Cos’è la Febbre di Lassa, la malattia infettiva che dai roditori può passare anche all’uomo

La Febbre di Lassa è causata da un virus a Rna appartenente alla famiglia Arenaviridae, è tipica di una particolare specie di roditori e dopo un contatto diretto con i loro escrementi, la saliva oppure cibi infetti può trasmettersi anche all’uomo. Nell’80% dei casi la malattia è lieve o addirittura asintomatica, nel 20% delle volte invece può dare forme gravi che possono portare anche alla morte.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 22 Febbraio 2022
* ultima modifica il 05/11/2023

La Febbre di Lassa è una malattia infettiva provocata da un virus che dagli animali può trasmettersi anche all’uomo.

Il serbatoio naturale di questo agente patogeno tuttavia non siamo noi ma una particolare specie di roditore. Il contagio nella maggior parte dei casi avviene dunque dopo un contatto diretto con i suoi escrementi, la saliva oppure cibi infetti: capisci quindi che la trasmissione, seppur possibile, non è così facile.

Eppure può succedere. Nel febbraio del 2022, in Regno Unito tre componenti di una stessa famiglia hanno contratto la Febbre di Lassa, che nel giro di qualche settimana ha poi causato anche la morte del più piccolo dei tre, un neonato di appena qualche mese.

Secondo le autorità inglesi il contagio sarebbe avvenuto in seguito a un viaggio in Africa occidentale, dove la famiglia sarebbe dunque venuta in contatto con l’agente patogeno responsabile dell’infezione.

Puoi però stare relativamente tranquillo: chi si infetta con la Febbre di Lassa generalmente guarisce completamente nel giro di due-tre settimane: secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi, solo il 20% dei casi incorre in una forma grave di malattia.

Come ben sai, però, quando si parla di virus e infezioni non devi mai sottovalutare nessun rischio.

Cos'è

La Febbre di Lassa appartiene al gruppo delle febbri emorragiche virali (dette anche Fev), ovvero quelle patologie provocate da un virus, a carattere sistemico e contraddistinte episodi emorragici.

L’agente patogeno responsabile dell’infezione è un un virus a Rna della famiglia Arenaviridae. Come ti accennavo all’inizio, il serbatoio del virus, ovvero l’organismo dentro cui trova riparo e da cui poi “salta” in un’altra specie, non è l’uomo bensì un roditore del genere Mastomys tipico della savana e delle foreste africane ma presente anche nelle nostre zone.

Quando si infettano, questi animali non si ammalano ma sono in grado di diffondere il virus con le urine e le feci anche per lunghi periodi di tempo.

Anche nel caso della Febbre di Lassa devi tener dunque conto che si tratta di una zoonosi: una malattia, cioè, trasmessa all’uomo dagli animali.

L’infezione deve il suo nome alla città della Nigeria dove venne descritto per la prima volta nel 1969 dopo aver provocato la morte di due infermiere missionarie.

La Febbre di Lassa oggi è endemica in Benin (dove ha fatto la sua comparsa per la prima volta nel 2014), in Ghana, in Guinea, in Liberia e Mali, dove persiste già dal 2009 oltre alla Sierra Leone e alla già citata Nigeria.

Come si trasmette

Come tutte le zoonosi, anche la Febbre di Lassa viene trasmessa all’uomo attraverso il consumo di alimenti contaminati oppure dopo il contatto con animali infetti.

Seppur meno frequente, la trasmissione da animale all’uomo è possibile e in alcuni casi, la Febbre di Lassa può essere passata anche da uomo a uomo attraverso il contatto diretto con sangue, tessuti o secrezioni di persone infette.

Come puoi intuire, questo tipo di trasmissione avviene più spesso in ambito familiare o all’interno di ambienti ospedalieri.

Sintomi

Se dovessi farti una stima, ti citerei i CDC statunitensi secondo cui nell’80% dei casi la Febbre di Lassa si mostra come una malattia lieve o addirittura asintomatica.

Quando invece si manifesta in forma leggera, a differenza delle altre Fev, ha un esordio meno improvviso. La Febbre di Lassa ha un tempo di incubazione che può superare anche le 3 settimane (contro una media di 1-9 giorni delle altre) e perciò si sviluppa in maniera più lenta e graduale.

Inizialmente i sintomi che potresti riscontrare in caso di infezione sono abbastanza generici e comprendono:

  • febbre
  • mal di testa
  • mialgia
  • tosse secca
  • difficoltà ad alimentarsi
  • dolore al torace
  • nausea
  • vomito
  • diarrea

Ricordi la percentuale che ti ho detto all’inizio? Ecco, nel nel restante 20% dei casi la Febbre di Lassa può presentarsi sotto forma di una malattia sistemica grave.

Il peggioramento lo potresti riconoscere dalla presenza di un edema al volto e nella zona del collo e per altri sintomi come:

  • insufficienza respiratoria 
  • versamento pleurico e pericardico
  • encefalopatia
  • sanguinamento delle mucose 
  • ipoacusia 

Il tasso di letalità complessivo dell’infezione da Febbre di Lassa è inferiore al 1% ma sale al 15-20% se la malattia non venisse adeguatamente trattata.

Discorso diverse per le donne incinte: i tassi di mortalità per le donne nel terzo trimestre di gravidanza sono più elevati e l’aborto spontaneo sarebbe una grave complicanza dell’infezione. Secondo i CDC statunitensi la mortalità stimata sarebbe del 95% nei feti di madri infette in gravidanza.

Diagnosi

Riconoscere e diagnosticare la Febbre di Lassa non è così semplice: come puoi intuire da quello che ti ho detto prima, finché non si manifesta apertamente con una sintomatologia più specifica finisce per restare silenziosamente nascosta nel tuo corpo.

Durante la fase acuta dell’infezione il medico ti sottopone a una serie di esami per la ricerca del virus responsabile della tua condizione, come la coltura virale, la ricerca degli antigeni o degli acidi nucleici e la successiva visualizzazione diretta con il microscopio elettronico.

Per la diagnosi attraverso la biologia molecolare si impiega la tecnologia RT-PCR, che amplifica l’acido nucleico estratto dai materiali biologici: il successivo sequenziamento ne conferma o meno l’origine virale.

La diagnosi sierologica prevede invece la ricerca degli anticorpi specifici ed è molto utile nelle successive indagini epidemiologiche per indagare la presenza di eventuali infezioni asintomatiche.

Cura

Come ti ho dato prima, nella stragrande maggioranza dei casi la Febbre di Lassa si manifesta come una malattia lieve che potrebbe anche non dare alcun sintomo. Un’infezione su cinque invece causa malattia grave poiché il virus colpisce organi come il fegato, la milza e i reni.

In questi casi è necessaria una terapia per il mantenimento della volemia, cioè il volume totale del sangue che potrebbe essere compromesso a causa delle emorragie. Contro il sanguinamento è anche possibile ricorrere a trasfusioni di e plasma, piastrine, sangue.

Nella terapia farmacologica può rientrare anche la somministrazione di antibiotici, utili per prevenire infezioni secondarie. Per il controllo dello shock è consigliabile la somministrazione di dopamina.

Per la Febbre di Lassa è inoltre disponibile anche un trattamento antivirale a base di ribavirina, in grado di ridurre la letalità se iniziato precocemente. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, però, la sua efficacia non è stata dimostrata in maniera definitiva.

Fonti | ISS, CDC

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.