Coronavirus: le precauzioni da assumere se non puoi rimandare il tuo viaggio in Cina

La decisione migliore che puoi prendere è quella di rinunciare alla partenza e aspettare tempi migliori, ma se proprio non è possibile presta la massima attenzione a tutti gli accorgimenti per prevenire il contagio. Anche tu puoi fare la tua parte per evitare che l’epidemia continui a diffondersi.
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Giulia Dallagiovanna 29 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Uffici chiusi, circolazione dei mezzi pubblici sospesa, collegamenti tra Wuhan e il resto del Paese interrotti, 56 milioni di persone isolate. Non il momento migliore per fare un viaggio in Cina ed è per questa ragione che il ministero della Salute ha invitato a rimandare tutti gli spostamenti non necessari verso la Repubblica popolare. Allo stesso modo il sito Viaggiaresicuri, della Farnesina, raccomanda di evitare "tutti i viaggi nella provincia di Hubei", cioè la zona dalla quale è partito il contagio del nuovo Coronavirus. Perciò il miglior consiglio è quello di stare a casa.

Se però non puoi proprio scegliere altre date, il ministero della Salute ti invita ad assumere alcuni accorgimenti:

Precauzioni per un viaggio in Cina

Prima di partire

Tra una valigia e l'altra, ricordati anche della tua salute e di quella di chi ti sta intorno. Si tratta, come avrai probabilmente capito, di un'infezione virale altamente contagiosa e ciascuno di noi deve contribuire a limitare il pericolo che l'epidemia si diffonda. Perciò chiedi al tuo medico di famiglia quali sono le migliori precauzioni da assumere e poi ricordati di sottoporti al vaccino antinfluenzale almeno due settimane prima della partenza.

Quando arrivi

Se ti trovi già in Cina, magari anche vicino alle aree più colpite, dovrai prestare la massima attenzione a ogni tuo gesto, soprattutto quelli più comuni. Lavati le mani di frequente, almeno ogni mezz'ora, e soprattutto dopo essere stato in un luogo affollato o aver stretto le mani ad altre persone. È anche una buona idea portar con te un gel disinfettante, per quando acqua e sapone non sono reperibili nell'immediato. Per la verità, sarebbe bene che evitassi proprio i posti ad alta concentrazione di gente, ma siccome risulta spesso un'impresa quasi impossibile, non dimenticarti di indossare la mascherina, in modo da proteggere le tue alte vie respiratorie (bocca e naso) dal contatto con eventuali gocce di saliva infette.

Se poi ti accorgi che qualcuno attorno a te manifesta i classici sintomi di un'infezione respiratorie, come starnutire o tossire, cerca di tenerti il più possibile lontano da lui o da lei. Se invece questa persona sei tu, recati subito al Pronto soccorso più vicino dove dovrebbero avere tutti gli strumenti per capire se sei stato contagiato dal 2019-nCOv oppure no. Nel frattempo, ricordati di ricorrere a un fazzoletto o all'incavo del gomito in caso tu abbia necessità di starnutire: eviterai che i germi si sparpaglino attorno a te. Esiste poi un numero attivato proprio dal ministero della Salute e che puoi chiamare per ottenere tutte le informazioni utili: 1500.

Non si conosce ancora con precisione da dove sia partita l'epidemia, ma al momento gli esperti puntano il dito soprattutto contro il mercato dove venivano macellati rettili, pesci e animali selvatici senza protezione, non frequentare luoghi di questo tipo. Ed evita anche di mangiare prodotti di derivazione animale se prima non sono stati cotti per bene.

Una volta tornato

Anche una volta rientrato dal tuo viaggio, non dovresti abbassare la guardia. Secondo quanto si è scoperto finora, infatti, il nuovo Coronavirus ha un tempo di incubazione di 14 giorni perciò fino a quando non saranno trascorse queste due settimane senza che tu abbia mostrato sintomi non potrai essere sicuro di non aver contratto l'infezione. Se quindi a un certo punto ti accorgi di avere la febbre o sintomi simili a quelli del comune raffreddore, compresi tosse secca e mal di gola, puoi contattare il tuo medico di famiglia ma la soluzione migliore rimane il Pronto soccorso. La rete delle strutture sanitarie italiane è infatti pienamente attiva e nei pronto soccorsi sono state individuate stanze per l'isolamento dei casi sospetti che devono essere sottoposti a test.

Nel dubbio, continua a indossare la mascherina e a mantenerti lontano dai luoghi pubblici affollati. Sarebbe anche meglio se evitassi di recarti in ufficio per un po' di giorni e magari riuscissi a lavorare da remoto.

Il rimborso

Purtroppo se hai rinunciato a un pacchetto vacanze a causa dell'epidemia, non hai necessariamente diritto a un rimborso a meno che non lo preveda l'agenzia con cui hai prenotato. Secondo il Codacons, questo accade perché sul sito della Farnesina la Cina non appare ancora tra le aree "sconsigliate", nonostante tutte le notizie e i dati certi che sono stati diffusi fino a questo momento. L'Associazione dei consumatori ha però presentato un esposto, perciò controlla gli aggiornamenti perché la situazione potrebbe cambiare in tuo favore.

Fonte| Ministero della Salute

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