
Due vaccini su tre sono in ritardo. Sembra che si allontani sempre di più il giorno in cui potremo dire addio a mascherine e distanziamento sociale. Nella seconda puntata della nostra rubrica News in vOhga proveremo a capire insieme come cambia adesso il piano vaccinale e quando riusciremo finalmente a raggiungere l'immunità di gregge.
L'azienda farmaceutica britannica ha già dichiarato che nel primo trimestre consegnerà il 60% in meno delle dosi previste. Intanto Pfizer aveva ridotto le consegne del 20-30% per due settimane consecutive. Alla fine della fiera, entro marzo avremo a disposizione solo poco più della metà dei 28 milioni di vaccini che ci aspettavamo. Si dovrebbe comunque riuscire a coprire il personale sanitario, gli ospiti delle RSA, gli anziani over80 e i pazienti fragili. Ma se hai meno di 80 anni, sei escluso da questa prima trance. Anche se sei affetto da una malattia cronica.
C'è poi un secondo problema: il vaccino di AstraZeneca non sembra essere efficace sugli anziani over65, ovvero la parte di popolazione più soggetta al rischio di complicanze da Covid-19.
In ogni caso, la campagna vaccinale per tutti gli altri dovrebbe slittare di circa 6 o 8 settimane, consentendoci di arrivare all'80% della popolazione immunizzato non prima di novembre. Nel frattempo, l'Unione europea sta accusando AstraZeneca di non rispettare gli accordi, mentre Pfizer si è impegnata a restituire le dosi mancanti entro il 15 febbraio. Ma se la situazione dovesse restare questa, non potremo tornare a riabbracciarci prima di novembre o dicembre. Le speranze sono tutte per il prossimo Natale insomma!