Convince sempre di più la “settimana corta” perché (forse) lavorare 4 giorni fa bene a tutti

Smart working e settimana corta. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione nel mondo del lavoro e, se all’estero le aziende pioniere non mancano, qualcosa inizia a muoversi anche in Italia.
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Gaia Cortese 20 Dicembre 2022

Non riduce la produttività, ma migliora il benessere dei lavoratori. Si torna a parlare della settimana corta dopo che Intesa Sanpaolo ha da poco comunicato che a partire da gennaio 2023 proporrà ai suoi dipendenti di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno (con un'indennità di buono pasto di 3 euro al giorno) e di lavorare quattro giorni a settimana aumentando a nove le ore giornaliere a parità di retribuzione. Il giorno "libero" dovrebbe essere scelto dal dipendente in accordo con il proprio responsabile e compatibilmente con le esigenze del proprio reparto di lavoro.

Dietro alla scelta di Intesa Sanpaolo c’è la volontà di permettere ai propri dipendenti di conciliare la vita professionale con le esigenze dettate da quella privata, consentendo così un maggior benessere psicofisico. Basti pensare che nell'ambito di un progetto pilota irlandese che ha coinvolto 33 società e 903 lavoratori, mutando la settimana da cinque a quattro giorni di lavoro, con la stessa retribuzione, circa il 97 per cento dei 495 dipendenti che hanno risposto a un questionario finale si è dichiarato pienamente soddisfatto del progetto.

Lavorare quattro giorni a settimana aiuta a ridurre i livelli di stress e migliora la salute fisica e mentale.

A sperimentare in Italia la settimana corta sono state anche altre due aziende: nel 2019 la Carter & Benson, specializzata in consulenza strategica e head hunting, e nel 2021 l’azienda di marketing Awin Italia, entrambe con sedi anche in altri Paesi. In tutti i casi, ad essere confermati sono sempre i benefici di questa nuova modalità di lavoro. Se infatti la settimana corta sembra favorire il benessere psicofisico dei dipendenti, e sul lungo termine potrebbe anche favorirne la produttività, è vero anche che lavorando solo quattro giorni a settimana vengono ottimizzate le risorse energetiche e abbassate le emissioni di CO2.

Una scelta di responsabilità ambientale che le aziende dovrebbero fare per essere parte delle soluzioni di un'emergenza climatica che si aggrava di anno in anno.