Questo Natale è diverso dallo scorso anno. Non possiamo nasconderci che dei passi avanti ci sono stati. Prima di tutto, non ci saranno zone rosse, né particolari restrizioni per quanto riguarda le feste in famiglia. E tutto cioè nonostante siamo nel pieno della quarta ondata, con la variante Omicron che si sta dimostrando più contagiosa rispetto alle precedenti, sebbene non più aggressiva. Sta quindi a noi capire come celebrare il Natale in sicurezza ed evitare l'insorgere di focolai in famiglia. Ci aiuta in questo l'Osservatorio Influenza che ha proposto una breve lista di suggerimenti:
Negozi e ristoranti sono aperti, l'atmosfera natalizia è sicuramente più viva rispetto allo scorso anno e le restrizioni sono decisamente minori. Eppure, anche a te sarà capitato di avere un amico in quarantena, o qualcuno che conosci che si è sottoposto a tampone dopo il contatto con una persona positiva. Questo perché la curva epidemica continua a crescere e solo ieri si sono registrati 24mila contagi. Secondo Osservatorio Influenza, per il prossimo weekend si prevede di arrivare a sfiorare quota 30mila, sebbene terapie intensive e decessi siano per fortuna decisamente inferiori rispetto a quanto avveniva nel 2020.
Non dobbiamo dimenticare che l'inverno favorisce la circolazione dei virus respiratori, fosse anche solo per il fatto che tendiamo a trascorrere più tempo in spazi chiusi.
Per proteggere noi stessi, ma soprattutto i parenti più fragili e anziani della famiglia, ci sono alcuni accorgimenti che dovremmo mettere in atto:
“Il pranzo di Natale in famiglia resta una pericolosa occasione di contagio, ma non dobbiamo essere pessimisti. Le feste quest’anno si potranno anche passare con i propri cari, ma tutto dovrà essere fatto all'insegna del buon senso, soprattutto se tra i commensali ci sono persone fragili” ha commentato il professor Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Professore Associato di igiene generale e applicata presso la sezione di Virologia del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’università degli studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi.
Proprio di fronte alla variante Omicron e a un Natale con meno restrizioni, è importante ricordare che la prima forma di prevenzione è il vaccino. E in particolare, la terza dose da effettuare a distanza di cinque mesi dalla seconda. Una raccomandazione che vale soprattutto per e nei confronti di persone anziane o fragili.
"Il fatto di riunirsi tra persone vaccinate riduce il rischio di infezione anche se non lo esclude. Fatevi vaccinare e potrete godervi le Feste. Il tampone non può essere considerato un sostituto. Se siamo cauti e accorti questo Natale riusciremo a festeggiarlo in famiglia" conclude il professor Pregliasco.
Fonte| Comunicato stampa Osservatorio Influenza