Dall’ansia da autonomia ai costi per la manutenzione: i falsi miti sulle auto elettriche da sfatare

È vero che serve una batteria completa per avere una resa migliore? Senza il rombo del motore l’esperienza di guida è più “noiosa”? Geotab, società specializzata in ambito IoT e veicoli connessi, ha realizzato una lista in 8 punti in cui prova a fare il punto su quello che c’è da sapere sulle auto elettriche.
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Federico Turrisi 4 Agosto 2021

Nonostante la crescita delle vendite, nonostante i vari ecobonus, nonostante se ne parli in continuazione, le auto puramente elettriche (ossia i veicoli BEV, sigla che sta per Battery Electric Vehicle) in Italia sono ancora una rarità: attualmente le immatricolazioni arrivano a poco più di 68 mila, poca roba se confrontata al parco auto circolante nel nostro Paese, che supera 39 milioni di unità.

Eppure, con il nuovo pacchetto di misure chiamato "Fit for 55", la Commissione Europea ha già manifestato l'intenzione di fissare al 2035 l'uscita dal mercato comunitario delle auto con motore termico, ossia a benzina o diesel. Quella verso l'elettrico è dunque una transizione necessaria, se vogliamo ridurre le emissioni di gas serra e tentare di raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica al 2050, come prevede il Green Deal europeo.

Sui veicoli elettrici si sentono dire molte cose, alcune delle quali però finiscono per alimentare dubbi e incertezze che spesso di fondato hanno ben poco. Ci ha pensato Geotab, azienda leader nel settore dell'IoT (Internet of Things), a sfatare gli 8 falsi miti più diffusi sulle auto elettriche. Vediamoli insieme.

  • È difficile prevedere i consumi e gestire l’ansia da autonomia. Come sempre la conoscenza è la migliore soluzione per gestire sprechi e preoccupazioni. Spesso i conducenti di veicoli elettrici tendono a essere eccessivamente cauti nell’esaurimento dell’autonomia. Imparare a leggere le stime e a pianificare i percorsi consente di avere sempre una visione chiara su come gestire l’energia rimasta. Mentre evitare di ritardare le ricariche rappresenta un valido aiuto per la gestione della cosiddetta “ansia da autonomia” (range anxiety, in inglese). Si tratta di poche, semplici abitudini da far entrare nel quotidiano.
  • Le batterie contengono livelli di energia e sostanze chimiche che li rendono più pericolosi di quelli con motore a combustione interna. I veicoli elettrici non sono solo sicuri, possono esserlo anche più di quelli tradizionali. Oltre a standard elevati volti a evitare la fuoriuscita di sostanze chimiche dalle batterie, offrono importanti vantaggi dal punto di vista strutturale. Si pensi allo spazio di solito occupato dal motore a combustione: un’area che offre una zona di deformazione più ampia, in grado di assorbire energia nelle eventuali collisioni. E dare maggiore protezione a conducente e passeggeri. Inoltre, il posizionamento del pacco-batterie consente di abbassare il baricentro e distribuire il peso in modo più uniforme, prevenendo rischi di ribaltamento.
  • Lo stile di guida non influisce sulle performance dei veicoli elettrici. I veicoli elettrici si configurano da tre a quattro volte più efficienti degli equivalenti con motore benzina o diesel nel convertire l’energia in movimento. Ma anche in questo caso le abitudini di guida si rivelano determinanti per le performance dell’auto. È fondamentale evitare stili di guida aggressivi, riducendo il più possibile accelerazioni e frenate non necessarie, così come l’eccessiva velocità, per contenere i consumi. Anche il carico influisce sulle prestazioni della batteria: i carichi più pesanti implicano maggiore utilizzo di energia da parte del veicolo.
  • Le batterie devono essere completamente cariche per dare la resa migliore. I veicoli elettrici utilizzano batterie agli ioni di litio di varie forme, con un’elevata densità energetica e, rispetto ad altre batterie, hanno meno probabilità di perdere la carica quando non utilizzate. Tuttavia, sono soggette a un processo di deterioramento nel tempo e la loro capacità di stoccare energia ed erogare potenza diminuisce. Esistono alcune accortezze per prolungarne la durata: tra queste, il monitoraggio dello Stato di Carica. Contrariamente a quanto si pensi, una carica molto elevata per lunghi periodi non contribuisce a una vita più lunga della batteria. Ne aumenta i livelli di stress, al pari di uno stato di carica troppo ridotto. È buona norma, soprattutto nei periodi di inutilizzo, evitare di mantenere la batteria completamente carica o scarica.
  • Le condizioni climatiche non influiscono sulla durata della batteria. I sistemi di riscaldamento e raffreddamento sono mantenuti in funzione dalla stessa batteria che alimenta il veicolo. Di conseguenza, la distanza percorribile con una sola carica varia molto in base alla temperatura. I dati di Geotab dimostrano che la temperatura ideale per il funzionamento di un’elettrica si attesta intorno ai 21,5° C. Se non esiste il modo di controllare il clima, ci sono però alcune accortezze in grado di migliorare l’autonomia. In inverno, per esempio, sedili e volante riscaldati utilizzano meno energia rispetto al sistema di riscaldamento tradizionale. In estate si può pensare di azionare la sola ventola o di abbassare i finestrini, se la temperatura lo consente.
  • I veicoli elettrici non possono autoricaricarsi. Al contrario, sono dotati della cosiddetta “frenata rigenerativa”, che invia energia cinetica alla batteria ogni volta che il conducente frena. Decelerando gradualmente, è possibile recuperare la maggior parte dell’energia utilizzata dall’auto per frenare, ottimizzando in questo modo l’efficienza. Un sapiente utilizzo di questa caratteristica permette di non ricaricare subito i veicoli elettrici fino al massimo livello di carica poiché, a differenza di quelli a combustione interna, sono in grado di recuperare energia durante la guida.
  • La manutenzione dei veicoli elettrici è costosa. In realtà, il minor numero di parti mobili e l’assenza di accumulo di particolato riduce i costi di manutenzione dei veicoli elettrici. Se i veicoli a combustione interna presentano rischi comuni come candele difettose o cinghie dentate danneggiate, infatti, quelli elettrici non dispongono di tali componenti e non vanno quindi incontro ai relativi costi di manutenzione. Anche i freni sono soggetti a minore usura: i sistemi di frenata rigenerativa, che catturano e recuperano l’energia altrimenti persa nell’attrito, sottopongono a uno sforzo notevolmente inferiore le pastiglie.
  • Guidare veicoli elettrici è noioso. Se la rumorosità ridotta può inizialmente disorientare gli appassionati delle quattro ruote, è l’accelerazione veloce e fluida dei veicoli elettrici a conquistarli. Le auto a combustione interna necessitano infatti di molti giri per raggiungere la coppia massima, mentre le elettriche hanno accesso a gran parte della coppia fin da subito e offrono quindi un’accelerazione più rapida che, oltre a essere fondamentale in casi specifici come l’ingresso in autostrada, rende la guida più divertente. Lo confermano quasi 8 europei su 10, che secondo una recente indagine Nissan, si dichiarano soddisfatti della loro esperienza con l’elettrico e la trovano addirittura migliore delle aspettative.