Come funziona la misurazione della curva glicemica e quando viene effettuato questo esame

In gravidanza, ma non solo, spesso viene prescritto l’esame della curva glicemica. Vediamo in cosa consiste e soprattutto per quali altri tipi di pazienti è raccomandato.
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Valentina Danesi 19 Dicembre 2022
* ultima modifica il 26/12/2022

Come ben saprai, quando parliamo di glicemia di riferiamo ai livelli di glucosio, ovvero di zuccheri, nel sangue. Ma perché a volte viene richiesta la misurazione della curva glicemica? Si tratta di un test finalizzato soprattutto alla diagnosi di diabete mellito, ma anche per individuare gli eventuali segnali di diabete gestazionale in una donna in gravidanza. La modalità dell'esame varia leggermente in base allo scopo per cui viene eseguito. Proviamo a capire meglio come.

Cos’è

La curva glicemica è un esame che misura la concentrazione di glucosio nel sangue. In altre parole, la glicemia. Al fine di ottenere un risultato valido, è necessario più di un prelievo, in due momenti distinti. Più nello specifico, prima e dopo l'assunzione orale di una soluzione di glucosio.

Viene prescritto in alcune situazioni ben definite. Prima di tutto, quando la glicemia basale, ovvero quella misurata a digiuno, è compresa tra i 110 e i 125 mg/dL. Inoltre, può essere richiesto nel momento in cui si sospetta un'intolleranza al glucosio. Come saprai, però, questo esame viene effettuato anche per le donne in gravidanza, per valutare se vi sia qualche manifestazione di diabete gestazione. I fattori di rischio per questa patologia sono sorpattutto:

  • sovrappeso
  • familiarità di primo grado con valori di glicemia basale inferiori a 92 mg/dL.

Come e quando si effettua

Si tratta di un semplice esame del sangue che viene effettuato in due fasi. Il primo prelievo, chiamato anche prelievo della glicemia basale, si esegue a digiuno (se la glicemia basale è inferiore ai 125 mg/dL, al paziente vengono somministrati 75 grammi di glucosio in soluzione e si ripete il prelievo dopo 120 minuti). Invece, quando il paziente è una donna incinta, i prelievi diventano tre. Il primo a digiuno e i successivi due dopo l’assunzione della soluzione, ripetuti a 60 minuti e a 120 minuti dalla somministrazione.

Ecco una breve lista dei fattori di rischio che ti possono rendere una persona alla quale potrebbero prescrivere l'esame della curva glicemica:

  • essere sovrappeso/obesi
  • avere casi di diabete di tipo 2 in famiglia
  • avere sofferto di diabete gestazionale (test che in quel caso viene ripetuto più volte per un controllo preciso e anche circa 12 settimane dopo il parto per verificare se i valori, qualora positivi, sono rientrati nella norma)
  • soffrire di ipertensione
  • assumere farmaci “diabetogeni” (glucocorticoidi, antipsicotici…)
  • avere valori dei lipidi nel sangue alterati
  • avere un riscontro precedente di iperglicemia.

I valori

Sono considerati normali i valori di glicemia che, dopo due ore dall’assunzione della soluzione glucosata risultano inferiori ai 140 mg/dL. Possiamo affermare che si tratta di “ridotta tolleranza ai carboidrati” (anche chiamata pre-diabete) con valori compresi tra 140 e 200 mg/dL. Infine, se sono superiori a 200 mg/dL si può diagnosticare la presenza di diabete mellito.

Questi valori devono, invece, rispettare parametri diversi se si tratta di una donna in gravidanza, vediamoli:

  • glicemia basale inferiori ai 92 mg/dL
  • inferiori ai 180 mg/dL a 1 ora
  • inferiori ai 153 mg/dL a 2 ore dall’assunzione della soluzione glucosata

Se sono superiori i valori parlano chiaro e siamo in presenza di diabete gestazionale. Tuttavia, consigliamo sempre di consultarsi con il proprio medico per avere una lettura completa e corretta dei dati.

FONTI| Humanitas; Centro Diagnostico Italiano;

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