Contro il caro energia la Spagna di Sánchez propone treni gratis per tre mesi. E in Italia?

In Spagna si sperimenta una misura per rispondere al caro vita: mezzi gratuiti in tutto il Paese dal 1 Settembre al 31 Dicembre. Una scelta del genere ha effetti positivi sull’ambiente, come è stato per la Germania.
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Francesco Castagna 13 Luglio 2022

In Spagna è stata proposta ieri, 12 luglio, una misura per il risparmio energetico: i treni saranno gratis per tre mesi.

Lo ha annunciato il premier spagnolo Pedro Sánchez durante il discorso sullo "Stato della Nazione" spiegando che il Governo rimborserà il 100% degli importi degli abbonamenti al trasporto ferroviario locale e di "media distanza" statali.

Non si tratta di nulla che vada a stravolgere il nostro modo di vivere, bensì di azioni che ci permettano di difendere i nostri valori e il nostro stile di vita quando questi vengono attaccati – Pedro Sánchez

In Spagna quindi dal 1 di Settembre al 31 Dicembre verranno rimborsati i viaggi delle aziende di trasporti pubblici Cercanías, Rodalies e Renfe. Il risarcimento passa dal 50% al 100%, in più l'esecutivo di Sánchez ne ha previsto uno del 30% per tutti gli abbonamenti ai mezzi pubblici locali. Sánchez si è appellato anche all'impegno delle comunità autonome per portare questo rimborso al 50 o al 60%.

La misura è stata ripresa e annunciata con entusiasmo anche dalla ministra dei Trasporti Raquel Sánchez, che in un tweet ha annunciato anche dei rimborsi per le tratte ad alta velocità da León, Palencia, Zamora e Burgos.

La misura è stata riportata da tutti i media spagnoli con grande enfasi, anche se la polemica è che Sánchez stia facendo scelte troppo progressiste in un periodo in cui i risultati per la sinistra spagnola non sono dei migliori. Il rapporto tra le comunità autonome e l'esecutivo spagnolo inoltre è in bilico, per questo motivo Pedro Sánchez si è appellato al loro senso di responsabilità.

La decisione di rendere i treni gratuiti per tre mesi è stata presa per rispondere alle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Il pacchetto misure comprende anche un incremento dello smart-working, l'abbassamento del riscaldamento o l'innalzamento dell'aria condizionata.

Iniziative simili

Una scelta del genere era stata fatta dalla Germania, che aveva messo l'abbonamento mensile per il traporto pubblico a 9 euro. Dopo un mese si vedono i primi risultati positivi di questo tipo di politiche. Secondo i dati diffusi dall'associazione delle aziende di trasporto tedesche VDV, dopo un mese sono circa 21 milioni gli abbonamenti venduti di questo tipo. La maggior parte dei passeggeri li utilizza attualmente per gli spostamenti quotidiani.

Oltre a essere una misura contro il caro-vita, gli effetti positivi sono anche riguardano anche l'ambiente. Lo conferma una ricerca della VDV e la Deutsche  Bahn per conto del governo federale tedesco, che mostra come la maggior parte dei passeggeri utilizzi attualmente "il biglietto da 9 euro per i viaggi di tutti i giorni, come le visite mediche, lo shopping o le commissioni generali".

Un successo tale che il governo tedesco sta già pensando di estendere la misura oltre il 31 agosto. Si pensa a un Climaticket, sullo stile dell'abbonamento austriaco, in cui sarà possibile viaggiare su tutti i trasporti pubblici con un costo ridotto. L'Austria lo aveva pensato già prima del contingentamento energetico che stiamo vivendo per via del conflitto russo-ucraino, per rispettare le promesse prese durante gli accordi di Parigi.

In Italia qual è la situazione? Solamente una città ha avuto l'idea di mettere i mezzi pubblici gratis a disposizione del cittadino: Genova. Una sola città su un totale di più di 7mila comuni, il nostro Paese è ancora indietro rispetto agli altri Stati europei. Inoltre, c'è da dire che la scelta della giunta di rendere gratuiti i mezzi in alcune fasce orarie fa parte di un provvedimento che scadrà il 31 luglio. Dopo che si fa?