma accadono a una distanza più ravvicinata oppure saltano uno o più mesi. Nel primo caso si parla di polimenorrea ed è molto frequente durante la fase di premenopausa o in adolescenza, ovvero nei periodi in cui i flussi ormonali possono provocare queste alterazioni. Ma si può dire che il menarca non è regolare anche quando il flusso di sangue è molto intenso o, al contrario, eccessivamente ridotto.

In caso di ciclo irregolare e abbondante è sicuramente necessario parlarne con il proprio ginecologo, in modo da indagare quali cause siano all'origine dell'anomalia. Questa condizione si definisce menorragia e di norma è anche piuttosto dolorosa. Potresti chiedere ai tuoi familiari, come tua madre o tua nonna, se anche loro hanno lo stesso problema, perché potrebbe trattarsi di una tendenza comune. Inoltre, dovresti cercare di ascoltare meglio il tuo corpo e capire se in quel periodo stai accusando un forte stress o hai qualche carenza nutrizionale, ad esempio il ferro.

Cosa si consiglia di fare in caso di ciclo irregolare

L’irregolarità mestruale può manifestarsi in diversi modi: nell’intervallo fra un ciclo mestruale e l’altro, nella durata e nella quantità di flusso. Questo comporta che il flusso mestruale non compare tutti i mesi, oppure viene più di una volta al mese, o che si possa avere un flusso che dura a lungo o un flusso che sia molto abbondante. Molto importante è considerare l’età della persona che ha un ciclo mestruale irregolare: per esempio può essere fisiologico in adolescenza e in perimenopausa.

Se noti una di queste irregolarità, il tuo medico saprà cosa consigliarti e valutare se è il caso di fare esami diagnostici ulteriori.

Dopo una visita accurata, potrebbe servire un approfondimento con un pap test, con esami del sangue ed una ecografia ginecologica mirata ad escludere la presenza di patologie del tratto genitale

Gestione e trattamento del ciclo mestruale 

La maggior parte delle irregolarità mestruali non ha bisogno di alcuna cura se non è supportata da patologie particolari. Condurre una vita sana, fare attività sportiva e mangiare in modo equilibrato sono sicuramente alla base di tutto.

A volte si ricorre ad integratori alimentari come la supplementazione di ferro e l’utilizzo di inositolo. Ben diverso è il discorso se siamo di fronte alla presenza di un mioma o di un polipo, che potrebbe necessitare di un approccio farmacologico o chirurgico, oppure ad una patologia endocrinologica o di altra natura.

Per quanto riguarda l'eventuale rischio di infertilità, se il ginecologo di fiducia ha escluso delle patologie dell’apparato genitale o di altri organi, una donna può comunque rimanere incinta anche di fronte ad un ciclo mestruale irregolare.

Innanzitutto bisogna riconoscere il sintomi dell’ovulazione, che è il momento in cui si è fertili. Se i sintomi non sono chiari, si può ricorrere a degli stick urinari che possono aiutare ad identificare l’ovulazione. Il ginecologo infine potrà consigliare dei farmaci che regolarizzano il ritmo.

Fonti | Unisalus; Humanitas

(Scritto da Simona Cardillo il 18 ottobre 2018;
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 30 giugno 2023)

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