Come affrontare il caldo in gravidanza e prevenire i rischi

Il caldo può essere molto difficile da sopportare e lo diventa ancor di più quando si è in dolce attesa. Non sottovalutare gli sbalzi termici, i colpi di calore e i rischi che corri solo perché desideri goderti una giornata al mare o comunque all’aria aperta. In modo particolare, nell’ultimo trimestre riparati dal sole.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 7 Luglio 2021
* ultima modifica il 11/09/2021

Il caldo in gravidanza può essere molto faticoso da tollerare. Il peso della pancia, la pressione bassa e la stanchezza generale tipica del periodo possono essere ancora più impegnativi quando le temperature aumentano, così come i tassi di umidità. Quali sono gli effetti e soprattutto cosa puoi fare per sentirti meglio?

I rischi del caldo in gravidanza

Il primo rischio è noto come surriscaldamento e i sintomi di questo disturbo includono pelle calda, mal di testa, vertigini, crampi muscolari e nausea. Le donne incinte che hanno una temperatura corporea superiore a 39 gradi per più di 10 minuti sono a maggior rischio di colpi di calore e disidratazione.

La disidratazione è una delle cause di Braxton Hicks o delle cosiddette contrazioni preparatorie, e può anche aumentare l'incidenza di vertigini e svenimenti. E ovviamente, se una donna incinta cade, possono esserci complicazioni più significative, tra cui il travaglio precoce o il distacco della placenta, che potrebbe richiedere un parto anticipato.

Ciò non significa che le donne incinte dovrebbero evitare la vita all'aria aperta, ma devono prendere delle precauzioni per ripararsi dal caldo.

Come combattere il caldo

  • Idratati. Bevi 3-4 litri di acqua al giorno e, se pensi di avere sete, inizia a bere. Oltre all'acqua, puoi includere anche succhi di frutta e bevande sportive.
  • Indossa tessuti naturali traspiranti come il cotone che aiuterà anche a prevenire l'eruzione di calore.
  • Stai in casa nelle ore più calde
  • Porta sempre con te l'acqua non solo da bere, ma anche da spruzzare sul viso e sulle gambe.
  • Evita di prendere il sole: oltre a evitare colpi di calore, aiuta a prevenire il melasma chiamato anche maschera da gravidanza.

Quando vedere un medico

Quando vedere un medico? Avere una temperatura di 38.5 ° o superiore e sintomi simil-influenzali non è necessariamente pericoloso per te o per il tuo feto, ma dovresti comunque vedere il tuo medico. Le donne incinte si ammalano molto più velocemente, quindi è meglio essere prudenti.

Inoltre, se senti che il tuo corpo si sta surriscaldando troppo, non aspettare e trasferisciti subito in un luogo più fresco, sorseggia acqua, applica panni bagnati sulla pelle o siediti nell'acqua fresca della vasca da bagno. Coloro che avvertono vomito, peggioramento dei sintomi o sintomi che durano più di un'ora dovrebbero cercare cure mediche immediate.

Caviglie e piedi gonfi

Le caviglie, i piedi e le dita possono gonfiarsi in gravidanza, poiché il tuo corpo trattiene più acqua del solito. Spesso questa condizione peggiora durante la stagione calda. Durante la giornata, l'acqua in eccesso tende a raccogliersi nelle parti più basse del corpo. La pressione del tuo grembo in crescita può anche influenzare il flusso sanguigno nelle gambe, causando l'accumulo di liquidi e ostacolando il ritorno venoso e linfatico.

Se hai le caviglie gonfie, potresti provare a:

  • Evitare di stare in piedi a lungo.
  • Indossare scarpe e calzini comodi: no a qualsiasi cosa con cinghie strette.
  • Cercare di riposare con i piedi sollevati il ​​più possibile.
  • Bere molta acqua
  • Cercare di fare passeggiate regolari durante il giornoo di fare esercizi per i piedi, che possono migliorare la circolazione sanguigna, ridurre il gonfiore alle caviglie e prevenire i crampi ai muscoli del polpaccio.

Fonte | Gruppo San Donato

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.